Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Alla conquista delle multinazionali occidentali, da Ibm

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A conquistare i personal computer Ibm è l’azienda di Pechino Lenovo, all’origine Legend, primo produttore di computer in Cina e in tutta l’area del Pacifico. è al terzo posto nel mondo, dopo le americane Dell e HP-Compaq.
Il presidente della Lenovo è Yang Yuangqing. La società ha scalato Ibm, una operazione imponentissima. È il segno che la Cina ha le sue multinazionali, e queste sono disposte a scalare le nostre. In America non si sono poste resistenze.

L’ingresso della Cina nella competizione mondiale ha trasformato i computer in prodotti ad alti volumi con margini di profitto risicati. E la logica economica spinge perciò gli americani ad uscirne.

Inoltre le regole del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), in cui la Cina è entrata da poco, renderebbero difficile un veto politico; inoltre la Cina potrebbe rifarsi sulle multinazionali americane che investono nel suo territorio, da Microsoft a General Motors; oltre che sulla riserva di dollari nelle banche cinesi, attraverso la quale la Cina finanzia il debito americano.

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