Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Il significato di Borè nella Cabala

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Borè = Creatore,  Unione delle parole Bo – Rè, letteralmente: vieni e vedi

Borè = forza della natura, Luce, qualità del dare in assoluto, di Amore +
Creatura = forza di ricevere quello che crea il Borè, Desiderio di contenere la Luce -

Scopo della creazione = dilettare, portare Bene alle sue creature
Il Fondamento è il Desiderio
Questo Bene primario non ha riempito il Desiderio, perché i due elementi si annullano (+ -).
I cabalisti ci dicono infatti che la Creatura è già piena di Bene e Amore, ma:
1) la creatura non sente tutto questo piacere. Se mi mancasse questa Luce per una volta, allora lo sentirei. Il desiderio materiale deve essere sostituito dal Desiderio per la Luce
2) non abbiamo un desiderio autonomo che proviene dalla Luce che è in noi. Dobbiamo risvegliarlo

Il Borè deve occultare se stesso e la sua Luce attraverso i 5 mondi, e da un mondo all’altro il desiderio sente via via più se stesso e la propria separazione, e sempre meno la Luce.

Si arriva al punto della disconnessione e del distacco totale della Luce che porta alla materialità (“questo mondo”). Invece di avere un Desiderio che ci unifica, abbiamo un desiderio che ci separa.
Ma questo è anche un punto di forza: sentire noi stessi e non il Borè significa sviluppare vari desideri fino al punto di squalificare uno ad uno per sentire solo la realtà superiore e sviluppare correttamente il proprio libero arbitrio.
Dai desideri materiali e attraverso le loro connessioni, ci rendiamo conto che essi ci riconduno all’Unità dell’essere nell’Essere e nell’Universo.

L’Anima è il Desiderio di rivelare il Borè, il punto nel Cuore. Dobbiamo allargare questo desiderio con la nostra Volontà sino a colmare la mancanza  primordiale: quella di identificazione con il Borè.
Innalzarsi in questa scala significa allentare i vincoli con la percezione di questa realtà, innalzarsi al di sopra dell’Ego e creare un sistema di connessioni fra di noi che non dipenda da esso. In questa volontà inziamo a sentire fenomeni nuovi e un desiderio genuino per la spiritualità.

Adamo = Adamè = “assomigliarsi”, realizzazione dell’essenza della vita attraverso la connessione con il Borè e l’Amore totale

Le forze sono misurabili, ma solo quando riusciamo ad identificare un metro di paragone fra la nuova vita spirituale e la vecchia materiale che è passata in secondo piano. Esse hanno più consistenza di ogni cosa che c’è in questo mondo.

L’Ego non va eliminato ma dispiegato. Va accresciuto ed equilibrato, innalzandoci sopra di esso e capendo che è una forza della natura.

Delizia = uguaglianza della forma col Borè

Perché deve esistere un desiderio?
1) Se c’è tutta l’opulenza del Borè deve esserci un recipiente che la riceva, e questo è il Borè stesso
2) Dio ha creato il Boré già pieno della Luce, e questo è un vero e proprio – e pieno – Desiderio.

Se io desidero una cosa la devo conoscere.
Desiderio di ricevere: c’era un’adesione totale tra il Borè e la Creatura. La Creatura non aveva il mezzo di sentire se stessa, e il desiderio di ricevere è l’elemento opposto (-) al dare in assoluto (+, Borè), che ci permette l’autonomia e l’autoconoscenza.
Il Desiderio generale di ricevere, cioè di sentire il Borè, si chiama Anima.
Questa Anima è separata dal Borè, ma all’interno di questo desiderio c’è la Luce, che è quello di reintegrarsi col Borè.

La qualità della Radice-Borè è il portare beneficio alla proprie Creature, che è proprio una Legge.
Egli vuole che la Creatura realizzi i propri passi in avanti.

All’interno dell’uomo di deve però essere questo desiderio di ricevere, e serve autoconsapevolezza.
Esso deve provenire dalla Creatura stessa.

Oggi abbiamo 2 forze che collidono:
- lo sviluppo della socialità nel mondo
- lo sviluppo del desiderio di ricevere attraverso l’Ego e non attraverso il Borè
Questo porta alla crisi e può arrivare alla conoscenza del Male

La Cabala ci insegna che non bisogna diventare schiavi della forza di Dare (scintilla divina in noi) e della forza di Ricevere, ma bisogna dominarle e indirizzarle.

Ci sono 6 elementi con cui si vede tutta la realtà:
- l’evoluzione dell’interdipendenza dell’umanità
- l’evoluzione dell’Ego
- la crisi mondiale
- la natura e le sue leggi
- l’ambiente in dimensione globale
- il Borè

L’UNICA COSA CHE è STATA CREATA è IL DESIDERIO DI RICEVERE.
TUTTO DIPENDE DA ESSO.
La Creatura, dipendente da questo Desiderio, può trasformarlo e potenziarlo.

C’è solo una cosa che ci differenzia dal Borè: il pane della disgrazia e della vergogna.
La Creatura non può essere come il Borè, la Creatura ALLO STATO ATTUALE non può dare, ma solo ricevere.
Non c’è una creazione che possa soddisfare questo Desiderio di per sé, ma la Creatura attraverso il discernimento, può ricreare tale legame.

Noi possiamo fare una scelta solo attraverso una separazione, un contrasto fra bianco e nero.

Allora come spiegarsi la sofferenza? Essa non appertiene all’Uomo, ma all’Ego. Una volta che ci si è sbarazzati di questo, non v’è sofferenza.
Si soffre per le presunte cose ed accadimenti negativi di questo mondo, ma vi è sofferenza solo pechè noi siamo TROPPO ATTACCATI a quelle cose e a quegli accadimenti, ivi compreso il corpo materiale. Bisogna saper stare nel mondo, ma allo stesso tempo distaccarci da esso.
Il problema del riempimento (desiderio) è il problema più importante, CENTRALE e più grande dell’umanità: qualsiasi cosa ci arriva non ne siamo soddisfatti e sembra non corrispondente al nostro desiderio.
Come mai non si riesce a godere del piacere?
La saggezza della Cabala sta nell’accrescere il desiderio, la nostra mancanza, il nostro riempimento e il nostro piacere in qualità.

“Pregare”, in questi termini, significa che io prendo coscienza di quanto sono più basso rispetto al Borè e come sono in interconnessione rispetto agli altri: faccio cioè non la mia volontà, ma quella del Padre.

Il libro della Cabala ci indica le interconnessioni fra le anime, cose che in questa esistenza ci siamo dimenticati. Come possiamo realizzare quello che i Maestri cabalisti dissero?
Innanzitutto, dobbiamo comprendere il linguaggio cabalista.
Lo studio della Cabala non è uno studio ordinario: io con la Cabala studio cose che non capisco.
Ma perché io studio la saggezza della Cabala? Essa corrisponde a “quale è il senso della mia vita”?
Essa serve esclusivamente ad accrescere il mio desiderio per la SPIRITUALITÀ.
Essa fa aumentare la mia MANCANZA per la spiritualità, la “Luce circostante”, iniziando a sviluppare un Desiderio sempre più grande, sino ad arrivare ad una connessione pratica fra le anime.
Si chiama “Luce circostante” perché non sono capace di attivarla da subito, ma diventerà una Luce interiore e una realizzazione completa.

Il Borè è la misura della Luce che io percepisco nel mio desiderio e sono i punti di interconnessione che portano alla conoscenza, gradino per gradino.
Il Creatore ci ha creato di proposito per trarre piacere nello stare vicino a lui, anche se ci ha gettato nel livello più basso della Creazione. Il desiderio di tornare dovrebbe essere il più grande Desiderio di tutti, non una richiesta, ma un grido, una supplica.

Gli animali e le piante non sono egoiste. Sono in equilibrio con le leggi della natura: prelevano il necessario per vivere. L’uomo no, ha un desiderio di appropriazione. Questo basso desiderio va sviluppato e convertito in alto desiderio.


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