Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Pigrizia cinese, rinnovo del visto, Yimei, Museo della Scienza e della Tecnica, Fei, Festa delle Lanterne, Tai Chi, Parliamo del più e del meno

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"Mamma mia" direbbe un italiano tipico, frase che piace da morire a tutti gli stranieri, e che conferma il nostro essere un po' mammoni. Appurato che i cinesi sono persone pigrissime, porto ad esempio due fatti: 1) può capitare di vedere due persone spingersi per accaparrarsi, senza rispetto alcuno per età o altro, il posto a sedere più vicino disponibile in metrò 2) se vai a prendere la metrò nell'ora di punta, cosa impossibile peggio delle sardine, trovi scale mobili stracolme e con metri e metri di fila, e scale normali pressoché libere, con pochissime persone. Inoltre, poiché anche i bus sono pieni, non è raro vedere file anche alle fermate del classico mezzo di trasporto urbano.

Ieri sono andato con la linea 2 alla fermata di Science and Technology Museum, la New Area di Shanghai costruita in meno di anno, con edifici nuovissimi e tutti vetrati, centro commerciale e anche un bellissimo semi-parco (ci sono le strade intorno). Vedi foto. Inoltre è anche la zona in cui c'è la possibilità di rinnovare il visto, al numero 1500 3o piano, grandissimo edificio moderno: per arrivarci è sufficiente prendere l'Exit 3 della fermata, proseguire dritti per l'unica strada percorribile, e girare a destra al secondo incrocio (dopo circa 400 metri), la strada si chiama MinShengh Road. Il visto te lo rilasciano in circa 3 giorni, gli sportelli sono tantissimi, quindi anche se c'è parecchia gente davanti a te si smaltisce subito. Portare assolutamente, pena il doverci ritornare come dovrò fare io domani 1) passaporto 2) una fototessera (per prudenza più di una) 3) indispensabile il documento rilasciato dall'ufficio di polizia al momento dell'arrivo a Shanghai, la registrazione di dove si abita.

Su appuntamento, sono andato la sera alle 18.30 a Yu Yuan Garden a incontrare Yimei, una ragazza cinese che parla inglese benissimo (il mio cruccio è che qui a forza di amici che parlano italiano e inglese, non ho imparato una parola di cinese): una ventitreenne tutta pepe che ti mette un'energia favolosa. Insieme siamo andati a Pizza Hut (vedi video), poi nel lungo fiume del Bund, e abbiamo preso per 1 yuan la nave che collega PuDong con PuXi attraversando il Fiume Giallo (dal colore – schifoso – dell'acqua); più che una nave una chiatta, dove possono salire anche biciclette e motorini (!!!), ma in quel breve tragitto lo spettacolo dello skyline shanghainese è a dir poco spettacolare. Dopo la classica Passeggiata/Promenade, siamo andati ad un meraviglioso (vedi foto) ristorante thailandese (ci ritorneremo, perché era tardi e non si poteva cenare), poi a JuLu Lu per mangiare un po' di cibo tipico cinese, nella notte a ballare al Babyface e poi al Windows.

Stamattina quando ci siamo svegliati, sono dovuto andare di corsa a chiedere il rinnovo del visto, ma siccome sono un po' tonto, non sapevo di dover portare il suddetto "certificato di residenza", e dunque dovrò tornarvici domattina. Avevo appuntamento con Elena e Fei alla fermata della linea 2, sempre Scienze and Technology Museum: e proprio per andare a vedere il museo! "Museo della scienza e della tecnica", modernissimo, diciamo però anche troppo finto: è suddiviso in sezioni (l'ingresso è 60 yuan per vederle tutte) alcune palesemente "caricate" (ad esempio, in quella degli animali è tutto estremamente plastificato), ma nel complesso interessante, seppure i cinesi siano attirati da giochi per bambini (che lì dentro non mancano), talvolta demenziali. E, poi, per 40 yuan ci siamo andati a vedere un film sui dinosauri in 3D con mitico – e cinesissimo – Fei, che se guardate le foto vi fa sbellicare dal ridere, con quegli occhialoni per il 3D.

Oggi era qui la "Festa delle Lanterne": si festeggia in famiglia ed è il giorno che chiude tutte le feste, e si festeggia, in famiglia, la prima Luna Piena dell'anno. Per questo sono andato a cena a casa di Elena, una cena suntuosa e apprezzatissima, visto l'impegno che ci ha messo il simpaticissimo padre di Jie, veramente un cuoco da sposare che ha fatto manicaretti deliziosi! Non solo, ma il nonno di Elena, in formissima nonostante i suoi 81 anni, mi ha fatto una dimostrazione di Tai Chi, che si può vedere qui.

E non perdetevi Renato, un cinese!, che dice "Parliamo del più e del meno", fa sbellicare! Con lui ed Elena siamo andati a fare quattro chiacchiere al Mac vicino casa loro (abitano molto vicini fra di loro).

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