Umanità del diritto: è sicuramente questo il primo punto fermo su cui insistere. […] è nato con l’uomo e per l’uomo, inscindibilmente collegato alla vicenda umana nello spazio e nel tempo. […] È all’interno di questa storia costruita dagli uomini che si colloca il diritto, lì e soltanto lì. Realtà di uomini però realtà plurale. […] Il diritto è infatti dimensione intersogettiva, è relazione fra più soggetti (pochi e molti), si ocntrassegna per una sua sostanziale socialità. […] dovunque c’è l’incontro fra più uomini ci può essere diritto […]non ha per referente necessario quel formidabile apparato di potere che è lo Stato moderno, anche se la realtà storica che ci ha fino ad ogi circondato ostenta il monopolio del diritto operato dagli Stati. Il referente necessario del diritto è soltanto la società, la società come realtà complessa […]rispettare la complessità sociale, la quale xostituuirà un vero e proprio limite per òa volontà ordinante impedendo che questa degenrei in valutazione meramente soggettiva […]
La società aborre da catene vincolanti che soffocano il suo spontaneo adeguamento mentre accoglie una misura in grado di rispettare la sua storicità.
L’ordine giuridico autentico attinge allo strato dei valori di una comunità per trarne quella forza vitale che nasce unicamente da una convizione sentita […]
Il valore è un principio o un comportamento che la coscienza collettiva ritiene di sottolineare isolandolo e selezionandolo dal fascio indistinto dei tanti principii e comportamenti; isolandolo e selezionandolo lo sottrae alla relatività che è propria del fascio indistinto, gli conferisce senza dubbio una qualche assolutezza, lo costituisce come modello. […] È quell’ethos [costume accomunato dalla vicenda storica] ampio e aperto che riesce a caratterizzare un ethnos [una comunità che trova la propria unità in un certo ethos]
Nessun commento:
Posta un commento