Le due nature dovranno essere nuovamente unite.
Dalla testa morta dovrà rinascere lo Spirito divinizzato.
Allegoricamente, l'Horus egizio nascerà dal dio Osiride morto.
Dal sacrifico di Gesù sulla croce, dipenderà la sua divinizzazione e la Redenzione dell'umanità.
La croce è simbolo del crogiolo alchemico, dove la materia viene purificata e spiritualizzata.
La separazione della prima opera deve ora divenire unione delle due opposte nature per dare origine all'androginia, la perfetta fusione tra maschio-femmina, tra Dio e l'uomo, che provoca la morte della nostra dimensione materiale. Nasce il Rebis, la cosa duplice, il risultato della seconda Opera.
Ora, il nostro prodotto, chiamato anche uovo filosofico, deve essere sottoposto alla terza prova, quella del fuoco. Incessantemente, la nostra materia continua ad incorporare l'energia radiante perciò aumenta notevolmente di peso.
L'alchimia è chiamata anche Arte della Musica perchè in questa fase si producono sette suoni, sette sibili in scala armonica crescente che indicano il buon andamento delle operazioni.
Su di esse l'artista deve modulare il fuoco adattandolo in perfetta armonia con il cambiamento delle note.
Visivamente, gli è impedito di vedere cosa accade nel suo composto poichè sulla superficie è comparsa una sorta di crosta calcarea, il “guscio dell'uovo” appunto.
Eugene Canseliet, discepolo di Fulcinelli:
«Dunque, grazie a queste note, voi seguite il procedere della grande cozione fino alla pietra al rosso. Voi seguite così il passaggio dei pianeti, dei colori; l'uovo si apre, il guscio si spezza e allora appare, tra le ceneri; il rubino centrale. E' la pietra.»
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