Stasera casa Cisky e poi ancora Birraio, con un nostro amico, Federico. Dopo, a sparare cazzate ancora a casa Cisky, tutti e tre.
Ah, non che ne fossi appassionato, ma ho visto l’ultmo film di Vincenzo Salemme e Giorgio Panariello che pensavo fosse la solita buffonata… e infatti lo è! Ma questa commedia all’taliana – devo ammettere – fa morire dal ridere! Ci sono andato sabato con Elena e Giulietta, le mie amiche cinesi, e il loro coinquilino italiano, VIncenzo, che si è sbellicato dalle risate. Non solo, ma all’uscita abbiamo incontrato Jean François ragazzo d’origine brasiliana, vissuto in Francia, ora praticamente italano, ed ex fidanzato della mia amica singaporese, vissuta in Italia per 7 anni ed ora a Girona in Spagna, Denise. Lui è fortissimo, simpatico ed in gamba. Abbiamo fatto “un giro” al Gherlinda, i soliti ragazzini, ma poi una biliardata in centro al punto Biliardo, ci ha risollevato. Noi – mezzi incompetenti – tutti a giocare a biliardo, laddove Jean François se la cavava benissimo. E a giocare con noi si era unito anche il mitico Cisky.
Ma non è finita qui, perché martedì scorso ho provato la “grandiosa” emozione della messaggeria al pub Merlin, un numero al petto a donne ed uomini, ti scegli quella che ti piace e gli mandi un messaggino di carta consegnato dal postino-cameriere. E’ ovvio, di solito lo fai solo per ridere, ma ti diverti per le cazzate scritte. Ed è un modo che attira molta gente al pub.
Invece il ristorante indiano in via dei Priori, il Taj Mahal è veramente un grande, ben arredato, con cena a buffet, tipicamente ed indianamente piccante. Col Cisky ci siamo abbuffati venerdì. E poi siamo andati al pub – ancora! – Birraio a digerre, sempre col Cisky e il suo amico Paolo.
Inoltre, mi sto appassionando di Virgin Radio Italy su web, con la versione Rock Extreme, scoprendo tra l’altro Good Charlotte con “The Chronicles of Life and Death” and “Lifestyle of the rich and famous”, nonchè Coheed and Cambria con “A favour House Atlantic”.
“… Niente eguaglia la gloriosa trasparenza delle notti d’estate in Umbria, altrove… lo spettacolo è altrettanto solenne e grandioso, ma gli manca una carezzevole dolcezza, degli effluvi di vita che qui gli danno un fascino ammaliante…” Paul Sabatier
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