Mutus Liber, XIV Tavola
C. D'Yge:
«Che coloro che pensano che l'Alchimia è strettamente di natura terrestre, minerale e metallica, si astengano.
Che coloro che pensano che l'Alchimia è unicamente spirituale, si astengano.
Che coloro che pensano che Essa è solamente un simbolismo utilizzato per rivelare analogamente il processo della "Realizzazione spirituale", in breve, che l'uomo è la materia e l'athanor dell'Opera, che essi abbandonino. »
Il simbolismo alchemico si situa su un piano cosmologico, in cui le fasi di coagulazione e soluzione corrispondono a quelle del ritmo universale: involuzione-evoluzione, inspirazione-espirazione.
Il cavaliere, simboleggiato dallo zolfo: è Ares/Marte, Cadmo, Perseo, Ercole, Longino, San Giorgio. Tutti coperti dalla corazza e armati di spada di acciaio per uccidere il drago e liberare la principessa, la Vergine Bianca.
È il principio igneo, chiamato zolfo dei filosofi, è collegato al ferro e di questo elemento Fulcanelli scrisse: «Agli occhi del saggio, il ferro è incomparabilmente più nobile dell'oro. Contiene molto zolfo stabile, di un colore rosso scuro.»
L'Alchimia trova molte allegorie celate sotto le spoglie della religione cristiana: la Vergine Nera è paragonabile alla Materia prima.
Nel Cantico dei Cantici la Vergine dice: «Nigra sum sed formosa» (“Sono nera ma sono bella”). Inoltre le statuette delle Vergini Nere nascondono la medesima verità: venivano sempre conservate nelle cripte sotterranee, per indicare che nelle profondità è nascosta la luce minerale, come nel profondo di noi stessi si cela la nostra Luce interiore.
Dalla Vergine Nera (S.Anna) scaturirà la Vergine Bianca, altra allegoria religiosa: lo Spirito Universale (simboleggiato nella colomba) si incarna nella Vergine Nera per generare la Stella Lucente, Maria, la Stella Mattutina; da cui, ad opera sempre dello Spirito Santo, originerà il Bambino Ermetico: il Lapis, la Pietra, Gesù, che sarà chiamato Cristo, l'Uomo divinizzato, che ha vinto tutte le sue battaglie Ermetiche.
Questo parallelo trae origine già nella prima alchimia latina e ci porta all'intepretazione in chiave alchemica di tutto il mistero cristiano (come Adamo è stato tratto dal fango, così l'alchimista trae la Pietra Filosofale da una materia iniziale vile; la vicenda biblica del profeta Elia, rapito in cielo su un carro di fuoco, è usata nei libri di alchimia come raffigurazione dell'alchimista che ha realizzato il lavoro, ottenendo la trasmutazione di se stesso).
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