Trascorrono essi come una corrente –
E assomigliano a un sonno.
Simili a erba che in breve appassirà –
Che a sera sarà troncata e seccherà.”
Freud sostiene che ciò che noi sentiamo come perturbante (unheimlich) non è in realtà niente di nuovo o di estraneo, ma è invece il ritorno di “qualcosa di familiare alla vita psicologica fin dai tempi antichissimi e ad essa estraneatosi soltanto a causa del processo di rimozione”, per arrivare poi alla conclusione che tale sentimento perturbante deriva soprattutto dal ritorno dell’idea della morte, poiché non c’è nulla in noi che dai tempi primordiali ad oggi sia meno cambiato che la nostra relazione con la morte.
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