Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

La Dimora spirituale dell’Imam più perfetto (Abd ar-Rabb)

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L’Imam più perfetto possiede:
- la conoscenza del segreto di segreti, il governo divino;
- un numero di segreti divini che nessun altro conosce;
- la scienza dell' “arte agognata” [alchimia];
- l'età delle pietre che sono presso di lui tenute nascoste;
- spesso ottiene la conoscenza di ciò che effettivamente può venire all’essere;
- una conoscenza straordinaria nei combattimenti e nelle astuzie [spirituali].
Egli trascorre la sua vita per metà con il mondo e per metà con il Polo o col Principio creato, in perfetto equilibrio, finché viene trasferito alla funzione polare oppure muore.
Questo Imam possiede due volti: «un volto composito, che sta di fronte al mondo, è un volto semplice, che sta di fronte al Polo». Egli realizza perciò in sé la natura di istmo intermediario per eccellenza, poiché è il limite fra le le realtà esteriori (create) e quelle essenziali (divine).



A costui appartengono cinque segreti:
1) l'immutabilità: per mezzo della quale egli conosce la realtà essenziale delle cose e per mezzo della quale «governa e precisa», genera e appaia ed esprime il segreto dei simboli, lo sciogliemento dei talismani e le radici delle cose esteriori e interiori, reali e non reali;
2) l'autorità conferitagli: egli ha misericordia dei deboli, salva gli annegati, guadagna il perduto, fortifica il debole, sopporta ogni cosa, determina gli eventi che il Vero dispone, è generoso verso chi fa del male, cancella i delitti, perdona le colpe, risolleva dai falli, ricongiunge gli amanti e la madre a suo figlio, spianando la strada a coloro che mirano dritti a ciò che ardentemente bramano;
3) la signoria: può vantarsi e palesare la sua realtà essenziale,
4) l’integrità: induce le creature alle avversità nelle quali c’è però la loro salvezza e fa loro evitare delle delizie nelle quali c’è la loro rovina.
Egli pertanto si affretta a spezzare l’unione fra le creature: in realtà le cose del cuore non si creano le une per le altre, né le cambia se non Dio. Egli, infatti, le riporta alla Stazione dell’isolamento verso Dio. È lui infatti lo scopo per cui sono volute, perché Dio ha detto: «Non ho creato i jinn e gli uomini se non perché Mi adorino», vale a dire perché Lo conoscano.
Per mezzo di questo segreto l’Imam separa i cuori da ciò che è altro da Dio e li riporta a Dio, e non c’è alcuno degli stati spirituali che gli uomini trovano in sé stessi, che essi sappiano da dove derivi.
5) la moltiplicazione: per mezzo di tale segreto scende una pioggia, la mammella da latte abbondante, il seme germoglia, gli appetiti sessuali si rinnovano, i frutti maturano e le acque sono dolci. Per mezzo di esso si diffonderà forza negli uomini che lottano e discutono, sì che si possa andare avanti per molti giorni senza fatica e per numerosi anni, senza badare e senza inconveniente alcuno.
Per via di questo segreto c'è il Nutrimento dei Nutrimenti: si verifica la sussistenza del mondo esteriormente e interiormente, in corpo, spirito e anima.

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