> ABC Hare Krishna, di Manonatha Dasa
> Hare Krishna. La storia del movimento
> LA CUCINA DEGLI HARE KRISHNA
> Bhagavadgita
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Con buona grazia del Signore, uno dei giorni passati sono stato col Cisky a San Casciano, Toscana, presso uno dei centri Hare Krishna. Premetto che non sono un devoto, ma nemmeno un ateo, e sono aperto a qualsiasi tipo di conoscenza, anche religiosa. Ho conosciuto persone fedeli a qualsiasi religione, anche gente di particolari gruppi, come ciellini e focolarini. Parto dal presupposto che uno non può parlare di una cosa che non conosce.
Siamo partiti con Enrico, un medico romano che abita a Ponte Felcino, ed è l’unico medico italiano che fa il ricercatore in Svizzera. Oltre che di misterosofia, Massoneria, religioni, medicina alternativa (complementare a quella basata sulle prescrizioni farmacologiche occidentali), è anche un iniziato col rito italico-romano agli Hare Krishna, e quindi ha una passione per tale fede orientale, uscita dall’India solo negli ultimi 40 anni.
La struttura in cui siamo stati ospitati era bella, all’aperto, piena di pavoni. Teneva un convegno il Maestro Marco Ferrini, iniziato dall’ultimo grande Maestro che è stato ultima reincarnazione di Krishna. Seduti per terra e senza scarpe, insegno di devozione. Alla fine della trattazione del Maestro, che ha toccato una vasta gamma di temi, da quello religioso, a quello antropologico, a quello psicosociologico, a quello medico, ampio spazio è stato dedicato alle domande.
Dopo, siamo stati ospitati a cena nel centro: in fila indiana per ricevere cibo esclusivamente a base di verdure, e un fiore, piatti biodegradabili e posate di legno. Abbiamo parlato con Luciano, iniziato dal Maestro Ferrini.
L’iniziazione può essere compiuta solo dopo un periodo di circa 2 anni in cui si dimostra di rispettare i 4 fondamentali precetti Hare Krishna:
-non mangiare carne, uova e pesce
-non bere alcolici e assumere eccitanti (caffè, tè, droghe,…)
-astenersi dal gioco d’azzardo o dalle speculazioni
-astenersi dal disperdere il seme spermatico, che è considerato fluido vitale; il sesso può essere praticato solo ai fini della riproduzione, o anche normalmente se si è riusciti a conquistare quella pratica tantrica che ti permette di non venire al momento dell’orgasmo
Se si dimostra di voler e poter fare ciò, si inizia il cammino, progressivo, fino allo sviluppo di alte capacità mentali, da acquisire con la preghiera (108 versi da ripetere 4 volte per 4 volte al giorno) e con la pratica yoga (tra cui l’ayurvedico, e quello vero il Bhakti Yoga). A seconda delle predisposizioni individuali è assegnato all’iniziato un nome indiano, in base alle sue doti.
Krishna è il vero Dio, da venerare, e manifestatosi in molte forme sino ad oggi. Anche Cristo era una di queste forme, un suo messaggero, o avatara, come chiamato dagli Hare Krishna. La reincarnazione è un principio sacro, così come l’esistenza di mondi ed universi paralleli.
La cosa bizzarra è che le predisposizioni individuali al disvelamento della luce vengono misurare anche in base al benessere e alla vita materiale, considerata come un successo, un “segno” di buona condotta nella vita precedente.
Sono tornato a casa con uno dei libri sacri agli Hare Krishna, la Bhagavad-Gita, 10 euro, regalatami dla buon vecchio Cisky.
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Con buona grazia del Signore, uno dei giorni passati sono stato col Cisky a San Casciano, Toscana, presso uno dei centri Hare Krishna. Premetto che non sono un devoto, ma nemmeno un ateo, e sono aperto a qualsiasi tipo di conoscenza, anche religiosa. Ho conosciuto persone fedeli a qualsiasi religione, anche gente di particolari gruppi, come ciellini e focolarini. Parto dal presupposto che uno non può parlare di una cosa che non conosce.
Siamo partiti con Enrico, un medico romano che abita a Ponte Felcino, ed è l’unico medico italiano che fa il ricercatore in Svizzera. Oltre che di misterosofia, Massoneria, religioni, medicina alternativa (complementare a quella basata sulle prescrizioni farmacologiche occidentali), è anche un iniziato col rito italico-romano agli Hare Krishna, e quindi ha una passione per tale fede orientale, uscita dall’India solo negli ultimi 40 anni.
La struttura in cui siamo stati ospitati era bella, all’aperto, piena di pavoni. Teneva un convegno il Maestro Marco Ferrini, iniziato dall’ultimo grande Maestro che è stato ultima reincarnazione di Krishna. Seduti per terra e senza scarpe, insegno di devozione. Alla fine della trattazione del Maestro, che ha toccato una vasta gamma di temi, da quello religioso, a quello antropologico, a quello psicosociologico, a quello medico, ampio spazio è stato dedicato alle domande.
Dopo, siamo stati ospitati a cena nel centro: in fila indiana per ricevere cibo esclusivamente a base di verdure, e un fiore, piatti biodegradabili e posate di legno. Abbiamo parlato con Luciano, iniziato dal Maestro Ferrini.
L’iniziazione può essere compiuta solo dopo un periodo di circa 2 anni in cui si dimostra di rispettare i 4 fondamentali precetti Hare Krishna:
-non mangiare carne, uova e pesce
-non bere alcolici e assumere eccitanti (caffè, tè, droghe,…)
-astenersi dal gioco d’azzardo o dalle speculazioni
-astenersi dal disperdere il seme spermatico, che è considerato fluido vitale; il sesso può essere praticato solo ai fini della riproduzione, o anche normalmente se si è riusciti a conquistare quella pratica tantrica che ti permette di non venire al momento dell’orgasmo
Se si dimostra di voler e poter fare ciò, si inizia il cammino, progressivo, fino allo sviluppo di alte capacità mentali, da acquisire con la preghiera (108 versi da ripetere 4 volte per 4 volte al giorno) e con la pratica yoga (tra cui l’ayurvedico, e quello vero il Bhakti Yoga). A seconda delle predisposizioni individuali è assegnato all’iniziato un nome indiano, in base alle sue doti.
Krishna è il vero Dio, da venerare, e manifestatosi in molte forme sino ad oggi. Anche Cristo era una di queste forme, un suo messaggero, o avatara, come chiamato dagli Hare Krishna. La reincarnazione è un principio sacro, così come l’esistenza di mondi ed universi paralleli.
La cosa bizzarra è che le predisposizioni individuali al disvelamento della luce vengono misurare anche in base al benessere e alla vita materiale, considerata come un successo, un “segno” di buona condotta nella vita precedente.
Sono tornato a casa con uno dei libri sacri agli Hare Krishna, la Bhagavad-Gita, 10 euro, regalatami dla buon vecchio Cisky.
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