· Il sistema inglese è stato privo di tensioni rivoluzionarie, felice compromesso tra principio monarchico e rappresentativo
· Termine preciso di UK: Ingh e Galles uniti legislativcamente da secoli, ma non Scozia e Irlanda
· La popolarità della vicendà irlandese ha fatto sì che l’Irlanda fosse peculiarità (lotta liberazione nazionale)
· In genere invece per Scozia e Galles non si pensa a forme di nazionalismo che invece pesavano molto sul comporatmento elettorale
· Ci sono divisioni =
1) socio-economiche (città/camapagna, distertti minerari/cotonieri, porti/città-mercato)
2) istituzionali e politiche (autonomia di istituzioni diverse)
3) Chiesa di Stato a) Church of England, nata dalla scissione del cattolicesimo romano (1534-1563) b) Chiesa irlandese c) Chiesa scozzese
· Forte tensione religiosa a) b) c) sebbene non paragonabile agli scontri in Fr e It = 3 componenti =
1) Chiesa anglicana, i cui vescovi erano di diritto membri della Camera dei Lords
2) Chiesa cattolica, famiglie inglesi rimaste fedeli a Roma, ma soprattutto dell’immigrazione irlandese
3) non-conformity = confessioni protestanti diverse dall’anglicana A) wesleyani B) metodisti C) battisti D) congregazionalisti
· Anche in UK vi furono vivaci dibattiti anti-clericali, soprattutto con
1) il cartismo (1830)
2) nelle fasi di lotta per l’educazione pubblica (1870)
· Ma c’è anche una letteratura religiosa d’ordine che predica il sostegno allo status quo poòlitico
· I due trends
1) Chiesa anglicana come “partito conservatore riunito in preghiera”
2) non-conformuty come “spina dorsale del liberalismo”, sono solo parzialmente veri perché non pregiudicano la mobilità politica
· Ad es. il grande fondatore del liberalismo inglese, [GLADSTONE], era un fervente anglicano
· L’ultimo pregiudizio da sfatare è il bipartitsmo perfetto fra whigs e tories (v. Sartori)
· In realtà il parlamento non conobbe una certa stabilità se non con =
1) la riforma del diritto elettorale
2) con l’intrioduzione del costume secondo cui per conquistare il governo occorreva vinvcere le elezioni su grandi temi nazionali (legandosi ad una “certa politica”, piuttosto che a “certi rappresentanti locali”)
· La scelta per temi nazionali di una “certa politica” avviene solo nel 1860 = età Disraeli e Gladstone
· La libertà di comporatmento personale dei parlamentari prima del bipartitismo fu amplissima prima del 1883, e declinò solo lentamente
· Prima esisteva quantomeno un 3° partito irlandese di [PARNELL] che insegnò alla classe politica a tenere conto del ccordinamento nel lavoro parlamentare
· Inoltre, all’interno dei 2 principali partiti esisteva una ricca vita di gruppi
1) partito liberale, formato da a) whigs b) liberals c) radicals
2) partito conservatore a) Quarto partito di [Randholp CHURCHILL] b) ultra-tories (lobbies di interessi)
· Tutto ciò senza considerare i gruppi nazionali
· La forza della tradizione di coordinamento fece si’ che si eleggesse la whip, un responsabile-coordinatore: gallesi, scozzesi e inglesi avevano una propria whip, che dopo i partiti stabili diventò la whip generale del partito
· Non deve essere sottovalutata una certa tradizione di dinamismo politico di organizzazioni indipendenti e parallele (Primrose League per i conservatori, Liberal League per i liberali)
· Anche per questo, in % la incidenza dei due partiti egemoni e meno totalizzante dei sistemi partitici
· Costituzione tipica, con 3 elementi =
1) la monarchia ® rispetto alle monarchie del continente è però una creazione delle stesse forze politiche: sono stati i gruppi dirigenti a delinerane i limiti e a dargli i caratteri di rappresentanza generale del sentimento patriottico ® mai gli Hannover hanno potuto forzare questi limiti, tanto che il partito della corona di Giorgio III non era che uno strumento dei gruppi dirigenti
2) Lords ® che insieme alla monarchia garantiscono il rispetto della tradizione ® non sono un’aristocrazia feudale rinsecchita, ma una classe dirigente politica non distrutta dallo stato assoluto ® coinvolta nella trasformazione economica perché la grande proprietà terriera ingles è una proprietà capitalistica d’investimento, non un latifondo abbandonato ® non era strutturalemente un mondo chiuso: i Lords sono creati costantemente in modo da ridurre il corporativismo ® aveva un potere limitato: a) se voleva bloccare il movimento legislativo del Paese il premier poteva chiedere nuovi Lords per ottenere una maggioranza favorevole per far passare le leggi b) nel caso estremo ci si sarebbe potuti appallare al Paese per l’abolizione di un sistema anacronistico (ricatto sempre presente) ® è stato in pratica uno strumento per agire al di fuori dai Comuni ed saltarne le contraddizioni
3) Camera dei Comuni ® in origine erano un organo dei corpi che componevano il regno a) i borghi (città, porti, città-mercato) b) contee c) Università ® non era rappresentativo nel senso contemporaneo (opinione per quote degli elettori), ma in senso tradizionale (espressione degli interessi del corpo istituzionale-economico di provenienza)
· Le procedure elettorali erano consuetudinarie da secoli =
1) dal 1430 votava chi aveva in proprio la terra o che avevano una proprietà di almeno 40 scellini (vi rientravano cani e porci)
2) 2) c’era uan distribuzione del tutto ineguale dei rappresentanti = 5 seggi riservate alle Università, il 55% votava nelle contee ma esprimeva il 16% dei seggi (2 rappresentanti per contea), il 45% dei 202 borghi (un seggio a borgo) eleggeva il restante 82%
· E ciascun borgo aveva un suo diritto elettorale! = c’erano ben 5 ditritti elettorali che andavano (-) dalla trasmissione ereditaria (+) voto di qualunque maschio adulto residente da più di 6 mesi
· Delle grandi città inglesi solo Londra e Liverpool potevano esprimere parlamentari
· Non c’erano città come Manchester che aveva 182 mila ab., ma il porto importante di Dunwich con 32 elettori aveva un seggio, coisì come Sarum con 11 elettori (questi erano “rotten” = putridi)
· Chi difendeva questo sistema sosteneva che valorizzava le diversità e non uniformità astratte
· In realtà era tranquillamente gestito dall’alto, senza battaglie politiche =>
· Vigeva il sistema del patronato = ciascuna località aveva il suo grnde elettore che selezionava il nome
1) è vero che il brigantaggio politico e la corruzione erano moltio diiffusi
2) però il patronato legava elettore ed eletto tramirte la fedeltà
3) allo stesso tempo formava una classe politica di esperienza poco esposta ai giochi extra-parlamentari
· una volta eliminati con la legge fgli effetti corruttori del sistema, soprattutto quello delle spese elettorali che tagliava fuori chi non aveva fortune, restava in piedi l’impegno personale dell’eletto
· comunque il patronato resisterà a lungo anche alle riforme elettorali e calerà un po’ solo dopo quella 1884
· fino al 1884 dunque, bastava che si trovasse un patron interessato e si restava in parlamento per tutta la vita (esempio Gladstone eletto a 22 anni nel borgo di Newmark, e Randolph Churchill a Woodstock)
· la caratteristica delle forze politiche inglesi sta in una certa maturità per cui tutii si adeguavano alle nuove richieste che emergevano dal mutamento die contesti istituzionali
· come premessa alla capacità agitatoria dei partiti moderni, si assistette fra il 1830-1870 ad una ricca fioritura di organizzzioni settoriali extraparlamentari (legga conro le leggi sul grano, lega per la lotta all’alcolismo, lega per l’istruzione elementare a carico dello Stato,…)
· l’eliminazione della memoria del cartismo avviene negli anni 1850-1870 con Governo [PALMERSTON] a causa dell’aumentato benessere e della pacificazione delle classi medie
· le città vittoriane dovettero affrontare i problemi di una crescita consolidata pur mantenendo una tradizione di autonomia dei corpi territoriali, in particolar modo dopo il [Municipal Corporation Act, 1835]
· i landlords (paternalisti) fondavano il loro potere su un rapporto istituzionale con la gente dei loro territori: ne traevano Y capitalistico, ma avevano anche doveri = a) ammnistrazione giustizia b) sostenere la carità c) essere dei punti di riferimento
· la borghesia industriale e commerciale ritenne di odver accogliere la competizione su questo modello = se non aveva contadini cui rivolgersi, si rivolgeva ad impeigati ed operai
· le grandi città vittoriane degli anni ’30 si svilupparono infatti sul modello del villaggio = casa di campagna trasportata nelle città (anche se con quartieri ghetto per le classi emarginate) e serrvizi moderni e culturali
· moti aspetti amministrativi erano gestiti da comitati di origine elettiva =
1) Municipi
2) School Boards (organi di governo delle scuole)
3) Board of Guardians (organi che presiedevano alla distribuzione dei sussidi caritativi pubblici)
· avere uno status socialie nella comunità equivaleva a godere del diritto a partecipare a questa politica
· e la lotta sociale a livello di questi organismi territoriali chiamava per forza all’allargamento del voto =
1) gli industriali, liberali o radicali, puntavano all’accesso delle aristocrazie operaie della piccola e media borghesia a loro legate
2) i conservatori, per non essere da meno, cercarono anch’essi di allearsi
· bisogna uscire dal mito della tensione di classe = non tutta l’industraia era una grande industria che annullava le relaazioni umane
· allo stesso modo è vero che gli affittuari pagavano al landlord un affitto, ma è anche vero che il padrone concedeva sconti e dilazioni di pagamento negli anni di cattivo raccolto
· le leggi nascevano da uno sretto gioco di interazione parlamentare fra i vari gruppi = passavano solo quando si fsse raggiunto un accordo fra le parti, altrimenti un disegno di legge conflittuale cadrebbe sotto i Lords
· [registro elettorale, 1832] =
à politicamente non contava il numero degli elettori, ma il numero degli iscritti al registro
à in teoria è un’invenzione “moralizzatrice”, in relatà è un elemento di potere politico, che ha anche aiutato la nascita dei partiti
à è pensato come strumento che impediva la manipolazione dell’elettorato: chi aveva diritto ad essere iscritto si presentava davanti al magistrato
à gli elementi di arretratezza di questo sistema erano molti =
1) le clausole per la registrazione erano tutt’altro che limpide
2) doveva essere aggiornato perché le condizioni d’iscrizione si acquisivano o si perdevano
à gli interessati a far funzionare il registro erano i partiti: per essi contava che il maggior numero di partecipanti fossero iscritti, e cancellati gli avversi
à per far questo ci voleva personale tecnico, avvocati, che se ne curassero
· ad ogni modo, l’uso di “agenti” per la cura degli interessi politici era diffuso da tempo =
1) la procedura del registro fece solo aumentare il livello diistruzione degli agenti
2) si spostò lentamente la relazione dal landlords al partito
· la mobilità garantita dalle nuove leggi elettorali (1867, 84) significava promuovere candidature contro gli equilibri tradizionali e i seggi incontestati = ma per fare ciò servivano agenti professionali anche quando il candidato non era disposto a rischiare in propiro
· il caso di candidati sostenuti in toto dal partito è inesistente fino alla creazione dle partito laburista
· tuttavia tali agenti non erano uomini di rileivo del parlamento, non era un passaggio utile per la carriera politica (a parte [GORST], promotore del sistema elettorale dei conservatori)
· [affermazione dei partiti, 1870-1885] = 4 fattori =
1) i suddetti agenti elettoriali
2) lo sviluppo della vita politica locale
à la città consentiva riforme significative a costi tollerabili (acqua gratis altrimenti i poveri non l’avrebbero usata, gas per luce, biblioteche civiche, misure di prevenzione della piaga dell’alcolismo
à ma per affrontarle bisognava avere maggioranza Consigli Comunali, che era difficile da ottenere in un sistema di voto plurimo
à occorreva dunque un’istanza da luogo di dibattito prima delle elezioni, per non disperdere consensi
à il successo per questo modello organizzativo è di [CHAMBERLAIN], l’unico che aveva avuto capacità di riflessione politica su ciò che stva avvenendo
à bollarono il nuovo strumento come “caucus” = struttura USA con cui ci si accordava sulle candidature
à il meccanismo riproduceva l’organizzazione dello Stato, democratizzandola = a) potere di un “esecutivo” nominato dai membri circoscrizionali b) piccolo “parlamento” rappresentativo eletto direttamente
à bisogna tenere presente che i Governi di partito erano personali, ed erano “di partito” solo nel senso lato del termine => infatti per decisioni importanti si poteva contare spesso sull’appoggio avversario
à questo significava debolezza parlamentare del partito liberale diviso = A) whigs: motivi di classe e potenza in politica estera B) liberali: incerti sul da farsi per la pressione delle 2 ali C) radicali: compattati su temi spedcifici
3) la nascita di una rete nazionale di quotidiani politici
à l’opinione pubblica li seguiva con passione, e loro proponevano dibattiti sia parlamentari che extra
à [GLADSTONE] ne capì l’importanza, e vole dargli una bandiera dietro cui schierarsi: come uomo religiose che aveva deciso di rendere gli ordini, pensò che i giornali non dovevano parlare della bontà di uomini politici o programmi, ma di morale e scelte di coscienza
4) nascita di uno scambio governativo fondato sui partiti nato dal [conflitto DISRAELI-GLADSTONE]
· [GLADSTONE] = cancelliere dello scacchiere del Governo Palmerston, e riformatore agrario, si dimise precedentemente duarnate la guerra di Crimea per la sua contrarietà
CASO FRANCESE
· la rivoluzione era una chiara frattura costituzionale, ma anche un modello di comportamento politico che si ripeteva con una frequenza preoccupante: 1789, 1793 giacobina, 1797 direttorio, 1830, 1848, 1870-71
· ma i principi politici della rivoluzione francese erano destinati a divenire un patrimonio comune della cultura europea
· principale innovazione istituzionale = sistema di governo centralizzato che negava ogni autonomia alle componenti periferiche => meccanismo gerarchico di trasmissione dell’innovazione politica
· senza il sistema di centralizzazione le varie rivoluzione sarebbe sempre state mese in discussione dalle varie tradizioni locali = ciò portò al prevalere di 3 isttituzioni nella Costituzione materiale francese =
1) Governo, con estensione dei prefetti: invenzione napoleonica che consentiva un unico referente locale
2) Esercito = strumento cardine della rappresentanza delkl’unità nazionale e garante della difesa degli equilibri costituzionali, ma anche corpo separato tenuto ai margini per la paura che potesse assumere un ruolo politico
3) Parlamento = a) luogo di mediazione centrale delle richieste della periferiae camera di controllo del notabilato, ma anche b) “isttiuzione assoluta”: svincolata da qualsiasi legame con istituzioni locali
· lo psazio per i partiti era assolutamente scarso = pretesa ideologica che fra lo Stato e il cittadino non c’è nulla, ma anche strutturazione stessa della Costituzione materiale, sottoposta a continue tensioni di legittimazione, che non offriuva spazio ad una organizzazione in senso autonomo della società
· forme di socialità nella provincia francese tramite circoli e logge
· sotto l’apparenza di una continua divisione fra partiti mantiene uan geografia elettorale straordinariamente stabile = spaccatura quasi a metà del Paese che ricalca la frattura del 1789 in pro o contro Rivoluzione =>
· analisi presentata per la prima volta da [SIGFRID, 1913] = che fondò la sua scperta su basi discutibili , fino alla natura fisica del terreno, ma la cui validità è stata più volte confermata
· nel 2° dopoguerra [GOGUEL] propose la divisione fra partito 1) del mouvement 2) della resistance
· la passione per la politica non è mai stata forte = alto astensionismo (30% 1881, 20% 1902-06)
· conseguenze =
1) abitudine allo schieramento pro o contro l’innovazione, che appiattisce tutte le altre distinzioni
2) creazione di una classe politica di “fedeli” ai vari regimi che formano il notabilato tipico francese
3) avversione ai partti, visti come portatori di instabilità politica, e che in concreto fa dare definizioni diverse ai nomi (mouvement, union, rassemblement)
· quando si raggiunse una stabilità politica dopo la Terza Repubblica con il superamento delle 3 crisi a) 1878 b) boulangista c) dell’affaire Dreyfus i partiti cominciarono a svilupparsi nella loro forma contemporanea
· la radice più prossima delle divisioni francesi risiede nella restaurazine e nella monarchia di luglio =
1) 1815 = paese sconfitto con il ritorno in Francia della dinastia dei [BORBONE] = l’idea della monarchia aveva molti seguaci in Francia per il carattere di alternativa alla Rivoluzione, ma di fatto è sempre manacata di un re (cioè di un personaggio che non vantasse un ritorno all’antico regime)
2) luglio 1830 = il re fugge a seguito di una sommossa contro la restrizione di libertà politche: andò al trono un cugino di Carlo X, [LUIGI FILIPPO D’ORLEANS], “re dei francesi” e non più “re di Francia
CASO TEDESCO
· l’asunzione del nazismo come chiave di lettura della storia politica tedesca è fuorviante = la storia non può essere letta come una premessa al nazismo perché fra Bismarckj e Hitler non c’è nessuna continuità storica
· la Germani è stat per molti versi una creazione da laboratorio: il voler fondare qualcosa di diverso
· ciascuno pensava di dar vita ad un modellola stessa opposizione al progetto vittorioso nella rivoluzione dall’alto del 1866-70 ambirà alle caratteristiche di modello (socialdemocrazia)
· basta pensare alla rinascita tedesca dopo disfatta nazista = anche qui spaccata in due e trasformata in laboratorio: 1) occidentali con ipotesi della rieducazione 2) societici per esperimento democrazia popolare
· il perno è la Prussia = A) dalle guerre napoleoniche usciva come stato guerriero e come tale fondato su struttura semi-feudale della nobiltà agraria B) ma al tempo stesso aveva sperimentato riforma illuministica
· il re [FEDERICO GUGLIELMO III] non era né abile né illuminato e subì sconfitte da Napoleone
· accanto a lui c’è = 1) barone [VON STEIN] fortemente riformatore, uomo di pensiero 2) la filosofia [HEGEL] che nella parte politica tiene conto delle novità di Fr. e UK 3) [VON CLAUSEWITZ] in materia di strategia militare
· poi ci sono riforme importanti = diritto generale per tutto lo Stato (1791) + perfezionamento dei sistemi di governo (1797: forme embrionali di giustizia amministrativa nella Prussia Orientale)
· la questione tedesca non può essere letta con un’ottica che si incentri su Berlino
· formalmente fino alla cancellazione di Napoleone (1806) i territori tedeschi erano stati parte del SRI
à confederazione premoderna con poteri di origine feudale
à labirinto di giurisdizioni e privilegi
· [pace di Vestfalia, 1648] =
1) territorio ristrutturato in 10 giurisdizioni amministrative
2) organizzazione intorno ad un imperatore [ASBURGO] + parlamento con all’interno = A) concilio di 7-8 elettori dell’imperatore B) concilio di pricnipi divisi per rango ed esclusi i cavalieri C) consiglio delle città
à di solito si usa “Dieta” per indicare diversità con parlamentarismo costituzionale moderno, in realtà in tedesco non cè differenza, sempre Reichstang
· in relatà però il Reich di Vestfalia era una “comunità di giustizia” tesa a salvaguardare antichi diritti e corporaazioni => [Reich] = “regno”, ma non nel senso di forma governa monarchica (kaisertum, il latino imperium), ma di “stato nazionale”
· interconnessione forte per lingua tedesca, veicolo giuridico e burocratico (1784)
· però c’era sistema di rappresentanze e dialiettica di corpi che contraddiceva le esperienze assolutistiche
· 2 concetti chiave che incideranno su cultura politica successiva = 1) [Herrschaft] = signoria: dipendenza da un potere come relazione di tipo personale e socio-economica a prescindere dai vincoli territoriali e giuridici 2) [Verwaltung] = amministrazione: ricompensa della sfera pubblica per la fedeltà al principe
· la rivoluzione francese mandò in crisi questo mondo = [Confederazione del Reno, 1806] degli Stati del Sud influenzati dalla Francia(satellizzazione) + ristrutturazione politica, soprattutto Prussia (1807)
· prorpio l’opposizione al dominio napoleonico rilanciò la questione nazionale tedesca, coaugulando “patriottismo imperiale (piano nazionale), appartenenza alle varie comunità (piano locale), progetti di riforma
· dopo il 1870 sia in Prussia che in Austria c’è stato slancio antinapoleonico, da parte = 1) progressisti: desideravano libertà alla politica alla francese e non sottomissione francese 2) conservatori: sogno della società organica del Medioevo =>
· il 1813 divenne “anno simbolo” delle guerre di liberazione tedesca, sfruttato dai principi per la loro politica militare => nascita di leghe patriottiche e leghe ginniche
· l’epopea nazionalista venne poi sfruttata per la legittimazione politica del 1866-70, coniando la leggenda di una via tedesca allo stato nazional eche nasceva da un patto fra principi e popolo (come ai tempi delle guerre napoleoniche)
· il Congresso di Vienna si trovò ad affrontare il problema della Germani acome restaurazione del sano ordine antico e non del ferro vecchio del SRI =>
· [progetto dei 49 artt.] di [HARDENBERG] e barone [VON STEIN] = “Confederazione eterna” di 7 distretti sotto direzione austro-prussina ® lunghe trattative = creazione di una confederazione con 35 principati + 4 ciità libere
à aveva una certa politica comune governata da un parlamento a Francoforte, antica città imperiale
à a dirigere gli affari era consigli ristretto di 17 persone = 11 voti singoli + 6 curie (di cui 1 formata dalle 4 città libere)
à nell’Assemblea Generale invece i voti erano 69 con Austria e Prussia che avevano 4 voti ciascuna, gli stati medi o piccoli tre o due, gli altri uno = impossibile che le due potenze e i quattro grandi regni potessero imporre una maggioranza
à fu molto importante per la politica tedesca = spazio di manovra continu ache obbligò i governi a dotarsi di una classe politica di un certo livello
· gli anni che precedettero la rivoluzione del 1848 furono molto vivaci per lo sviluppo della cultura e economia tedesche + declino Impero asburgico dopo guerre napoleoniche e senza classe politica di livello
· al contrario in Germania si assistette a notevole sviiluppo dela sfera intellettuale (1830-1848), dominata da coloro che possedevano la Bildung = cultura e tutto ciò che da essa deriva: carattere e forza morale
à intenso dibattito intellettuale dove fiorirono le nuove correnti liberali => anche creazione dell’ [“Enciclopedia dello Stato”] di [WELCKER], grande opera di sintesi (1834)
à nacque anche il nuovo pensiero conservatore moderno => culminato nel [“Principio monarchico”] di [STAHL] (1845)
à capacità organizzativa dei movimenti cattolici cresce di molto, sia protestante che cattolica
· la vivacità di questo contesto non furono piegate dalle piccole rivoluzioni del 1830-32 (es. Gottigen), utilizzate da [METTERNICH] per sponsorizare una politica repressiva che però non poteva far regredire la storia, lo sviluppo dell’opinione pubblica, il versante liberale =>
· il dibattito politico cresceva nei vari stati e a Francoforte, ancor prima dello scoppio degli eventi parigini (12 febbraio 1848), ma ebbe da questi una accelerazione tanto che [METTERNICH] dovette abbandonare
· sistema politico-parlamentare sotto [BISMARCK] =
il Reichstag era solo una delle componenti della realtà costituzionale =
A) 397 deputati in collegi uninominali con maggioritario due turni = all’inizio quasi uguali (100mila elettori), ma poi non furono più rivisti e la sproporzione crebbe anche per emigrazione campagna/città (47mila il più piccolo, 1,3mln il più grande, sobborgo operaio di Berlino)
legislatura = 3 anni
B) i membri del Parlamento non erano pagati, e non potevano chiamare Governo e PA a randere conto del proprio operato
C) il parlamento aveva potere legislativo e approvava addirittura il bilancio dello Stato => BISMARCK sottovalutò questo, perché si illuse di poter trasformare il Reichstag in una camera degli interessi, tramite il ricatto della “distinzione dei partiti” (fedeli allo Stato o nemici dello Stato), anche se non funzionò =
1) operazioni demagogivche per sostenere che i cattolici erano nemici della patria (che con i loro 90 seggi impedivano la coistruzione di un blocco d’ordine
2) indicare nell’avanzata del socialismo il nemico da battere, per poi definire socialisti tutti quelli che rompevano il fronte filogovernativo
D) struttura indipendente = eleggeva presidenti e vice, determinava il suo o.d.g., e fino al 1902 tutto ciò fu governato da una conferenza delle frazioni parlamentari => fu il cancelliere [VON BULOW] che cercò di fiaccare questa indipendenza, senza peraltro riuscirvi
à certo, a contenere il potere del Reichstag vi era il Bundesrat =
A) no a base paritaria ma disparità territoriali delle componenti, senza rappresentanza democratica ma con i capi dell’establishment in genere liberal-conservartori, e predominio del cancelliere
B) 58 seggi (poi 61 1911 per 3 voti Alsazia-Lorena) a predominio Prussia (17) = è vero che la Prussia con i 2/3 del territorio aveva 1/3 di voti e che bastavano 14 voti per il veto delle iniziative priussiane, ma di fatto la Prussia aveva cooptato tutti gli Stati del Nord e del Centro
C) come in tutti i bicameralismi aveva poteri uguali al Reichstag, potendo non solo avviare progetti di legge, ma modificare e/o bloccare quelli del Reichstag stesso
D) il cancelliere non aveva potere d’iniziativa legislativa, al contrario di tutta Europa
à inoltre l’imperatore aveva a corte un governo parallelo = gabinetto a) civile b) militare c) navale (dal 1899) => tutto questo servì per aggirare sia pralamento che stati federati
à l’imperatore in base al rpincipio monarchico non derivava la propria auctoritas da nessuno e era il vertice del potere politico, militare e burocratico
à il cancelliere avrebbe dovuto essere il braccio politico del principio monarchico (infatti era solo vagamente responsabile di fronte al parlamento) = nella prima fase i “segretari di stato” (ministri) avevano un ruolo subordinato, poi però ottennero rapidamente normale stato
à BISMARCK aveva immaginato complicatissima costiituzione fatta di pesi e contrappesi che gli consentisse di divenire custode incontrastato della mappa => ma il parlamento si rivelò non facilmente manipolabile, come non lo fu il corpo elettorale [struttura indipendfente]
à 1) nonostante non fosse obbligatorio, il cancelliere rivestiva anche la carica di primo ministro prussiano manipolando così anche il Bundesrat, con le sole due eccezio che dettero molti problemi (Bismarrck gennaio-novembre 1973, Caprivi 1892-94)
à 2) spesso i ministri del governo erano anche parlamentari del Bundesrat, proprio perché anche ministri di un altro stato
à 3) spesso però, com’è in tutti i sistemi politici, i non si poteva essere memebri di entrambe le Camere perciò spesso non accettavano di divenire ministri per non perdere l’assemblea elettiva
· i partiti erano in questo contesto molto importanti = sistema plutripartitico molto sviluppato, con raggruppamenti radicati nella società, una propria ideologia generale e visioned el mondo =
1) [LIBERALI] = raggruppamento più antico, anche se divisi in varie correnti si percepirono a lungo come un coplesso unitario
à la crisi del 1862-66 del [“PARTITO DEL PROGRESSO”] (dopo la fondazione del 1861) si allineò alla politica “nazionale” di Bismarck attraverso [BAUMGARTEN] che pubblicò la famosa autocritica => questi [“NAZIONAL-LIBERALI”] scelgono sempre più l’identificazaione con lo Stato visto il loro retroterra sociale (università e professioni) che non poteva essere indipendente dai compromessi
à il capo del partito del progresso [VON BENNIGSEN] capì di trovarsi stretto da tutte le parti = a) dai conservatori sul piano dello statalismo b) dai cattolici sul garantismo della costituzione c) dalla sinistra Sulla politica sociale =>
à i liberali si chiusero così nei loro circoli privilegiati = elite urbane protestanti + borghesia d’ordine ma antiprussiana
à la loro forza andò progressivamente diminuendo (30% nel 1871 al 13% 1912)
à avevano però un ruolo dirigente nelle amministrazioni locali e nalla stampa/ambienti culturali
à l’ala sinistra era rimasta comunque nel “partito del progresso” conferendo omogeneità e meno problemi ideologici, e facendo forte opposizione la governo
à ciò non impedì molte scissioni =
a) nel 1881 si condidarono ben 3 raggruppamenti per le difficoltà di convivenza sotto la guida di [RICHTER]
b) ricomposizione delle scissioni nel 1884 con la fusione nel [PARTITO LIBERALE TEDESCO - PLT]
C) nel 1893 la sinistra si spaccherà di nuovo nel [PARTITO LIBERALE POPOLARE – PLP], e dopo la nuova riunificazione nel 1910 col [PARTITO PROGRESSISTA POPOLARE - PPP]
à la sinistra liberale diventa varie volte bersaglio di Bismarck con le accuse di tradimento alla patria, e il cancelliere usa la polirtica del “cartello” contro di essa (1887)
à giova ai liberali il declino della frazione nazionalista col nuovo capo [MIQUEL] (1884) che la spostà a destra come premessa di quel “cartello elettorale” di Bismarck => la bandiera del riformismo ritornerà nelle mani dei progressisti
2) [CONSERVATORI] = società di tipo cetual-feudale dei latifondi Est Elba, intriso di filosofia protestante e legittimista, sviluppatesi nella [“FRAZIONE NUOVA-CONSERVATRICE”] fondata nel 1872-73 in seno al parlamento prussiano
à tale destra-destra diventa nel 1876 [DOITCH KOSERVATIVE PARTEI – DKP – Partirto Tedesco Conservatore (PTC), che però non ha penetrato molto (solo Sassonia e i due Macklemburg)
à il DKP(PTC) insieme al centro-sinistra foilo-bismarckkiano dei [LIBERI CONSERVATORI – LC] del 1867 formano il blocco conservatore classico, unito a livello imperaile nel “Reichspartei”
à a destra radicale il pastore protestante [STOECKER] fonda il [PARTITO SOCIALISTA-CRISTIANO – PSC] con forti tinte antisemite
à sfida costante del movimento populista come si vide al Congresso del Tivoli (1892) a Belrino dove a condizionare l’azione conservatrice vi fu antisemitismo + Stammtischpolitik (politica tavolo osteria)
3) [CATTOLICI] = la politica anticattolica dei liberali illuminati e dei coservatori protestanti radicali di Stoecker suscita un fenomeno di organizzaazione politica
à fino al 1870 non è esistita nessuna frazione cattolica = la presenz era foret ma era più un elemento d’ordine con spazi culturali e non politici
à il 13 dicembre 1870 è fondato lo [ZENTRUM] di [WINDHORS] ex-ministro dell’Hannover con cultura e sentimenti anti-prussiani che diapone fin dall’inizio di un buon 18,6% ma riesce a compattare acnor meglio (fino al 20% e 100 seggi)
à grazie all’attaccoa Bismarck potè fruire del monopolio compattando con i cattolici del Sud = uno dei più saldi partiti costituzionali dopo lo sciogliemnto della formazione bavarese (1887)
à nonostante fosse un partito d’ordine non era classicamente conservatore = ewlettorato vario dal punto di vista di classe e larga componenete popolare
à progressivamente marginalizzò i notabili per far spazio a politici professionali che provenivano dalla piccola borghessia cattolica [LIEBER o BACHEM]
4) [SOCIALISTI] = decisione di un precoce ingresso dei socialisti in parlamento come forza politica ad alta organizzazione, dove i sindacati non esistettero mai se non come appendice politica
à la secolarizzazione dei ceti operai urbani protestanti e la passione per le ideologie era stata introdotta in Germania da una lunga stagione di controversie religiose
à [LASSALLE] fonda la [ASSOCIAZIONE GENERALE DEGLI OPERAI TEDESCHI – DAV, 1863], che suscitò grande attenzione per il suo fondatore ma le cui teoriew erano molto approssimative
à il 7 agosto 1869 nasce il [PARTITO OPERAIO SOCIALISTA TEDESCO - SDAP] di [BEBEL-LIEBKNECHT] dal Congresso di Eisenach, il cui marxismo era però molto relativo
à la morte di Lassalle (1864) ha indebolito le alternative tanto che a Gotha nel 1875 lassalliani e isenachiani si fondano nel [PARTITO SOCIALISTA OPERAIO TEDESCO - PSOT] dal 1890 [PARTITO SOCIALDEMOCRATICO TEDESCO – SPD]
à la legge antisocialista di Biskmarck (1878) fa sì che il partito si doti di org.ne rigida con tratti peculiari = A) monolicità interna che vedeva con sospstto i conflitti B) culto dell’organizzazione C) forte costituzionalizzazione dell’intera esperienza =>
à era un partito della costituzione come lo Zentrum perché teorizzava il cambiamento radicale dei rapporti politici, ma al tempo stesso e di più non accettava azioni di tipo illegale e sovversivo perché non voleva perdere laprotezione derivante dal contesto dello stato di diritto => [KAUTSKY] esprimerà questa contraddizione con la formula “un partito rivoluzionario, non un partito che fa le rivoluzioni”
CASO ITALIANO
· nel caso italiano problemi di frammentazione geografica, aconomica, e disuguaglieanze interne
· le forze escluse da ammodernamento politico non erano poi né senza identità né irrilevanti
· nella società politica italiana le caratteristiche più rilevanti sembrano essere le contraddizioni =>
· [regno dell’ambiguità] = moderati che si fanno rivoluzionari per timore della rivoluzione, liberalki che puntano sui socialisti per affermare la loro egemonia, nazionalisti che chiedono alla politica estra la soluzione alla cirsi interna, piccola borghesia che chiede rivoluzione conservatrice, le masse popolari che chiedono la conquista della democrazia in nome della rivoluzione proletaria
· tuttvaia tale ambiguità, che è rappresentata da scollatura fra società/forma della politica, apre al partito contemporanea = la mancanza di un partito della borghesia (liberale o conservatore) non deve far dimenticare la presenza di altre forme di organizzazione politica già dal 1870 = 1) repubblicani 2) socialisti (anarchici, internazionalisti, operaisti) 3) cattolicesimo politico
· questi gruppi erano organizzati fuoti e contro il sistema politico, e nel passaggio dall’antico al nuovo regime non furono spinti ad agaire attraverso una organizzazione politica parallela allo stato =>
· fecero semplicemente dello stato il proprio partito (in Francia c’era un fenomeno molto simile)
· solo trasformazione della politica e principio di organizzazione faranno nascere un partito della borghesia
· tuttavia da questo [“vuoto borghese”] verrà sempre un continuo lamento, anche se la borghesia in campo sociale ed economico era comunque egemone = nascita dei fascismi
· grande desiderio di confronto con le esperienze europee (grade UK, burocrazia Germ, democrazia Fr)
· però questa apertura culturale è spesso viziata dal provincialismo dell’approccio = non indaga modello straniero come paradigma conoscitivoe di miglioramento, ma come modello disvelatore e canone universale =>
· c’è infatti carenza di pensiero costituzionale, anche perché manca una vera preparazione
· il tema del carattere elitario del Risorgimento non è un dato originale = 1) classe politca divisa circa gli scopi costituzionali della propria azione, senza scegliere in maniera definitiva gli strumenti necessari 2) avviene nel quadro di una “grande paura” della rivoluzione sociale osservando gli eventi francesi 1830 e 1848 (osservatorio privilegiato del Piemonte) 3) particolare sviluppo delle società segrete = l’origne delle sette è da ricercarsi nella massoneria, anche se in verità si discostarono da quelkal illluminista per lanciarsi in una esperienza esoterica =>
· diffusione di sette in tutta la penisola, ambinete predisposto a mistica della segretezza e iniziazione =
a) società a vaga tendenza democratico-repubblicana (Adelfia Piemontese)
b) società con scopo dell’instaurazione del comunismo (Sublimi maestri perfetti del Buonarroti)
c) società con mire riformistiche (Carboneria)
d) società per lo sviluppo della religione cattolica (l’Amicizia Cattolica di D’Azeglio)
e) scoietà con scopo controrivoluzionario (i Calderari della polizia napoletana)
· tali sette dopo gli anni ’30 andarono scomparendo, ma essendo società segrete non era affatto certo
· proprio la segretezza delle sette prevedeva un intervento di polizia = le autorità, per via dei diversi gradi di iniziazione, vedevano in esse una pramide con al vertice una direzione eversiva
· le sette, al contrario della massoneria, si regegvano sul presupposto esoterico che in natura esistesse uan sorta di legge intrinseca per l’avvento della “forma politica perfetta” rispetto alla quale l’inicato non aveva che compiti di “servizio” =>
· la rottura con la tradizione delle sette fu rotta da [MAZZINI] = fu il primo a capire che l’esoterismo delle sette annullava ogni fine politico: i rituali e la segretezza si trasformavano in cospirazione =>
· nel 1831 crea la [Giovine Italia] che pur rimanendo società segreta perde tutti i caratteri sesoterici = niente rituali ed iniziazione + programma della socità pubblico, metodo del proselitismo, solo composizione e gerarchie sono segrete =>
· torna l’archetipo della religione = “La Giovine Italia non è setta, o partito, ma credenza ed apostolato” => l’elemento organizzativo è dominante e vi è strutturazione su base territoriale sottoposta a controllo tramite subordinazione gerarchica col centro (attraverso ispettori viaggianti)
à ai federati illetterati è vbietato fare propaganda e cariche elettive riservate a uomini di certa cultura
à ciò non diepnde da fattori di classe ma da precise necessità organizzative
· l’esperienza dell’associazionismo mazziniano è centrale = sarà l’unico che sopravviverà alla conclusione del Risorgimento e darà vita a partito vero e proprio, senza contare che i futuri quadri dirigenti del partito socialsta proverrano da qui
· parallelamente si svolgeva l’altra esperienza della costituzionalizzazione del Regno di Sardegna = i Savoia non erano per tradizione illuminati, né il Piemonte era il terreno per una Rivoluzione politica =>
· però 4 marzo 1848 [CARLO ALBERTO] concede lo SA, mossa in extremis per scongiurare la rivoluzione
à volontà della vecchia classe dirigente di non arrivare alla prova di forza
à c’era il gioco delle pressioni internazionali
à questa mossa si rivelò di lunga durata = fino al 1946, anche se fu ampiamente rimaneggiato dal punto di vista della prassi costituzionale e legislativo, per cui la sua tenuta fu più apparente che reale
à no particolare procedura di revisione costituzionale = essendo octroyée era prevista come immutabile o modificabile dall’alto con le sue stesse forme =>
à nascita di interpretazioni relative alla procedura di revisione costituzionale =
1) teoria inglese secondo cui il potere costituente non era diverso dall’ordinario legislativo per cui Corona e Parlamento potevano sviluppare insieme il sistema costituzionale = SA + complesso di leggi di particolare rilevanza e prassi intrepretative modificabili solo congiuntamente Re/Parlamento
2) immodificabilità dello SA se non con nuovo testo equivalente, mentre tutto il resto era dominio delle leggi ordinarie = SA e Costiituzione coincidono e sono immodificabili, mentre le leggi ordinarie sono subordinate
à questa ambiguità rende difficili alcune riforme e agevoli altre, fino al punto che il fascismo potè manomettere buona parte delo SA senza che i difensori potessero opporvisi
à è un testo retto dai principi del costituzionalismo puro e non da quelli di un sistema parlamentare =
1) riservava al Re in ultima istanza tutti i poteri = A) in esclusiva potere esecutivo e giudiziario (nessun re vi fece mai ricorso: lasciati ad un governo autonomo e responsabile davanti alla camera) B) esercizio collettivo con le due camere di quello legislativo visto l’ART. 56 = possibilità di rigetto di un progetto di legge da ciascuno dei tre poteri legislativi (e quindi anche dal re; nessun re vi fece mai ricorso)
2) SA notevolemnet liberale = A) diritti fondamentali dei cittadini B)prevdeva Governo Monarchico Rappresentativo C) responsabilità dei Ministri per leggi e atti di governo D) obbligo di approvazione di entrambe le Camere di Trattati con oneri finanziari o variazioni territoriali E) le leggi tributarie e di approvazione dei bilanci dovevano essere presentate in prima istanza alla Camera elettiva
3) Camera Elettiva = A) Deputati che rappresentano la nazione in generale e non le sole province di elezione B) negata ai deputati qualsiasi retribuzione o indennità
4) Senato di Nomina Regia =a) il re ne sceglieva i membri da lunga elencazione di categorie B) il re nominava anche P. e vice-P. del Senato C) avrebbe potuto rappresentare lo strumento per bloccare una camera ribelle, ma non fu mai questo ma sempre un’istituzione poco significativa => tutti proposero di riformarlo, fascisti compresi, ma nessuno ci riuscì
à lo SA none ra che elaborazione dottirnaria che prese a modello Cost. francese 1830 e belga 1831 con un rapporto molto vago con la realtà sociale del paese =
A)problema del Senato = no corpo storico legato a tradizioni secolari come UK, o territoriale come Germania, o elettivo di secondo livello legato la mondo rurale come Francia, ma solo contenitore di promozione burocratica per la ricompensa politica (e come tale non eveva né rappresentatività né grande prestigio)
B)proglema della Camera = l’elettivbità della Camera bassa non era tale da promuovere un vero ceto politicoperchè rigidamente censitario (8% dei M > 25 anni) = 25 anni, alfabeti, almeno 40 lire annue di imposte dirette => legge modificata solo lievemente nel 1859
· ma il vero problema non era nella ristrettezza di questa base sociale = invece l’aristocrazia e l’alta borghesia erano socialmente e culturalmente estranne all apolitica per cui non riuscivano a produrre nessun progetto dotato di legittimazione sociale =>
· [CAVOUR, 1846] = “in Italia una rivoluzione democratica non ha possibilità di successo… la forza dei democratici sta qausi esclusivamente nella classe media e in una parte della classe superiore. ora, l’una come l’altra hanno interessi molto conservatori da difendere…”
· 7 Stati di varie dimensioni uscite dal Congresso di Vienna =
1) Regno delle Due Sicilie (che riuniva i due regni di Napoli e della Sicilia, più esteso)
2) e 3) Ducati di Parma e Modena (più o meno come province odierne; meno estesi)
4) Regno di Sardegna
5) Regno del Lombardo Veneto (senza Trentino e Trieste)
6) Stato della Chiesa (caso atipico; gestione di un territorio concreto si mostrava difficile)
7) Granducato di Toscana
· l’ondata napoleonica aveva poi prodotto uno svecchiamento di istituti nei territori ma anche un impulso alle correnti dell’illuministmo italiano
· la stessa Austria-Ungheria, anche se passava per una grande potenza, non era all’altezza di governare una pluralità di territori non più gestibili come in passato
· si chiedeva un cambio di mentalità e la legittimazione di istituzioni rappresentative sostenute dall’opinione pubblica => ciò è quanto gli stati preunitari non poterono concedere =
à i sovrani si sentivano su troni vacillanti
à i re che avevano sposato la Restaurazione per errore ideologico, non si accorsero che favoriva non la difesa di astratti principi filosofici, ma il monopolio del potere dei vecchi ceti incapaci di innovazione
à poiché l’Ausstria era il regolatore internazionale della vita italiana, la sua impostazione dava la linea alla politica di molti governi
che bella ricerca.
RispondiEliminaè il riassunto di un libro di Paolo Pombeni
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