Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Il Pitagorismo

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In genere, si ricorda Pitagora per il teorema sui triangoli. Pochi sanno che è stato molto di più, e che quel teorema è una derivazione di temi esoterico-pitagoristici onnicomprensivi della concezione del mondo pitagoriana. Non vi era nella sua personalità alcun atteggiamento negativo verso qualsiasi cosa. Diciamo che si conosce la sua storia greca ed italiana, ma non quella cambisiana babilonese e quella indiana; visto che nel 600 a.C. l’India era un Paese altrettanto – anzi, di più – all’avanguardia dello stesso Egitto in materie filosofico esoteriche.
Studiò la Brahma Vidya – la Saggezza della Coscienza Cosmica – e un suo ramo particolare, l’Atma Vidya – la Saggezza dell’”IO SONO” in noi; sino a conseguire, in India, il titolo di Pytha Guru, Maestro Spirituale dell’apprendimento internazionale.
Diciamo, anzitutto, che la dottrina pitagoriana è arrivata – e in parte rivista - , per la maggior parte, fino a noi coi nomi noti dei Teosofici quali la Blavatsky (La Dottrina Segreta, Iside Svelata), Rudolf Steiner o il dottor Hamer.

Riporto a titolo – non esaustivo, ma meramente informativo – qualche precetto pitagoriano, anche come reinterretato dal Maestro Ekkirala Krihnamacharya.
“E’ dovere di ogni studente spirituale ricondurre in questa Creazione uno sciocco prima che muoia, ovvero se stesso. Egli dovrebbe anche vedere che su questa terra c’è un uomo saggio di più, ovvero se stesso”
“Uno che non ha alcun controllo del proprio tempo, della propria mente, dei sensi, pensieri e ideali, è schiavo di qualsiasi creatura di questo mondo”
“Cercare la conoscenza è correre verso te stesso; la tua ombra corre con te” e “Lascia che ci sia un mezzogiorno per ognuno. Solo quando è mezzogiorno non hai ombra sia dietro che davanti” [chi non ci vedrebbe un link con l’ora in masoneria]
“il bisogno è verità, il desiderio è completamente falso”

Ma al di là di ciò che è detto, va lasciato parlare il simbolismo.

Le Verticali - il piombo, il parlare e il comportarsi rettamente – e le Orizzontali – la livella, il comportamento sociale – vanno a formare una Squadra a Triangolo che racchiude le due virtù e quattro angoli rettangoli – la retta via, secondo il 2x2 = 2+2 [figura 1]. Allo stesso modo le due verticali – rappresentanti il Nord-sud e Oriente-Occidente – permettono al quadrupede di diventare umano in sei ore rispetto al Regno Animale [figura 3].
“Dio ha creato i giorno; l’uomo i giorni buoni e i giorni cattivi”

“Invece di parlare di qualcosa, è meglio il silenzio e al posto del silenzio è megli oparlare di qualcosa di significativo”

L’Intelligenza Creativa (Deva) parla una lingua che è la Tastiera Totale del Suono (chiave del suono, del colore, della forma, del numero); mentre quella degli umani è un quarto della loro. I numeri – intelligenze che lavorano nella natura – esistono nello Spazio e germinano nel Tempo. Secondo i Veda indiani l’intera Creazione è un trangolo di forze Padre (punto)-Madre (linea)-Figlio (triangolo) [figura 6]. La natura triplice della Creazione è mostrata nel teorema di Pitagora (la somma dei quadrati dei cateti è uguale al quadrato dell’ipotenusa) [figura 7], laddove il soggetto è Dio-padre, il predicato è l’energia-potere della Natura-azione-madre, l’oggetto la Creazione-figlio. Ciò in tutti i tipi di creazione, anche nel senso letterale di creazione di una frase soggetto-predicato-oggetto, o nella nostra sublime triplice esistenza: esistere in quanto esistere, esistenza del mondo oggettivo, rapporto noi-mondo.
La Creazione è Uno, un valore aggiunto, un resto: secondo la seguente legge universale, semplificata così:
1) prendere due numeri consecutivi
2) fare il quadrato di ognuno e poi sommare il risultato
3) moltiplicare il risultato per due (tenere da parte il numero che viene)

4) fare il quadrato della somma dei due numeri consecutivi iniziali

5) sottraendo il numero ottenuto al punto 3 con quello del punto 4 si otterrà – a prescindere dal numero preso – SEMPRE 1

es. 2 e 3
2 x 2 = 4 e 3 x 3 = 9 poi 4 + 9 = 13 poi 13 x 2 = 26
2 + 3 = 5 poi 5 x 5 = 25
26 – 25 = 1

Ad ogni modo, metaforicamente, inun triangolo rettangolo c’è un angolo retto e nessuno ottuso. Nella consacrazione della rettitudine, l’isoscelità rappresenta l’eguale distribuzione e l’equilateralità l’uguaglianza.
La costituzione umana è novenaria: in un triangolo con inscritto un altro triangolo il numero dei lati sarà 9 [figura 10] che rappresentano – anche riprendendo il Sri Chakra e Vidija tantrici e la Baghavad Gita – i 9 orefizi corporei umani; mentre il triangolo centrale la triplice natura Dio-Madre Natura-Anima.
Il numero della donna è 10, che se messi insieme a quelli dell’uomo danno sempre glistessi due numeri:
9 x 10 = 90 = 9 + 0 = 9
9 + 10 = 19 = 1 + 9 = 10

La creazione è basata sul Principio Settenario, che riconduce anche i suoi Stati di esistenza della Terra – Eterica, Mentale, Buddica, Nirvanica, Paranirvanica – dipanantesi attraverso tre stati non-materiali e il piano materiale Fisico, attraverso i Setti Raggi dello Spettro creati nello Spazio dal Principio Settenario per somma (3 + 4 = 7) e per moltiplicazione (3 x 4 = 12) sino ad arrivare ai dodici mesi, o alle dodici costellazioni [figura 12, dove il quadrato (4) rappresenta lo stato di esistenza materiale e il triangolo gli altri tre (3)]; il Rig-Veda, a proposito della Purusha – Persona Cosmica – ci dice come un Sistema Solare Settenario, rappresentato da una quadruplice piramide in cui due piramidi unite per il vertice e altre due unite per la base di queste, poi tutte congiunte per i lati, vanno a formare un cubo (quindi formato da 6 quadrati), cioè 24 angoli retti che sono le 24 lunazioni, le 24 ore del giorno, le 24 silabe del Gayarti, la Regina Reale dei Mantra.
Di tutto questo la Tetrakis è uno dei culmini della Creazione e dell’insegnmento pitagorico [figura 13]: un quarto è visibile e si manifesta, mentre i tre quarti (3 / 4) sono immortali divini e invisibili. (con compenetrazione del nero sul bianco e del bianco sul nero – simbolo del Tao cinese?)

Il numero del minimo comune denominatore va a formare la Super-Anima; i numeri 1-5-7 sono le monadi indivisibili, mattoni e pietre angolari; i numeri 2-4-8 sono i divisibili seguono la funzione lineare che dà lunghezza, larghezza e volume delle cose; i numeri 3-6-9 sono i nueri di rotazione che introduce il concetto di angolo che va oltre i numeri decimali per mezzo dei gradi. Ora i primi, le monadi, rappresentano la Consapevolezza e Coscienza quali mattoni (1-5-7), i secondi la Madre Natura quali divisibili e quindi richiamanti un principio di fertilità (2-4-8), i terzi il ciclo del Tempo attraverso i 360° di un angolo (3-6-9), generando – ciclicamente – la Coscienza nella Creazione e ripiegando la Creazione nella Coscienza.

Il Maestro Djwal Khul ci insegna il numero 8 della triade 2-4-8 della Madre Terra è legata alla Consapevolezza della Madre, del Cristo, è quindi Amore.
Per l’estrapolazione più interessante di Pitagora, vi rimando ad un altro post di questo blog.

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