Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

La generazione cinese delle mode

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L’irresistibile boom di Ikea travolge un pezzo di cultura asiatica:un certo modo di vivere dentro casa. è un fenomeno di società: a Pechino, ormai, il sabato e la domenica da Ikea è sconsigliabile andarci con la propria macchina perché la fila per il posteggio comincia 2 kilometri prima.
Anche la febbre della Formula Uno è un fenomeno di costume che ne evoca altri: il boom della motorizzazione di massa, l’esplosione del traffico, l’innamoramento per il design e il lusso e, infine, la sfida competitiva che l’industria cinese si prepara a lanciarci anche nell’automobile.

Se è vero che in Cina il reddito medio annuo è ancora 1000 dollari l’anno, su 1,3 miliardi di abitanti ci sono 200 milioni di appartenenti al ceto medio urbano che possono aspirare all’automobile e 20 milioni di neo-borghesi con un tenore di vita occidentale. Le sportive di lusso qui hanno già un mercato di massa.
Dopo anni di alti dazi sulle auto straniere, il governo cinese ha ottenuto ciò che voleva: le fabbriche di auto straniere impiantate in Cina. Ed, inoltre, ha costretto tali multinazionali ad allearsi con produttori locali.

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