Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

"Massoneria Occultistica nel XVIII secolo" (Le Forestier) e il "Trattato sulla Reintegrazione degli esseri" di Martinez de Pasqually

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Il Trattato sulla reintegrazione degli esseri, qui.

- Il “Trattato sulla Reintegrazione” degli esseri di Martinez de Pasqually si presenta come una specie di sommario e i versione segreta dei primi libri del Pentateuco, e Mosè è per Martinez il personaggio centrale;

- la cosmologia della Reintegrazione è in sostanza una Pneumatologia: gli esseri spirituali divini emanati da Dio sono innati nella divinità: perciò la loro volontà non è distruggibile nemmeno da Dio stesso, neppure dopo la loro ribellione. Per questo Dio gli crea un mondo materiale per la loro totale indipendenza;

- Dio crea anche un minore spirituale (Adamo o Reau) con pensiero, immagine e somiglianza del Creatore per combattere "il malvagio demone" con la stessa potenza dei primi spiriti creati. Tutti gli spiriti malvagi furono a lui sottomessi, non aveva materia e nella gerarchia celeste veniva subito dopo il Creatore; la sua potenza si estendeva su tutto l'Universo;

- senza la prevaricazione dei primi Spiriti, nessun cambiamento sarebbe sopravvenuto nella creazione spirituale; invece così l'Universo è composto di quattro mondi: divino, superceleste, celeste e terrestre, e le classi di Spiriti sono 4: superiore, maggiore, inferiore e minore (queste ultime due in grado di formare essenze spirituali temporali per formare il mondo temporale per il tormento degli spiriti prevaricatori). Ciò assicura la prigionia degli Spiriti ribelli, e all'Uomo-Dio la sicurezza di compiere quanto affidatogli;

- gli spiriti del superceleste assicurano la corrispondenza dell'Uomo al creatore e fungono da limite e alle altre classi di Spiriti a loro inferiori. Conservano il tempo e mantengono l'energia vitale;

- gli Spiriti inferiori crearono corpi celesti ed astri, quelli minori il corpo terrestre;

- l'Adamo abusò del suo libero arbitrio; egli però del Verbo creatore poteva servirsene solo con l'aiuto del Creatore: le forme gloriose da lui emanate dovevano essere la dimora dei Minori spirituali inviati dal Creatore. E la sua prevaricazione fu peggiore di quella dei Primi Spiriti in quanto agì direttamente contro Dio, che lo punì facendogli creare una forma materiale, e cacciato nella "terra";

- Adamo diventa non-pensante, in senso passivo, con una conoscenza del pensiero divino frammentaria, e più aperto alle suggestioni del demonio; e con la seconda colpa dopo la riconciliazione, la "furiosa passione dei sensi", dette vita a Caino, figlio del loro dolore. Abele fu invece creato senza eccesso nei sensi materiali (e per questo Caino "gli cedette il suo diritto di primogenitura"), la cui morte pose le basi per una nuova riconciliazione con Dio, sino alla creazione di Set;

- delle due discendenze, anche quella nobile di Set decadde per la promiscuità con la discendenza di Caino;

- la decadenza del Minore non è mai definitiva, ed una reintegrazione è sempre possibile, ma deve avvenire anche per un atto di volontà: Dio ha stabilito le leggi immutabili dell'Universo, ma ha lasciato alla creatura piena libertà, stabilendo anche una guida per coloro che tentano di resistere all'atmosfera demoniaca;

- il Minore ha tre potenze spirituali forti: l'anima con la conoscenza innata del bene, i suggerimenti dello Spirito maggiore (Minore eletto) e l'intelletto buono;
segnala agli Uomini di desiderio "il sigillo mistico" senza il quale nessun minore può essere riconciliato;

- i Minori Eletti vivono ai margini della società umana per non essere contaminati al suo contatto;

- aritmosofia: ai fini della comprensione dei somboli e dei tipi è importante la scienza segreta Dei numeri:
1 = primo principio di ogni essere spirituale e temporale
2 = "numero di confusione”, fra pura volontà e spirito demoniaco, nascita di Eva
3 = materia
4 = numero spirituale divino utilizzato dal Creatore per l'emanazione spirituale degli esseri, modi di manifestazione della divinità (Spiriti maggiori, inferiori e minori), Uomo (corpo, anima, Spirito Maggiore, Divinità); "è il numero dell' "asse fuoco centrale" che ha condensato, modellato e combinato "i principi spiritosi, prodotti in uno stato d'indifferenza" (per natura inerti)" (3+1). Inoltre, è corrispondenza spirituale dell'anima con lo Spirito maggiore buono; il quaternario contiene il denario divino (1+2+3+4 = 10)
5 = numero dello Spirito demonico per aggiunta di un'unita' al 4 (2, confusione + 3, materia)
6 = numero delle operazioni giornaliere, numero della creazione
7 = numero perfettissimo, ed emancipatore dello spirito fuori dall'immensità divina (4+3), sette spiriti principali
8 = doppia potenza spirituale divina per il Primo Minore e gli spiriti che hanno una doppia azione
9 = materia moltiplicata per sè stessa, demoniaco (4+5)
10 = numero divino
11 = ogni specie di forma corporea completa
12 = principio della divisione del tempo;

- interessantissima la figura della "situazione dell'universo prima della caduta", che mette il Minore spirituale di fronte al denario, e quindi in posizione di vantaggio sugli spiriti del 3 e del 7

- per quanto riguarda gli Eletti Cohen per convalidare la loro azione erano indispensabili tre
fattori: la virtù mistica dell'operante (suo proprio stato di grazia + soprannaturale facoltà conferitagli dall'ordinazione + cooperazione simpatica a distanza dei suoi uguali in iniziazione), un'influenza astrale favorevole ed il concorso della grazia divina;
Ex opera operato = l’iniziazione opera prescindendo dallo stato in cui si trova l’operante.
Ex opera operante = nel secondo caso l’iniziazione opera secondo lo stato personale dell’operante.
Dato che Martinez operava teurgicamente, faceva evocazioni, quest’ultime per riuscire dovevano essere fatte da un operatore che operava in stato di grazia.
La cosa è diversa per l’iniziazione che riguarda il trasferimento di un’influenza spirituale, e per far questo, come dice giustamente Guenon, non occorre uno stato di grazia particolare, perché poi è chi ha ricevuto l’iniziazione a dover agire ex opera operante per trasformarla di virtuale in attuale.

- la divinità è comunque sempre libera di rifiutare un favore;

- l'interpretazione dei Passi costituiva la parte più importante e più delicata del lavoro degli Eletti Cohen, considerata anche la possibile intercessione degli spiriti demoniaci; bisognava poi considerare la natura delle forme gloriose (supercelesti/celesti o spiriti sottoposti);
 
- la Riconciliazione è lo stadio preparatorio della Rigenerazione (o Reintegrazione), che è il ritorno del Minore nel Superceleste;

- Pasqually insegnava che “non tutte le emanazioni sono una decadenza"; egli "lasciava l'uomo in possesso della sua esistenza individuale a seguito della propria reintegrazione nel cerchio superceleste; il Minore non doveva perderla che "alla fine dei tempi";

- il Riconciliatore è uno Spirito Maggiore, e uno dei Patriarchi, dei Profeti o dei Minori Eletti può essere un delegato (o anche uno degli Spiriti Elementari);

- solo dopo aver ricevuto il sigillo del Riconciliatore, il Minore può essere riconciliato, l'8 mistico;
 
- il misticismo degli Eletti Cohen è teurgico: si rivolge a potenze secondarie (quindi non si comunica direttamente con Dio); mentre il misticismo estatico spera in una grazia, quello teurgico fa "sforzare gli spiriti con mezzi costrittivi", utilizzando le 4 porte del Tabernacolo;

- il vero culto è stabilire dei rapporti tra gli esseri umani e gli Spiriti divini, e non può essere del tutto spirituale ma si deve ricorrere alla materia, in cui interagiscano sensi, elementi e corpi;

- "I più celebri dottori ebrei sono d'accordo nel dichiarare che Mosè non ricevette solo la Legge che fu depositata nel Pentateuco, ma che l'interpretazione più segreta e più esatta di questa Legge gli fu comunicata sul Sinai e gli fu imposto di fare conoscere al popolo ebraico il testo della Legge, ma di non scrivere né divulgare la sua interpretazione";

- la Mishnà è una prima interpretazione della Bibbia e la Ghemarà il suo complemento: la Mishnà è unica, ma il complemento può essere palestinese (Gerusalemme) e babilonese (più importante);

- attraverso la dialettica filosofia neo-platonica e la scolastica, il Talmud si arricchisce con la Aggadà - aneddoti e leggende -, interessante, ma che appesantisce il testo;

- Filone parla di microcosmo e macrocosmo, riprendendo Platone;

- lo Zohar, con Cabala teorica e pratica, fu esportato in tutta Europa dagli ebrei cacciati dalla Spagna;

- la Cosa (la Chose) corrisponde al segno che appariva nell’iniziazione al massimo grado Cohen, che affermava che l’iniziazione era riuscita;

- il regime alimentare prescritto ai Cohen somiglia a quello che la Torà imponeva ai sacerdoti; lo stesso vale per l'abbigliamento ("veste intima di lino, tunica senza pieghe, cintura di lino multicolore: bianco, giacinto, porpora e cremisi"); 

- "Come il debole lampo atteso dagli Eletti Cohen non era che un pallido riflesso delle abbaglianti teofanie descritte dalla Bibbia, così la sensazione di accasciamento che secondo la Sacra Scrittura provano le creature umane all'accostarsi del divino diventa nelle Operazioni la "trazione operata dalla Cosa" fenomeno meno accusato, ma analogo" 

- il numero 40, che "probabilmente" significava periodo indefinito, appare anche nel Trattato;

- "Abramo, cessando d'esser preda dei demoni, testimoniò al Creatore la gioia della sua riconciliazione divina (dopo il sacrificio dell'ariete al posto di Isacco) e, in segno della sua fede e della sua perseveranza in questa riconciliazione, chiese al Creatore di fare alleanza con lui.
Allora gli fu detto dallo spirito divino: "Abramo, circoncidi la tua carne, ed il sangue che spargerai sulla terra dinanzi al Signore sarà la prova certa dell'Alleanza che il Creatore fa con te". Il che comunemente (tra i profani) è chiamato Battesimo di Sangue" (I, 115). "La circoncisione e l'effusione del sangue di Abramo era il vero tipo della purificazione della materia corporea. Questa effusione di sangue serviva anche a purificare la vita passiva."

- le provvigioni portare nell'Arca sono "frutti ordinari della terra", tanto che ne restarono "più di 2/3 quando tutti furono usciti". Mi sembra che qui si accenni alle varie operazioni alchemiche con cui si separa il sottile dal grossolano e si ha materia di scarto (2/3); e queste operazioni alchemiche avvengono prima di tutto su frutti ordinari della terra, minerali, vegetali, ma anche interni all'uomo.

- anche il Mazdeismo è stato più volte ripreso da Martinez, compresa l'angelologia. Il Mazdeismo era dualista transitoriamente: la lotta fra bene e male non durerebbe in eterno, e il Trattato sembra accettare questa tesi;

- il significato del numero della creazione attribuito da Pasqually al Sei deriva dalla Cabala; nello Zohar le sei Sephiroth inferiori "operative" (oltre la triade Kether-Hokmah (Ragione teorica)-Binah (Ragione pratica)) formano il senario creatore: "I sei giorni della creazione";

- il numero 9 per Pasqually è demoniaco, ma non così per i Pitagorici (Enneade della Giustizia), nè per Giamblico (perfezione), nè per la Cabala (3x3: sviluppo completo dell'essere); lo stesso vale per il significato attribuito al numero 5;

- "la geometria mistica di Pasqually, appare assai rudimentale se paragonata a quella dei Pitagorici e soprattutto dei Neoplatonici";


- Per i pitagorici il cerchio è la figura perfetta, mentre il triangolo è il principio della generazione e della forma di ogni cosa (tutti i corpi, al di là della forma, possono essere trasformati in triangoli);

- Pasqually riprende la magia cerimoniale della cabala pratica, ma anche medievale e rinascimentale; e quindi anche la magia fluidica e antidemoniaca; e il principio sul quale si basa il tracciato dei geroglifici.
Lo scopo dei Cohen era elevato e non utilitaristico ("la magia dei Cohen è esente da ogni stregoneria e indifferente ai beni materiali");

- il procedimento teurgico era fondato sul potere dei nomi sacri, conoscenza segreta (in particolar modo quello di Dio), e base anche per gli Egizi e gli Gnostici.
I nomi degli angeli sono potenti quanto quello di Dio, essendo delle sue emanazioni;

- la pronuncia del nome deve essere fatta a voce alta, essendo la bocca "l'organo della potente parola dell'uomo"; mentre il nome mistico, scritto o figurato con segni convenzionali noti ai soli iniziati, è un ordine muto, meno efficace del nome pronunciato, ma che agisce come coadiuvante della parola;

- il geroglifico IAB si riferisce a Jehovah, RAP a Raffaele (colui che scaccia gli Spiriti demoniaci);

- potenza dei talismani, per via delle figure-archetipo in essi che fungono da collegamento "tra cielo e terra" (unite alla potenza della parola);

- tra le fonti di Martinez e Saint-Martin si ritiene ci siano anche la Filosofia Occulta di Agrippa (anche se Agrippa utilizzava i suoi studi per altri scopi) e il Libro dell'Angelo Raziel;

- l'obbligo per i Cohen di munire le scarpe di solette di sughero deriva dal fatto di non scaricare la santità o la virtù magica dell'uomo a terra (e il suolo doveva essere consacrato da lustrazioni e fumigazioni);

- il fuoco doveva essere "nuovo", e ottenuto con un procedimento invariabile; Martinez insiste anche sulla virtù mistica dell'unzione d'olio santo;

- il Capo degli Eletti Cohen era in rapporto diretto con la divinità, riunendo tutti i doni dei 7 Eletti spirituali della seconda posterità di Noè, tra cui: poteva interpretare le manifestazioni ottenute con le operazioni, guarire le malattie (soprattutto per conservare lo stato di salute dei membri dell'Ordine), conferire a distanza l'ordinazione (per i Cohen durante l'Equinozio di primavera, con un sincronismo assoluto, come per Willermoz), essere testimone del lavoro degli adepti anche a distanza con la doppia vista, dare l'interpretazione dei Passi, avere il dono di astronomia (universale, generale e particolare);

- il cattolicesimo è stata solo una "forma" (imposta dalla contingenza) data al Trattato; "e il commento al Nuovo Testamento per intero sarebbe stato arduo per Pasqually". Infatti lui integra il Cristianesimo nel Trattato servendosi dei metodi dell'esegesi ortodossa per dissimulare e approdare ai suoi scopi;

- il Cristianesimo è stato raffigurato come l'erede della legge divina proclamata da Mosè;

- il culto divino di Noè dopo il diluvio è la rappresentazione di quello operato dall'uomo divino per la riconciliazione del Primo Minore.
In questo e in altri passi, si nota come l'esegesi di Pasqually al Vecchio Testamento corrisponda simbolicamente a quella del Nuovo;

- l'apparizione del Cristo appare in Pasqually come l'ultimo stadio di una rivelazione progressiva;

- Pasqually vede la nascita del mondo materiale come "esplosione del caos".
"Poiché c'è sostanziale incompatibilità tra il concetto secondo il quale un Dio personale è la sorgente unica del l'essere e la teoria gnostica che fa derivare l'universo e la vita dalla mescolanza di due principi che esistono da tutta l'eternità, Pasqually ha tentato di conciliare le due idee antagoniste attribuendo alla "creazione" la formazione della materia ed alla "emanazione" l'origine degli esseri spirituali"

- la materia non ha alcuna realtà: è derivata dall'immaginazione divina. Dio "ha operato sui pensieri divini per la creazione universale", e la materia cesserà "non appena Dio cesserà di pensarla".
Questo è anche il pensiero delle Upanishad;

- per lo Gnosticismo l'uomo è la creatura degli Spiriti ribelli, che l'hanno creato senza la partecipazione della Causa Prima; secondo la Reintegrazione era in origine superiore ed in seguito alla colpa di Adamo è caduto.
Percio' secondo gli Gnostici lo scopo cui tendere è la redenzione per la liberazione della scintilla divina; per Pasqually "la restaurazione dell'uomo sul trono dove comandava"; 

- gli gnostici dividono l'umanità nelle tre classi:
a) Pneumatici (possessori della gnosi);
b) psichici (che possono essere salvati se ascoltano i pneumatici);
c) Ilici (incapaci di liberarsi dai lacci della materia);
così come Pasqually distingue fra:
a)      Minori Eletti;
b)      Minori Spirituali (della discendenza di Noè, con culto misto spirituale e materiale);
c)      Minori figli di Caino;

- lo gnosticismo risiede nei mistici di epoca alessandrina (Origene, Clemente d'Alessandria e altri) che non è assolutamente cristianesimo nel senso in cui lo intendiamo noi; gli gnostici nel perseguire la Conoscenza andavano oltre un mero sincretismo dei sistemi religiosi;

- Le Forestier con il termine "dottrine mistiche" e "aspetto familiare delle discipline segrete" vuole intendere quel discorso di Verità Unica, con diverse possibilità di estrinsecazione, le differenti Vie;

- secondo Pasqually la libertà assoluta dell'uomo ha un'eccezione: dopo la riconciliazione, il Minore offre la Sua libertà alla potenza dalla quale ha ricevuto il sigillo;

- la Reintegrazione procede con Pasqually seguendo una concezione razionalista, cioè richiede prove sensibili di manifestazione.
La fede da sola sembra non bastare; Martinez afferma: "la fede dell'uomo non può essere viva e perfetta se non è stimolata da un agente superiore" (manifestazione d'uno Spirito); anche se è vero che aggiunge che non sono prove materiali, ma si "intravede la forma gloriosa" attraverso i Passi.
Anche per questo motivo, Le Forestier conclude asserendo che gli Eletti Cohen sono i figli dei propri tempi. Il mistico, invece, può far affidamento alla fede, senza la testimonianza dei sensi esterni.

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