Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

La condizione dell'Alchimista

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L’iniziazione è rappresentata in Alchimia dalla pratica stessa e si sviluppa essenzialmente come dimostrazione dello Stato
Naturale dei Tre Regni che coinvolge il Praticante in tutte le sue categorie interne ed esterne.
Dopo questa fase è necessario capire se si è ricevuto qualcosa oppure no, controllando, attraverso l’agire pratico, se si possiede una perfetta comprensione dello Stato Naturale dei Tre Regni.
L’esperienza dello Stato Naturale dei Tre Regni è in sè l’iniziazione e nessun Maestro (vero o presunto tale) può consegnarla.
Il linguaggio simbolico era una fase successiva, un linguaggio tecnico poiché all’epoca non erano presenti altre categorie di espressione e il vocabolario scientifico si componeva di termini analogici. In questo modo erano garantite sia l’integrità del dato, sia la continuità del lignaggio.
La conoscenza si manifesta in Alchimia come atto spontaneo. L’Alchimista non ha bisogno di meditare o contemplare, non deve appartenere a gruppi iniziatici, massonici, esoterico-magici; gli è sufficiente prendere una ferma decisione.

Per mezzo di tale decisione è liberato nello Stato Naturale dei Tre Regni e quindi inizia a comprendere. I testi parlano per lui, sembrano stati scritti per lui.
La vera natura dell’Alchimia è nell’isolamento e successiva unificazione dei Principi costitutivi della Materia e dell’Energia, la loro elaborazione per il perfezionamento e l’acquisizione della Corporificazione della Luce di cui abbiamo poc'anzi detto. In effetti, in Natura nulla deve essere sottoposto a modifica e/o perfezionamento.
«Si perfeziona solo il mezzo, mentre il fine rimane puro nel suo stato naturale.»
L’Alchimista, pur non essendo obbligatoriamente un uomo di Fede nel senso teologico del termine, riconosce tuttavia una certa “componente sottile” fin dal principio del suo lavoro.
Ciò che convenzionalmente è definito Spirito e che si configura come Ens soprannaturale è per l’Alchimista una realtà di matrice energetica (secondo un’accezione ad un tempo scientifica e filosofica) che interviene al livello elevato dell’onda senza che da parte dell’operatore vi siano atteggiamenti personali.

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