Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Cagliostro, il mesmerismo e l'Elisir di Lunga Vita

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Cagliostro usava elementi sicuramente di origine naturale per costruire i composti di cui si serviva e insieme la forza della parola (potenza della suggestione),che agiva come una leva sulla volontà dell'ammalato. Asseriva l'importanza della sfera spirituale nella guarigione fisica.
Cagliostro guariva imponendo le mani, quale pranoterapeuta, senza uso di altri strumenti; fu anche un operatore dalle capacità ipnotiche e magnetiche.
In quel tempo la corrente del Mesmerismo propugnava l'esistenza di un fluido sottilissimo nell'Universo, indivisibile e impalpabile, che influiva anche sugli organismi umani.
Gli antichi Filosofi erano a conoscenza di questo concetto, poichè il Saggio Ermete Trismegisto nella "Tavola Smeraldina" parlava del Telesma, rifacendosi ad una forma di Energia Cosmica: Franz Mesmer (1734-1815) si fece portatore di questa concezione, asserendo che le calamite naturali catturavano questa energia, e utilizzate o dirette verso il corpo umano ne potevano riportare l'equilibrio, “armonizzando” gli esseri viventi con il proprio ambiente.
Mesmer però andò oltre tali concetti e stravolse con il suo pensiero, che indicava la fonte del “fluido” non più nel cosmo bensì nella persona stessa del terapeuta.
Con questo tipo di approccio, Mesmer asseriva che si potevano guarire molte patologie nervose e psichiche. Cagliostro si accodò, in un certo senso, a tale ipotesi operando quella che attualmente si definisce “trance ipnotica”: grande importanza assumono lo sguardo, la parola, la gesticolazione e l'ambiente.
Condensamento della linfa e corruzione degli umori del corpo (i liquidi) portavano ad ammalarsi e Paracelso stesso aveva affermato di usare sia le erbe che i metalli (mondo vegetale e minerale) per curare le varie malattie, al fine di ritornare in perfetta armonia con l'Universo.
Sicuramente il più noto preparato di Cagliostro fu l'Elisir di Lunga Vita,che alla fine degli anni '40 del Novecento veniva ancora preparato in alcune Farmacie. La ricetta così si costituiva:
ALOE gr.25
AGARICO BIANCO gr.2.50
MIRRA gr.2
GENZIANA RAD gr2.50
RABARBARO RIZOMA gr.2.50
ZAFFERANO gr.2.50
ZEDOARIA RIZOMA gr.2.50
ALCOOL(spirito di vino) gr.1000

da Manuale pratico di farmacia, di V. Celli, Genova,1929.

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