Del Trattato
sulla reintegrazione degli Esseri di Martinez de Pasqually (una bella analisi è
quella di Le Forestier) esistono
7 manoscritti di cui il più conosciuto è il Matter, tradotto anche in
italiano. Il settimo è quello di Saint Martin.
Lo stesso Martinez, a dìfferenza di quello che
comunemente si dice, proclama la superiorità della via cardiaca rispetto alla
via operativa; via cardiaca scelta da Saint Martin, ma anche consigliata a
Willermoz.
Il punto da cui parte Martinez è quello di considerare il Desiderio
come ricezione attrazione a se delle influenze astrali (de-siderare).
Egli reinterpreta in chiave esoterica Genesi
ed Esodo,
che vanno sempre intese nelle tre forme: letterale (superficiale), allegorica
ed esoterica.
Siccome la Trinità non può essere raffigurata da
alcuna forma sensibile, il triangolo rappresenta solo le tre essenze che
cooperano nella forma materiale terrestre, cioè Mercurio, Zolfo e Sale.
Tutta la Creazione deriva dall'immaginazione di Dio.
I primi essere emanati da Dio avevano piena autonomia e
libero arbitrio.
A seguito del loro peccato d'orgoglio poichè
tentati dalla loro stessa potenza, pensarono di emanare esseri a loro
volta, ma senza il consenso divino.
Il Creatore non può leggere nelle cause seconde, se
non attraverso il pensiero dell'essere spirituale buono o cattivo, o
dell'aziona buona o cattiva. Esso non può ignorare l'essere pensante demoniaco
che tenta i minori spirituali e perciò ha scelto degli Eletti che
facciano seguire all'uomo le sue leggi.
Dio punisce gli spiriti prevaricatori facendoli cadere nel
mondo fisico della materia apparente, soggetta al tempo.
Adamo (Adam Kadmon), il primo uomo, assume il dominio
sugli spiriti buoni e cattivi e sull'universo con le sue creature.
Egli, in quanto puro spirito, leggeva i pensieri e le
operazioni divine.
Anche Adamo crea un essere spirituale senza il consenso
divino, e crea Eva, essere spirituale racchiuso in un corpo di materia.
Adamo si pente della sua prevaricazione e la bontà divina
accorda lui la possibilità di Riconciliazione.
Adamo ed Eva sono esiliati sulla terra, ma abbandonati ai
sensi fisici (dando vita alla discendenza di Caino) ritardano la
loro Riconciliazione.
L'altra discendenza, senza abbandono ai sensi fisici, è
quella di Abele.
Caino uccide Abele, ma viene a sua volta ucciso per errore
dal figlio Booz.
Enoc tenta con i suoi discepoli la Riconciliazione col
divino, ma uno di questi tradisce e ciò significa la caduta dell'intero genere
umano verso i piaceri della materia.
Il diluvio universale fu mandato da Dio non solo per punire
l'umanità che aveva abbandonato il culto per il divino, ma anche per sottrarla
all'influenza degli spiriti perversi che l'avevano sottomessa.
Dopo il diluvio i figli di Noè erano destinati ad operare
un culto misto spirituale e materiale, perchè anche se non avevano
commesso crimini, vivevano comunque del ricordo dei crimini commessi dai loro
contemporanei prima del diluvio.
La seconda posterità di Noè poteva invece operare solo
spiritualmente.
Il calcolo lunare è il primo che il Creatore ha dato
all'uomo, ed è quello che più innalza l'uomo alla conoscenza della natura
universale.
Quello solare è stato successivamente adottato dai
cristiani, e si tratta della suddivisione dell'anno in due solstizi e due
equinozi.
I 10 culti di cui parla Martinez erano i 10 utilizzati da
Mosè in Israele e da Salomone nel Tempio.
Abramo che toglie il figlio dal rogo rappresenta lo
spirito che il creatore invia in aiuto degli uomini che pagano il tributo
alla sua giustizia.
Isacco rappresenta il tipo di Cristo inviato
da Dio sulla terra per realizzarvi il vero sacrificio.
I tre tipi di Abramo, Isacco e Giacobbe rappresentano il
fatto che Dio era in 3 persone e ha operato tre azioni divine e distinte le une
dalle altre in favore dei tre minori spirituali che a loro volta dovevano
formare 3 tipi distinti nell'universo.
Esse non sono la divinità, che è indivisibile, ma
rappresentano appunto le 3 azioni divine.
Se Noè riconcilia i mortali con il Creatore, Mosè
riconcilia la posterità di Abramo, Isacco e Giacobbe.
Mosè rappresenta la triplice essenza divina nella sua
creazione universale, generale e particolare, poichè: la sua nascita
rappresenta l'azione del Creatore, la sua operazione di riconciliazione
rappresenta l'operazione di riconciliazione del Figlio, la condotta del popolo
di Mosè rappresenta lo Spirito divino che conduce.
Nell'operazione di riconciliazione si offre corpo e anima a
Dio.
L'anima come legame fra corpo e spirito nella notte si
ritira; la stessa cosa capita durante la contemplazione quando è abbastanza
forte a far impressionare vivamente l'anima. Essa è staccata dal corpo solo in
azione spirituale e non in natura.
Il culto del Creatore e il suo cerimoniale sono sempre
restati fra gli uomini della terra, ma la debolezza e l'iniquità degli
uomini gli ha fatto dimenticare quelle divine conoscenze.
“Ugualmente, senza la reazione demoniaca, nulla avrebbe
vita spirituale fuori dalla circonferenza divina”.
Lo spirito settenario per Pasqually assolve alla
funzione di essere la guida dell'essere umano durante e dopo l'incorporazione
fisica.
Le dodici tribù d'Israele sono la rappresentazione di un corpo
unico in intimo legame, e la loro separazione l'una dall'altra rappresenta la
caduta nell'ignoranza.
Trattato sulla reintegrazione degli esseri. Le concezioni teurgico-massoniche dell'Ordine dei cavalieri eletti Cohen dell'universo
Trattato sulla reintegrazione degli esseri. Le concezioni teurgico-massoniche dell'Ordine dei cavalieri eletti Cohen dell'universo
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