XV Tavola del Mutus Liber: l'apoteosi. La coppia rappresenta le due nature, sole e luna, che unendosi hanno dato vita allo stato divinizzato, alla Pietra. La metafora ricalca le vicende di Ercole, che è rappresentato imberbe ed inesperto giacente a terra (sotto). Attraverso le dodici fatiche si è trasfigurato (in alto) nel saggio barbuto e chiaroveggente (la scritta dice Oculatus abis) che ha raggiunto la coscienza divina e la vita eterna.
In mano tiene due rose: bianca e rossa del magistero, mentre la scala è distesa a terra poichè inservibile, ormai: egli ha scalato la vetta e raggiunto lo stato Supremo di Coscienza.
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