Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

I Metalli

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Paracelso: «l’astro è guarito dall’astro.»
Sedir, in Storia e Dottrina dei Rosacroce, cita i 12 “Arcani dell’adepto” insegnati da Madathanus, 1621, tra cui:
(5) Impara a conoscere l’origine dei metalli in te stesso
(8) Impara la teoria prima della pratica
(12) L’arcano è puramente interiore


Metallo
Pianeta
Parte del corpo
Qualità +
Qualità -
Oro
Sole
Cuore
piacevolezza, dignità, potenza
Desiderio di voler prevalere
Argento
Luna
Cervello
sensibilità, purezza
instabilità, fragilità
Ferro
Marte
Vescica biliare
tenacia
irascibilità
Rame
Venere
Reni
Amore sacro, Fuoco ermetico più importante
amore profano: lussuria, gelosia, desiderio di possesso
Stagno
Giove
Fegato, polmoni
bonarietà
Pigrizia, svogliatezza
Piombo
Saturno
Milza, scheletro
Capacità di restare saldo e impassibile, forza fisica, concentrazione
Perfidia, vendetta, tristezza
Mercurio
Mercurio
Sistema nervoso
astuzia, abilità
Mentire anche a se stesso
Per portare a termine il suo lavoro, l’alchimista deve dapprima estrarre l’anima dal metallo vile; poi il residuo corporeo deve essere purificato dal fuoco fino a non essere altro che cenere.
Il gioiello di Madathanus simbolo dei Rosacroce: una rosa, sulla quale si staglia una croce adorna di tredici cristalli, pietre preziose, di cui quello nel centro è un diamante.
Nella sua Teogonia, Esiodo aveva parlato di un metallo indomabile riservato ai soli Dei, dal quale gli altri metalli avrebbero avuto origine.
Il corpo di gloria, non è altro che l’indomabile cristallo adamantino (dal greco adamans, “indomabile”), il diamante, il metallo perduto di Esiodo. L’uomo, Adamo (fatto di terra, humanus da humus), con il lavoro alchemico potrà diventare adamantino, indomabile in quanto duro (materia) e lucente (spirito), incorruttibile, come il diamante.

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