Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Ristorante coreano nella zona universitaria, DVD pirata e roba chimica

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Insomma, c'è 'sta metropolitana che è comoda, ma a volte la gente ci passa tanto tempo: in effetti, ci sono persone che ci dormono ( e incredibilmente si svegliano proprio quando devono scendere), persone che ci leggono, persone che ci mangiano, persone che ascoltano l'ipod o stanno incollate davanti al cellulare; ma oggi mi è capitata una persona che ci puliva le orecchie… mah! Renato mi ha confessato che fare la doccia nelle case cinesi è dura – e se la fanno poco – perché di solito, una casa media, è fredda. Lui, ad esempio, se la fa dopo la palestra o va nell'economicissimo salone-fitness center della sauna.
Con lui e l'amico che ha lavorato per diverso tempo in Germania, e quindi parla un inglese tedesco, siamo andati ad un fantastico ristorante coreano, in una zona universitaria di Shanghai, abbastanza vicino a casa mia. Ebbene, le università cinesi mi attirano, non solo perché luogo d'incontro maschi-femmine, senza limiti di orario, ma anche per due altri motivi: 1) i 30.000 iscritti sono delle nazionalità più varie, e spaziano dal giapponese (tantissimi), all'americano-australiano, inglese, tedesco, spagnolo 2) sono veri e propri campus, come negli States, comprensivi di dormitori, palestre, mense, cinema, discoteca, fiume con ponticello, campi da tennis/calcetto/ecc.; e tutti vi possono accedere a qualsiasi ora, anche chi non è iscritto. Noi ci siamo andati alle 10.30. Particolarità: in tutte, ma proprio tutte, campeggia la statua di Mao.

A cena siamo stati con la bellissima insegnante di Yoga di Renato, in un ristorante coreano dove per 5 euro a testa (vedi foto e video) potevi ordinare tutto quello che volevi nel menù relativo, mangiando e bevendo quello e quanto ti pareva: ho detto a Renato di prendere t u t t o. Li abbiamo rovinati, e domani ci torniamo.

All'uscita, ci siamo soffermati in un mini-market per comprare schifezze locali, tipo biscotti (che sono il triplo più chimici rispetto a noi), cialde per gelato (senza gelato!), e – addirittura, non li ho ancora provati – petali di rosa. Per poi scartabellare all'interno di un negozio di cd e dvd, ovviamente tutti pirata, dove il prezzo varia da 50 centesimi (DVD-5 normale) a 2 euro (DVD-9 doppio). Ho comprato due CD per karaoke, uno per quello cinese, un altro per quello giapponese.
Solito massaggio su tutto il corpo, con la massaggiatrice sotto casa che ci ha preso gusto (e anche io), un po' d'internet, e un po' di riposo.

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