Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Lavatrice, oliimasagi, italian style M&J, Mural e papponi, festa grande

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Se fosse per i cinesi starebbero sempre a mangiare… Mi sono alzato (quasi) alle tre, e sto ventilando di prendere un volo per Jakarta, Indonesia, anche per andare a trovare il mio amico Gama, ma mi sa che è costoso. La Singapore Airlines non chiede meno di 700 euro con scalo a Singapore, la Cathay Pacific addirittura 1000, la Lufthansa non ha date per metà febbraio, altre non partono da Shanghai, mah… Continuerò a informarmi anche perché Gama mi ha detto che col passaporto italiano per il visto basta farlo direttamente all'aeroporto pagando la tariffa standard di 10 dollari.
Le cinesi dal punto di vista orale non sono granché.


Ho fatto la "lavatrice": qui la lavatrice è un cestello da riempire con panni e sapone, con un solo bottone, senza possibilità di scegliere colore-temeperatura-tipo di lavaggio-tessuti; chissà che verrà fuori, per adesso ho messo solo neri e grigi scuri, per evitare macchie… Anche se parrebbe tutto ok, ma per dirlo aspetto la asciugatura.


Oggi ho provato per 8 euro il massaggio nudo con olio, ed è stato… spettacolare! Alle 18 sono andato con Giulietta e Renato a M&J un locale gestito da un cinese nato a Torino, una sorta di locale-incontro per italiani che sponsorizzava l'aperitivo delle 19; un aperitivo a 7 euro con un drink più buffet infinto a scelta, cucina italiana, e quindi antipasto, pasta, carne, pizza, dolce, frutta, verdura ecc. ecc. Ci siamo sfondati, ed era pieno di italiani, tra l'altro un locale molto carino ma… non è questo che voglio: sono in Cina, non in Italia, e probabilmente non tornerò più lì. La zona dell'M&J è la zona dei bar da turisti, uno accanto all'altro, tutti con una ragazza all'ingresso che tenta di convincerti (in cinese) ad entrare. Con Renato ne abbiamo provato uno, Mural, stile egiziano, in penombra, con geroglifici, sfingi e sarcofagi alle pareti, nonché effetto mummia sugli oggetti.


Essendo zona turistica, i prezzi si livellano all'Occidente, e c'è un'offerta di ragazze shanghainesi incredibili: non solo quelle non serie ma che non sono prostitute però vogliono denaro frusciante, ragazze studentesse o lavoratrici che arrotondano (a tutte le shanghainesi piacciono molto i soldi e nessuna lo nasconde, anzi fanno a gara ad accaparrarsi il più ricco), ma anche vere e proprie prostitute, con tanto di pappone che media con lo straniero per una camera. Le ragazze serie (la maggior parte, che però non si concentrano in zone turistiche o discoteche) massimo a 25-26 anni si sposano, e stanno tutta la vita, fin da giovani, con un ragazzo; la vita di coppia in Cina vuol dire subito metter su famiglia, comprare casa e per converso non uscire più con gli amici, perché significa spendere e quindi non amministrare bene il "denaro di famiglia". Il matrimonio qui è un contratto: non c'è alcun tipo di funzione religiosa, semplicemente si firma un foglio autenticato da un notaio e poi si va a pranzo coi parenti; diciamo che è più un accordo per accorpare i soldi di due persone in un unico patrimonio, due persone che in genere stanno insieme tutta la vita (a maggior ragione in campagna; in città la cosa è più dinamica, e anche i divorzi stanno aumentando).


Oltre ai bar c'è anche concentrazione di discoteche: Bon Bon, Honey Honey, M factory, Baby Face, e tantissime altre. Nelle discoteche la musica non è assolutamente commerciale come da noi, ma va molto l'hip hop o, in parte, l'house. Non ho mai sentito, ancora, disco music o musica cinese. Comunque, i bussi techno tanti.


Non mancano nemmeno i mendicanti, i nostri "zingari" con bambini al seguito; ciò anche in metropolitana, soprattutto nelle linee principali può essere frequente. Domani notte è la notte di fine anno, e saranno botti continui fino all'alba: non come da noi quattro scoppietti mezzanotte, qui sarà l'Inferno in terra; è l'unico giorno dell'anno in cui c'è la consuetudine (a parte il compleanno) di fare regali a tutte le persone (qualsiasi età, tranne vecchi) che non hanno un lavoro; in genere, si mettono dei soldi all'interno di una busta rossa con su scritto in cinese la parola "Fortuna": siccome io sono invitato a casa di Giulietta, dovrò fare ciò per la sorella di Giulietta e per Giulietta, e portare qualcosa alla famiglia, tipo vino.


La gioventù di Shanghai è sempre più sbandata: non solo sono aumentati i consumi di droghe, con cocaina proveniente dall'ovest, ma la politica del figlio unico ha fatto sì che i giovani chiedessero sempre di più alla loro famiglia, sino ad arrivare a spendere – una persona- 300/400 euro al mese: soldi chiesti ai genitori, da studenti o nullafacenti; se può essere normale per noi (e manco tanto) qui è fuori dal mondo, visti gli stipendi medi.

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