A differenza di Matteo e Luca,
quello di Tommaso è un Vangelo che invita alla gnosi, che avviene
prettamente per conoscenza del Bene, anche se sembra che la fonte di Matteo e
Tommaso sia la stessa.
Gesù è contrapposto all'uomo
terreno, il cui spirito è sepolto nella materia.
Tale Conoscenza o Gnosi non avviene
all'esterno, ma dentro di noi e occorrerà estraniarsi dalla materia e dal
proprio io.
La Conoscenza dell'uomo é
l'inizio della perfezione. La conoscenza di se stessi per gli gnostici è in effetti il
primo grado della perfezione (“colui che conosce tutto, ma ignora se stesso,
è privo di ogni cosa”); “il regno del Padre è sparso sopra la terra e
gli uomini non lo vedono”: è necessario e dominare la propria animalità con
la spiritualità.
Gesù dichiara dannosi il digiuno
forzoso, la preghiera intesa come semplice richiesta, l'elemosina, ed esalta la
fratellanza e la guarigione dei malati.
Egli è venuto a portare la spada
nel mondo, non solo discordie e guerre, ma soprattutto le guerre interiori,
quelle fra gli elementi del nostro stesso corpo e l'opposizione
dei nostri contrari.
Per conoscere la fine bisogna
conoscere il principio, poiché i due coincidono. Si intende anche, ma non
solo, il significato della nascita e della morte.
Il Vangelo sembra pervaso dalla
dottrina platonica che è alla base dello gnosticismo, tra cui anche la
creazione come copia a livello inferiore delle Idee. La materializzazione di
queste idee nel mondo iperuranio per gli gnostici avviene per emanazione di
entità-eoni nel mondo astrale e poi nel mondo sensibile.
Importante il riferimento dell'unità
degli opposti, del fare del due uno, il maschio con la femmina, l'alto con
il basso, l'esterno con l'interno, che pervade tutto il Vangelo.
“Gesù disse: - Se coloro che vi guidano vi dicono: «Ecco! Il Regno è
nel cielo», allora gli uccelli del cielo vi saranno prima di voi. Se essi vi
dicono: «Il Regno è nel mare», allora i pesci vi saranno prima di voi¹. Ma il
Regno è dentro di voi ed è fuori di voi. Quando conoscerete voi stessi, sarete
conosciuti e saprete che siete figli del Padre Vivente. Ma se non conoscerete
voi stessi, allora sarete nella privazione e sarete voi stessi privazione”
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