Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

“European Christmas Fantasy”, Times Square: Cerimonia di Accensione delle luci dell’Albero di Natale

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L’IIC Shanghai è lieto di annunciare, in occasione della dell’avvicinarsi del Natale e della sua atmosfera carica di fantasia e festivita’, la Cerimonia di Accensione delle luci dell’Albero di Natale italiano a Times Square.
La Cerimonia si inscrive in un percorso reale ed ideale di amicizia che vedra’ la partecipazione di altri Paesi europei: Austria, Belgio , Bulgaria, Danimarca, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia e Portogallo.
La Cerimonia sara’ introdotta dal Maestro delle Ceremonie James Chau, e accompagnata da musiche e danze irlandesi e della YK Pao School Choir.
Dolcetti e specialita’ natalizie a seguire.

Data e Orario: 3 dicembre 2009, 18.00-20.30
Luogo: L2 Lobby, Shanghai Times Square, 99, Huaihai Zhong Road, Shanghai
地址:淮海中路99号,上海大时代广场二楼中厅
Ingresso Libero.

La filmografia italiana in cinese

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In Cina, come d’altra parte anche da noi, vige la pratica di tradurre fedelmente i titoli dei film stranieri oppure di ribattezzarli daccapo. Così, talvolta la resa cinese del titolo rende molto difficoltoso risalire al film originario.
Una breve rassegna della filmografia di alcuni dei più celebri registi italiani darà failmente conto del fenomeno.
I titoli dei film di Vittorio De Sica (Weiduoli’ao Dixijia 维多里奥狄西嘉)[1902-1974] hanno ricevuto quasi sempre in cinese titoli fedeli all’originale: “Sciuscià” (Caxietong 擦鞋童), “Ladri di biciclette” (Danche shiqieji 单车失窃记), “Ieri oggi domani” (Zuori jinri mingri 昨日今日明日), “Il giardino dei Finzi Contini” (Feinici huayuan 费尼兹花园).
Di Luchino Visconti (Luqinuo Weisikongdi 鲁奇诺维斯孔蒂)[1906-1976] i film più noti sono “Ossessione” (Chenlun 沉沦), “Rocco e i suoi fratelli” (Luoke xiongdi 洛可兄弟), “Il gattopardo” (Haoqi gai shanhe 浩气盖山河), “Vaghe stelle dell’Orsa” (Beidou qixing 北斗七星) e “Morte a Venezia” (Hun duan Weinisi 魂断威尼斯).
I titoli meno riconoscibili sono quelli del primo film, dato che chenlunsignifica lett. “sprofondare [nel vizio, nella degradazione]” e il terzo, dove il gattopardo (che nella versione letteraria suona già bao  “pantera, leopardo”) diventa sullo schermo “la grandezza d’animo pervade monti e fiumi [il territorio patrio]”.
Roberto Rossellini (Luobotuo Luosailini 罗伯托罗塞里尼)[1906-1977] vede “Roma citta aperta” diventare Bu shefang chengshi 不设防城市 “La citta indifesa” e “Paisà” tout court Youjidui 游击队 “I partigiani”.

L'Horror Italiano: “La casa dalle finestre che ridono”

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L’IIC Shanghai è lieto di annunciare, in occasione della Rassegna Cinematografica settimanale “L’horror italiano”, la proiezione del film “La casa dalle finestre che ridono” di Pupi Avati (1976, durata 140’): il secondo film della serie che verra’ prioiettato.
Agli inizi degli anni '60, in un paese della Bassa Ferrarese arriva un giovane restauratore per ripristinare un affresco sulla morte di San Sebastiano, dipinto da un artista locale naif e un po' folle, morto suicida trent'anni prima. Si trova coinvolto in una bieca atmosfera e, dopo morti violente e colpi di scena, scopre a sue spese una orribile verità...

Data e Orario: 27 novembre 2009, 17.30
Venue: Campus Xianlin, Nanjing Normal University - 地址:南京师范大学仙林校区
Ingresso libero.

RAI INTERNATIONAL : “Taccuino Italiano”

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L’IIC Shanghai è lieto di segnalare il programma su internet “Taccuino Italiano - Attualita’ Culturale di Costume e Societa’”, in onda tutti i giorni su RAI international.
Nella puntata di mercoledi’ 25 novembre, a cura di Augusto Milana e presentata da Andrea Antoniani, sara’ ospite il Direttore IIC Shanghai, Dott. Paolo Sabbatini, che illustrera’ le attivita’ culturali dell’Istituto a Shanghai, la Scuola Italiana “Gianni Rodari”, e il “Palazzo della Memoria” di Matteo Ricci.
La puntata di “Taccuino Italiano” sara’ reperibile online nel sito di RAI International online.


Data e Orario: 25 novembre 2009
14.00 - Italian time
21.00 - Beijing time

RAI International, Website


Lettura psicanalitica dei "Promessi Sposi"

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I Promessi sposi, il libro integrale.

(…) la letteratura italiana dall’800 fino ai giorni nostri, e’ anche corrispondente a una sorta di costruzione di sentimenti. Le parole sono scelte in base a determinati obiettivi, le frasi sono scelte per corroborare, con la scelta dei vocaboli e con l’intreccio, anche le emozioni, i sentimenti sia delle persone che vengono descritte sia del lettore. Quindi questa mia lezione, questa mia chiaccherata si basera’ su un’ipotesi che non e’ stata esplorata da nessuno. Psicanalizzare il Manzoni attraverso quello che scrive e cercare di capire come lui consciamente o inconsciamente avesse scelto quei vocaboli, perche’ aveva qualcosa in mente che non tutti vedono all’inizio, o che non tutti percepiscono all’inizio, ma che se ci si fa caso si dice “ma guarda ma forse e’ vero, che strana coincidenza”. E andiamo ad esaminare solo una pagina, la prima pagina del romanzo che per una forma di straordinaria anticipazione riesce a condensare in se’, come la Divina Commedia, tutto il romanzo. Infatti possiamo addirittura fare un paragone e un parallelo tra Dante e Manzoni, perche’ questi due geni della letteratura italiana o gia’ avevano nella loro mente tutto il romanzo e tutta la loro opera a parite dalla prime frasi, oppure hanno voluto scrivere le prime frasi in funzione di un romanzo che era gia’ finito. E adesso vi spiego perche’, facciamo la prima frase.
“Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien quasi a un tratto a restringersi e a prender corso e figure di fiume tra un promontorio a destra e un’ampia costiera dall’altra parte.

Mostra “Warmth” dell’Artista Xia Jing

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L’IIC Shanghai è lieto di annunciare l’apertura della Mostra “Warmth” dell’Artista cinese Xia Jing, che si terra’ dal 25 novembre al 6 dicembre.
La Mostra e’ organizzata da Levant Art Gallery, in collaborazione con IIC Shanghai e Associazione Piemontesi nel Mondo - Cina.
Eventi in programmazione:
- sabato 28 novembre, ore 15.30: inaugurazione della Mostra. Seguira’ cocktail;
- domenica 6 dicembre, ore 15.00: Lezione Magistrale del Direttore IIC Shanghai, Dott. Paolo Sabbatini.



Data e Orario: 25th November-6th December 10:00-18.00 (close on Monday)
Luogo: Levant Art Gallery, 4 floor, 28B, Yuyao Road (by Xikang Road), Shanghai.
地址:上海市余姚路28号B楼4层 阆风艺术画廊


Ingresso Libero.

Eventi enogastronomici in programmazione: Brunch Friulano e Seminario sull’Olio extra vergine d’oliva

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L’IIC Shanghai è lieto di annunciare i seguenti eventi enogastronomici:
- domenica 22 novembre, ore 12.00: incontro conviviale in occasione dell’anniversario dell’inaugurazione del “Fogolar Furlan”, Associazione dei Friulani a Shanghai - Friuli nel Mondo;

domenica 22 novembre 2009, ore 12.00
“Da Marco” Italian Restaurant, 1st Floor, Golden Bridge Garden, 103, Dong Zhu An Bang Road, Shanghai.
Ticket e Info:
188 RMB con prenotazione. Anna Lisa 13585525371, annalisa@mandarinaservizi.com, “Da Marco”: 021-62.10.44.95


- lunedi’ 23 novembre, ore 15.45: Seminario dedicato all’olio extra vergine di oliva, accompagnato da degustazione guidata, organizzato da Toscana Promozione. Interverranno personalita’ della Camera di Commercio e dell’APT di Firenze.

lunedi' 23 novembre 2009, ore 15.45
Yishang Wine Business, Unit 101-102, 3rd Building, No. 169, Mengzi Road (by Li Yuan Road), Luwan District, Shanghai.
Free Admission, RSVP. v.luo@toscanapromozione.it

L’horror italiano, “Profondo Rosso”

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L’IIC Shanghai è lieto di annunciare l’inaugurazione della Rassegna Cinematografica a cadenza settimanale “L’horror italiano”.
Profondo Rosso” di Dario Argento (1975, durata 126’) e’ il primo film della serie che verra’ prioiettato.
Marc, giovane pianista, assiste all'assassinio di una parapsicologa ma non riesce a vedere il volto dell'omicida. Mentre indaga aiutato da una bella giornalista, le persone con cui viene in contatto cominciano ad essere assassinate una dopo l’altra. La verità è insospettabile...
Data e Orario: 20 novembre 2009, 17.30 

Luogo: Campus Sino-italiano, Room 1803, Tongji University, 1239 Siping Road, Shanghai.
地址:四平路1239号,同济大学综合楼1803
Ingresso libero.

“Heroes in Action - Grandi Speranze”

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L’IIC Shanghai è lieto di annunciare la seconda edizione della serie “Heroes in Action”, organizzata in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Cina (CICC) di Shanghai, e dedicata ai giovani imprenditori italiani a Shanghai.
Il primo episodio sara’ introdotto dal Vice Presidente della CICC a Shanghai, Dott. Giovanni Orgera, e dall’Addetto Culturale IIC Shanghai, Prof. Giorgio Casacchia.
Seguira’ la proiezione del documentario “Grandi Speranze”, e una discussione aperta tra protagonisti e pubblico.
Cocktails a seguire.
Data e Orario: mercoledi' 18 novembre 2009, ore 18.00
Luogo: Multimedia Room, Consulate General of Italy, 19th floor, “The Center”, 989, Changle Road, Shanghai.
Ingresso libero, RSVP.


Giornata di studi “Le Relazioni tra Italia e Cina: Patrimonio di conoscenze da consolidare”

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L’IIC Shanghai è lieto di annunciare la Giornata di studi “Le Relazioni tra Italia e Cina – Patrimonio di conoscenze da consolidare”.
L’evento, organizzato dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e la Società Geografica Italiana, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, comprende conferenze, dibattiti e una tavola rotonda sulla situazione della Cina contemporanea e in particolare di Shanghai, a cui partecipera' il Direttore IIC Shanghai, Dott. Paolo Sabbatini, in qualita' di relatore.


Data e orario: mercoledi' 18 novembre 2009, 10.00-17.00
Luogo: Società Geografica Italiana, Palazzetto Mattei in Villa Celimontana, Via della Navicella, 12, Aula Giuseppe Dalla Vedova, Roma.



Impresa e Cultura: prospettiva Italia/Cina

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Nel 2007, per la cultura mondiale, ricorre un anniversario molto importante: 2000 anni dalla morte di Mecenate, il Ministro dell’Imperatore romano Augusto, dal cui nome deriva la parola “Mecenatismo”, usata in tutte le culture occidentali per designare chi protegge e finanzia la cultura.
E’ molto significativo per l’Italia che un italiano abbia avuto questo primato, e cio’ comporta una responsabilizzazione degli impresari italiani della cultura, per spingerli ad uno sforzo, un coraggio ed un entusiasmo particolari nell’indirizzarsi al pubblico cinese.
Occorre premettere, da parte italiana, che in una fase economica come quella attuale, dove navigare a vista sembra la parola d’ordine, parlare di investimento in cultura da parte delle imprese può apparire un paradosso. E lo è senz’altro se per investimento in cultura si intende il gesto più o meno generoso di sostenere una mostra, un concerto, un evento nella logica una tantum. Tutte attività che rientrano in quella sfera di azioni spot finalizzate soprattutto a produrre ritorni d’immagine ad effetto istantaneo e spazi per coltivare le pubbliche relazioni, risultando quindi difficilmente difendibili in tempi di difficoltà economiche. Scelte utili in chiave tattica ma non strategica.

Studio sulla cultura nomadica

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Scambi accademici fra il Direttore dell’Ufficio Culturale del Consolato Generale d’Italia a Shanghai Dott. Paolo Sabbatini e il Sig. Meng Chibei (da Zhu Youke)
Il 30 giugno il Dott. Paolo Sabbatini, Direttore dell’Ufficio Culturale del Consolato Generale d’Italia a Shanghai, che e’ un pittore, calligrafo e studioso italiano, era in visita a Urumqi in rappresentanza di S.E. Riccardo Sessa, Ambasciatore d’Italia in Cina, per partecipare all’inaugurazione dell’Accademia di Belle Arti e all’incontro pan-cinese di pittori e calligrafi. Il Dott. Sabbatini, in tale occasione, ha fatto una visita speciale al noto studioso della cultura nomadica (“cultura delle praterie”) Sig.Meng Chibei. I due studiosi hanno scambiato i risultati dei propri studi sulla cultura nomadica nel mondo.
Il libro accademico di un milione di caratteri “la Cultura Nomadica e la Storia Umana” che Il Sig. Meng Chibei ha impiegato 14 anni a scrivere, e’ alla seconda ristampa. Il suo secondo libro sulla cultura nomadica “la Teoria del possesso” e’ stato recentemente pubblicato a Shanghai. Attualmente sta finendo il suo terzo libro “Il nuovo punto di vista sulla storia cinese”, ugualmente ispirato alla cultura nomadica. L’argomento della cultura nomadica di Meng Chibei attrae sempre di piu’ attenzione in campo accademico.
Il Dott. Paolo Sabbatini e’ stato Capo delle Operazioni dell’UNICEF in Pakistan e ha lavorato con le Nazioni Unite in Marocco, Stati Uniti, India, Cina. Ha svolto varie missioni e funzioni in Afghanistan, Iraq, Romania, Turchia, Tunisia ed altri Paesi, soprattutto in America Latina. Ora e’ un Funzionario del Ministero degli Affari Esteri d’Italia e Direttore dell’Ufficio Culturale del Consolato Generale d’Italia a Shanghai. Di versatile preparazione, ha pubblicato vari libri. Fin dalla piu’ giovane eta’, ha cominciato a studiare la “dottrina tradizionale” del mondo come discepolo prediletto del grande filosofo italiano Augusto Del Noce, e seguendo le teorie del Professore francese Rene’ Guenon (1886-1951) che e’ il piu’ influente studioso in materia. Nel corso degli ultimi 30 anni il Dott. Sabbatini ha elaborato le sue teorie sul pensiero tradizionale. Il suo libro sugli “Incantesimi e Pensieri Magici del Mondo Antico” e’ stato pubblicato dal piu’ famoso editore nazionale d’Italia, il Poligrafico dello Stato.  Ora sta lavorando su un libro sulla cultura esoterica d’Europa.

Cina e Italia. L'astrazione di Peishuo Yang, in arte Pei Han

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Peishuo Yang, in arte Pei Han, nasce Tianjin in Cina 31 anni fa. Si trasferisce in Italia nel 1997. Dal 1997 al 2002, si iscrive prima alla facoltà di Scienze Politiche, poi alla facoltà di Lettere e Filosofie presso l’Università degli Studi di Firenze. Nel 2002 frequenta la Libera Accademia di Belle Arti. Nel 2008 si laurea in Arti Visive.
Sull’opera creata per la collettiva One Piece of Peace scrive: "Come le emozioni i colori non hanno forma, sono ineffabili, instabili, si muovono, vibrano, interagiscono tra loro così ogni colore ha la sua vibrazione e si esalta per contrasto ad un altro. Questo movimento, d’attrazione o repulsione, conferisce al quadro la profondità e il dinamismo interno. Nella pace le emozioni si mescolano ai colori, dalla tavolozza si trasferiscono nello spazio e vivono nella totalità del quadro, che diviene una sorta di spettro dell’anima. L’essenzialità e la purezza delle tonalità cromatiche, meticolosamente armonizzate tra loro, servono a tradurre con spontaneità questo sentimento. Esso sorge da un flusso vibrante, da un’ interazione equilibrata tra i gialli e gli arancioni, esprimendo quella forza irradiante, di energia e di gioia che, disperdendosi verso l’esterno, si slancia verso lo spettatore come in un abbraccio.
Pei Han è presente in varie collezioni private in Cina e in Italia.
 «Sulle ali della poesia giungono a noi le opere astratte di Peishuo Yang. Occhio di immaginario, corolla di fiori illusori, gemme incastonate nei materiali grezzi che aspettano di essere sfaccettati: ecco le visioni che evocano le opere di quest’artista cinese trapiantata in Italia, un ponte tra due culture, un’onda che dal Mare Cinese Meridionale attraversa i contimenti e si infrange sulle sponde del “Mare Nostrum”.»
(c) Direttore, Dott. Paolo Sabbatini

Sant’Agostino scrittore erotico?

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Liu Wenrong, Oumei qingse wenxueshi (Storia della letteratura erotica euroamericana), Shanghai, 2009, pp. 356
Le pp. 49-51 della "Storia della letteratura erotica euroamericana” dello studioso cinese Liu Wenrong, professore di letterature comparate presso l’Università Normale di Sciangai, sono dedicate a “Le confessioni” di Agostino d’Ippona.
Agostino (St. Augustine, ca 354-430)[1], uno dei padri della chiesa di Roma, fu un eretico dedito ai piaceri carnali; dopo la conversione al cristianesimo, egli rifiutò sì con fermezza le lusighe della carne e scacciò in Africa l’amante e il figlio illegittimo, ma restò ugualmente preda degli impulsi amorosi; per questo, scrisse il celebre libro “Le confessioni” (397-401).
In realtà, le intenzioni di Agostino nello scrivere “Le confessioni” erano di esprimere il seguente concetto: l’ “amore spirituale” (ovvero, nelle sue parole “l’amore per Dio”) può essere sublimato, liberando così l’anima, solo a patto di reprimere coscientemente gli impulsi amorosi; infatti, l’ “amore spirituale”, a differenza di quello carnale, “non potrà mai essere eccessivo”; tuttavia, nel trattare dell’ “amore spirituale”, egli usa lo stesso linguaggio riservato all’amore carnale ed è evidente che prova i medesimi impulsi; semplicemente, li rivolge a Dio:
Quid autem amo, cum te amo? Non speciem corporis nec decus temporis, non candorem lucis ecce istis amicum oculis, non dulces melodias cantilenarum omnimodarum, non florum et unguentorum et aromatum suaviolentiam, non manna et mella, non membra acceptabilia carnis amplexibus; non haec amo, cum amo deum meum. Et tamen amo quandam lucem et quandam vocem et quendam odorem et quendam cibum et quendam amplexum, cum amo deum meum, lucem, vocem, odorem, cibum, amplexum interioris hominis mei, ubi fulget animae meae, quod non capit locus, et ubi sonat, quod non rapit tempus, et ubi olet, quod non spargit flatus, et ubi sapit, quod non minuit edacitas, et ubi haeret, quod non divellit satietas, hoc est quod amo, cum deum meum amo.
(Che cosa amo, quando amo te? Non la bellezza corporea, non la leggiadria dell’età, non il fulgore della luce, così caro a questi occhi; non dolci melodie di canti variati; non la fragranza dei fiori, dei profumi, degli aromi; non manne, non mieli, non membra care agli amplessi carnali; non sono queste le cose che amo quando amo il mio Dio. Eppure amo in un certo senso la luce, il suono, il profumo, il cibo, l’amplesso quando amo il mio Dio; luce, suono, profumo, cibo, amplesso dello spirito; dove rifulge all’anima mia luce che non ha limiti di spazio, armonia che non svanisce nel tempo, profumo che il vento non disperde, gusto che la voracità non nausea, amplesso che la sazietà non scioglie. Tutto questo amo quando amo il mio Dio).[2]
In altre parole, egli vorrebbe intonare per Dio una “canzone d’amore” per esprimergli il proprio ardente “desiderio d’amore”, però l’ “amore di Dio” non è affatto l’amore naturale umano e dunque egli non puo che esprimerlo tramite i modi espressivi dell’ “amore per la donna”: e’ una metafora.
Nella letteratura religiosa medievale la metafora ebbe ampio corso. I casi più celebri sono la “Vita Nova” e la “Commedia” di Dante.
[1] Nel testo cinese figurano termini inglesi, ampiamente basato com’è su J. Mills, Erotic literature: twenty-four centuries of sensual writing, 1993
[2] Agostino, “Le confessioni”, tr. it. di Carlo Vitali, Milano, 1994, pp. 451-453
(C) Prof. Giorgio Casacchia, Addetto Culturale IIC Shanghai, 2009.

“Riflettere con gli occhi”. La sfida di due Maestri: Ciccia e Fedeli

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La sfida e il caso sono due motivi ricorrenti e costituenti il pensiero e la poetica di due Maestri dell’Astratto italiano, qui presentati in Cina per la prima volta e giustapposti in un gioco di rimandi e di riflessioni, molto appropriate in un contesto di osservazione artistica vecchio e giovane quale quello cinese. Vecchio perche’ plurimillenario, nella tradizione dello scrutare, dello spezzettare il reale per ricostruirlo a proprio arbitrio (molti capolavori dell’arte classica cinese sono esempi di elegante astratto, nelle maglie di un’ estetica raffinata, quasi esangue); giovane perche’ l’occhio all’astratto occidentale e’ uno sguardo recente, un portato degli ultimi anni di apertura al mondo esterno e quindi di progressiva perlustrazione.
Come evidenziato da R.E. Krauss in merito al pensiero di G.Bataille applicato all’arte della seconda metà del secolo scorso, un tema o un punto critico di partenza per confrontarsi con la materia e la sostanza del mondo è l’informe[1]. Categoria concettuale questa altamente produttiva per il lavoro artistico quanto per quello dell’indagine dei testi che cercano di liberarsi dal dominio della rappresentazione oggettiva, dal gioco della verosomiglianza per approdare, e meglio sarebbe dire navigare senza sosta, alla riva incerta della relazione fra il soggetto e l’oggetto entro il lavorio continuo dei linguaggi.

La musica del silenzio

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Nel panorama letterario cinese non poteva mancare la traduzione di un libro che ha fatto scalpore in Italia commuovendo gli appassionati d’opera e gli amanti del “Bel Paese”: la storia di un “ragazzo italiano in calzoncini corti” che diventa un’ icona allo stesso livello del celebre Pavarotti. Il pubblico cinese ama molto la vicenda umana e professionale di questo grande cantante e sono certo accogliera’ con affetto e curiosita’ questo libro.


Ricordo cosa successe vent’anni fa quando Pavarotti fu invitato per la prima volta a dare un concerto alla Grande Sala del Popolo a Pechino. Avevo contribuito anche io alla organizzazione dell’evento e alla scelta dei brani che egli avrebbe cantato. “Nessun dorma” non era stato allora giudicato conveniente. Ricordo che nella Grande Sala del Popolo, gremita, ci fu un’ovazione finale dopo il concerto, totalmente inconsueta per un pubblico cosi’ corretto e compassato come quello dei grandi funzionari di Stato e dei grandi intellettuali del momento. Tutti gridammo “encore, encore” e il pianoforte intono’ le prime note proprio dall’aria della Turandot. Un brivido percorse la sala e intorno a me gli amici cinesi cominciarono a sussurrare al miracolo: “Turandot, Turandot”. E naturalmente Pavarotti, con la parola “vincero’” concluse trionfalmente il suo concerto con l’approvazione di tutti.


Una simile emozione si scorge negli occhi dei cinesi quando percorrono l’aria le celebri note della canzone “con te tornero’” che e’ diventata il cavallo di battaglia di Andrea Bocelli. Il libro “ la musica del silenzio” e’ infatti un ritorno ideale della musica italiana verso il pubblico cinese, quanto mai sensibile all’amicizia tra i due nostri grandi Paesi. E’ un messaggio di speranza e di successo, perche’ il lettore puo’ ripercorrere le vicende umane di Andrea, soffrire con lui le vicissitudini e i problemi e gioire con lui dei traguardi e dei successi.

Andrea e’ un uomo di grande versatilita’, che sa combinare il registro vocale leggero con quello melodrammatico. Conquista il pubblico per la sua dimensione umana che non ha mai dimenticato e che ce lo fa sentire non come un divo ma come uno di noi. Gli amici lettori cinesi potranno raccogliere degli squarci di vita vissuta nella Toscana di alcuni anni fa: non e’ un caso che una delle piu’ fiorenti comunita’ di oriundi cinesi sia proprio in Toscana, e consideri Bocelli come una specie di fratello italiano.

Il momento creativo di Bocelli questa volta si e’ espresso nella letteratura, dopo aver dato fiori profumati nella composizione di parole per alcune sue canzoni di grande successo. Andrea spiega che il titolo del libro corrisponde alla grande importanza che il silenzio ha nella sua vita, perche’ “il silenzio ha una voce fondamentale nella vita di siascuno di noi: a volte al silenzio dei suoni corrisponde la voce dell’anima; una persona che vive in silenzio e’ piu’ facile che ascolti la propria anima”.

Bocelli evidentemente riesce a tacitare le emozioni e forse anche le vibrazioni negative della vita quotidiana facendo silenzio attorno a se’, come fanno migliaia di cinesi ogni mattina praticando l’arte millenaria del Tai Ji Quan. Per questo ritengo che l’anelito al silezio, alla spiritualita’, alla concentrazione, alla meditazione sia perfettamente comprensibile ad un popolo che della calma e  dell’armonia ha fatto il proprio stile di vita.
Prefazione alla traduzione cinese del romanzo “La musica del silenzio” di Andrea Bocelli 
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