Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Sun Ji - China

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SHANGHAI e Circoscrizione Consolare: Proiezione del Film italiano “Baciami ancora” di Gabriele Muccino.

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L’IIC Shanghai e’ lieto di annunciare una serie di proiezioni, in lingua cinese, presso i maggiori cinema di Shanghai e della Circoscrizione Consolare, del film “Baciami Ancora”, del regista italiano Gabriele Muccino (2010, 139m., Fandango), e vincitore del Festival Internazionale del Cinema di Shanghai, edizione 2010.
Per promuovere questo settore della cultura italiana, l’IIC Shanghai raccogliera’ i commenti degli spettatori, anche in lingua cinese, al seguente indirizzo email: iicshanghai2@gmail.com
I commenti verranno inviati al regista Muccino.

Data e Orario: dal 4 marzo 2011
Luogo: Cinema della Circoscrizione.

Riferimenti sulla liberta' di associazione nelle Costituzioni dell'Unione Europea e USA

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Riferimenti costituzionali

Art. 191 Tr. CE 25 marzo 1957

I partiti politici a livello europeo sono un importante fattore per l'integrazione in seno all'Unione. Essi contribuiscono a formare una coscienza europea e ad esprimere la volontà politica dei cittadini dell'Unione. Il Consiglio, deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 251, determina lo statuto dei partiti politici a livello europeo, in particolare le norme relative al loro finanziamento

Art. 12 Carta Europea dei Diritti Fondamentali di Nizza 2001

1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà di associazione a tutti i livelli, segnatamente in campo politico, sindacale e civico, il che implica il diritto di ogni individuo di fondare sindacati insieme con altri e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
2. I partiti politici a livello dell'Unione contribuiscono a esprimere la volontà politica dei cittadini dell'Unione.

Art. 18 Costituzione italiana 1 gennaio 1948

I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.

Emmanuel Chantebout

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Storia Economica

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·         Capitalismo = accumulazione ricchezza + capacità imprenditoriale + capacità tecnica; è da vedere nella prospettiva storica [sulla scia dello strutturalista ALTHUSSER]; questa la tesi del testo principale del Beaud, da considerare in ottica sistemica (e sistematizzante)
·         “il capitalismo non è né una persona né una istituzione. Non vuole e non sceglie. È una logica che opera attraverso una modo di produzione: cieca e ostinata logica di accumulazione. Logia che si basa sulla produzione di beni, poiché il valore d’uso costituisce il supporto del plusvalore che deve fare ritorno al capitale; occorre inoltre che tale valore sia realizzato, che la merce venga venduta, altrimenti l’accumulazione si blocca e può originarsi una crisi” p. 151
·         Testo a 3 strati (descrittivo/narrativo con definizione cronologica storiografica, riflessivo con modelli di lettura della logica complessa, carte e tabelle)
·         La formula D M D1 del Beaud ricalca la concezione marxiana-ricardiana del capitalismo [Denaro-Merce-più Denaro]
·         D’altronde un sistema economico è complesso e si affronta sotto 2 approcci: 1) formale 2) storicista sostanziale; il capitalismo non può essere visto solo con un modo di produzione ma come una logica sociale complessa: che è un allargamento di campo a ricomprendere anche quelle che Marx chiamava le sovrastrutture (il modo di produzione è una specificazione, che connette i due fattori capitale-lavoro), ma al tempo stesso una restrizione: è perciò una logica che opera attraverso un modo di produzione, espressione specifica attraverso cui questo modo di produzione si esplica. È in questa forma di espressione che può vedersi la restrizione, pur tuttavia non c’è una logica unica e lineare, e ha comunque una durata [storicità dei modi di produzione, le persistenze nel tempo che ci possono comunque essere vanno via via modificandosi]
·         Il valore ha valenze unidirezionali con sostanziale relativismo. Il capitalismo è un dato della evoluzione delle cose, “non vuole e non sceglie” [assolutizzante può essere la teoria, e anche per questo si parla di più teorie, anche se qualcuno pensa alla teoria, una sola, ma la concezione è sbagliata]; alle ragioni della storia vanno ricondotte le ragioni della storia: i mutevoli fattori non-hegeliani e non-vichiani Tempo e Spazio
·         Se noi siamo costretti a classificare noi abbiamo una disomogeneità/difformità: “per quanto posso essere progressista il capitalista non produce per amor dello stivale” (Marx), tanto che dal capitale iniziale Dm si passa tramite produzione-scambio-vendita a D1
·         “La logica all’opera è sempre la stessa: costrizione al pluslavoro, allargamento al capitale che dà vita all’aumento della produzione; più merci e più plusvalore. Logica di crescita dunque, ma anche logica di crisi: perché il continuo incremento della produzione porta, in un modo o nell’altro, alla saturazione dei mercati (tenuto conto della distribuzione del potere d’acquisto), all’inasprimento della competizione, al calo della redditività. Crisi, disponibilità di capitali, aumento della riserva di manodopera: ciò significa anche ricerca di nuovi mercati, di nuovi procedimenti lavorativi, di nuove produzioni” p. 287

Yang Shaobing - China

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Giuliano Amato: forme di Stato e forme di Governo

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Gli Stati del XX secolo

·        fili comuni fra le diverse forme di Stato che si concettualizzano in tempi storici diversi (del benessere, totalitario, fascista, confessionale): 1) ingresso nella scena con nuovi attori politici e diversificazione degli assetti, che moltiplicano le domande sociali (anche con l’ingresso del “quarto stato”) 2) rapporto tra i vari assetti formatici, e loro connessione con i principi democratici (Europa come punto di partenza e pietra di paragone), che acquisiscono una portata universale, pur tuttavia in modo tortuoso (in sede di legittimazione e nella prassi) che può portare ad infinite controversie e versioni (democrazia liberale basata sulla responsabilità del singolo vs. democrazia socialista basata sulla responsabilità del pubblico per i rapporti economici e privati); anche se oggi, dopo la caduta del modello sovietico di democrazia socialista, la visione è in parte cambiata
·        si sono venuti affermando i requisiti minimi della democrazia: a) competizione di gruppi politici per il governo dello Stato b) rispetto delle minoranze (Mill) c) consenso per maggioranza d) rispetto delle procedure, delle regole del gioco, e dei diritti, garantiti da una autorità indipendente

Bai Yu - China

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Storia del capitalismo, Michel Beaud

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·         il capitalismo nasce in seno alle società mercantili e monetarie dell’Europa occidentale, ma nel mondo vi sono state società in cui non si è sviluppata questa nuova forma dotata di eccezionali capacità creatrici e distruttrici

La lunga marcia verso il capitalismo

·         la società feudale è da ritenersi compiuta nell’XI secolo: 1) organizzazione della produzione (servaggio, lavoro forzato, corvèes) 2) estorsione del pluslavoro (rendita in lavoro) di cui beneficia il signore con prerogative politiche e giurisdizionali
·         ma appena costituita del tutto la società feudale si decompone: a) rendita in lavoro progressivamente sostituita da quella in natura ed in denaro b) rinascita della vita urbana c) ripresa del commercio e formazione di una borghesia e capitalismo mercantili
·         processo complesso che coinvolge formazione degli Stati nazionali, comparsa di nuovi modi di produzione, colonizzazione, espansione degli scambi
·         la due tappe della lunga marcia sono: 1) la conquista e il saccheggio dell’America nel XVI secolo 2) espansione e affermazione della borghesia
·         le crociate hanno segnato accumulazione di ricchezza; le attività si sviluppano dapprima nelle città italiane nel XIII e XIV secolo, poi in Olanda e Inghilterra; processi tecnologici: stampa, metallurgia, utilizzo dell’acqua come forza motrice, carri nelle miniere, migliore cantieristica per lo sviluppo dei commerci navali
·         prima della formazione dello Stato Nazionale si guarda all’autonomia dalla Chiesa, incrinata dalla Riforma e dal calvinismo, che rompeva con la morale medievale del giusto prezzo e del divieto del prestito ad interesse
·         1487 = Diaz supera il capo di Buona Speranza
1492 = America
1498 = Vasco del Gama raggiunge le Indie circumnavigando l’Africa
·         la sete d’oro inizia nel 1503 dalle Antille (primo carico), per continuare nel 1519 col saccheggio del tesoro azteco in Messico e nel 1534 di quello inca in Perù [in un secolo la popolazione indiana si riduce del 90% in Messico e del 95% in Perù; «l’oro è capace di far entrare le anime in paradiso« dice Colombo]

Antoni Tapies - Spain

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SHANGHAI: “Giornata artistica e culturale con spettacolo e performance dei pittori e calligrafi cinesi” al Museo Liu Hai Su.

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L’IIC Shanghai e’ lieto di annunciare la “Giornata artistica e culturale con spettacolo e performance di pittori e calligrafi cinesi”, organizzata in collaborazione con l’“Associazione degli Amici del Museo Liu Hai Su” di Shanghai.
Il programma della Giornata e’ il seguente:
ore 14:00: discorsi dei Direttori dell’Associazione: tra essi, il Direttore IIC Shanghai, Dott. Paolo Sabbatini, terra’ un intervento su “La cultura italiana”;
ore 14:30: valutazione di beni archeologici in  terracotta antica;
ore 15:30: mostra di quattro pitture, e performance dei pittori e dei calligrafi.

Data e Orario: domenica 27 febbraio 2011, ore 14.00
Luogo: Liu Hai Su Museum, 1660, Hongqiao Road, Shanghai - 刘海粟美术馆,虹桥路1660号
Info: 0086-021-62.70.10.18

"Testimoniare la Verita'", Omelia di Natale 2010 del Vescovo di Shanghai, Mons. Jin Luxian

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“La verita’ ti da’ la liberta’” — Giov 8,13.

Padri, Fratelli, Sorelle:
Ringrazio Dio che mi da’ l’occasione di poter parlare con voi.

I caratteri cinesi
Recentemente, l’Associazione cinese di Lingue ha pubblicato una lista dei caratteri cinesi piu’ usati. Questa notizia ha attirato subito la mia attenzione. Partendo da questi caratteri scelti, si deduce qualcosa di rilevante: la sensazione che le persone non hanno potere e denaro. Pensavo che il carattere piu’ usato fosse amore, invece amore rappresenta solo il 2,8% dei casi. Il carattere piu’ usato e’ invece aumentare, usato nel 15,3% dei casi; poi casa e passivo, rispettivamente 12,7% e 10,6% (Yan Huang Chun Qiu, Volume 6, 2010). Secondo me, oltre al carattere casa dobbiamo aggiungere schiavo, per esempio lo schiavo di casa. Poi ci dovrebbe essere il carattere falso. Vorrei darvi la mia opinione su questi quattro caratteri: aumentare, passivo, schiavo e falso.

I popoli prestano molta attenzione alla vita quotidiana. Di solito parlano del tenore di vita, cioe’ del concetto di aumentare. In questi anni, il costo di tutto questo aumenta: aumentano il prezzo dell’acqua, dell’elettricita’, del carbone e del gas; i prezzi di cereali, pasta, olio, verdura, carne, ecc. Le casalinghe si lamentano che la vita diventa sempre piu’ difficile, e che la qualita’ di vita e’ peggiorata. I popoli si preoccupano per l’aumento dei prezzi e sperano che aumenti lo stipendio. Invece in realta’ lo stipendio non aumenta quasi mai. Anche quando esso aumenta, aumentano piu’ velocemente anche i prezzi. E noi non riusciamo a fare niente.
Il secondo carattere e’ passivo, cioe’ il contrario di attivo. Essere passivi ti fa venire la sensazione di perdere la liberta’, l’indipendenza e l’incapacita’. Ottanta anni fa, quando frequentavo le scuole superiori, Padre Seimpeyre, che era il mio insegnante di francese, insegnandoci la coniugazione dei verbi, diceva: “Gli occidentali preferiscono usare il passivo, ma voi cinesi lo usate poco, per esempio: ‘Sono rispettato dagli studenti’, secondo voi non suona bene, preferite dire: ‘Mi rispettano gli studenti’. Noi diciamo sempre ‘Sono stato tradito dai miei amici’, voi dite ‘Gli amici mi hanno tradito’”. Io ero molto d’accordo con il professore, e’ vero: usiamo poco il passivo. Pero’ in questi anni, e’ sempre piu’ diffuso il suo uso. Il passivo e’ presente nella lingua orale e anche nei testi scritti. Qualcuno dice direttamente che il nostro periodo e’ un’epoca passiva. Non ci piaceva il passivo perche’ ci arrecava tristezza. […]
In generale pero’ il passivo non e’ molto comune tra i cinesi. Vi faccio un esempio. Vi racconto una notizia letta su Xin Min Evening News. Quando un Preside tenne un discorso per alcuni laureati, disse: “Cari amici, se ci fosse un carattere cinese piu’ importante per voi di altri, questo carattere sarebbe passivo, anche se so che non vi piace. Il suo discorso fu applaudito a lungo (Xinming Evening News del 25 giugno 2010, p. A15).
C’e’ un altro articolo da Yangcheng Evening News del 27 novembre 2010: “Il passivo, cioe’ essere forzati a fare qualcosa, e’ l’espressione della disuguaglianza di potere delle persone. Chi sopporta il passivo appartiene sempre al gruppo delle persone senza potere. Non riescono ad esprimere le loro vere ambizioni e rimangono sempre nel ceto piu’ debole. Sono stati forzati a dire che e’ stata la loro volonta’. Attraverso il passivo, si vede l’incapacita’ dei popoli”.
Il terzo carattere piu’ usato e’ schiavo. Mi fa venire in mente un altro carattere, casa. Oggi a Shanghai chi vuole comprare la casa, diventa di sicuro lo schiavo di casa. Il giovane shanghaiese deve avere per forza una casa, altrimenti nessuno vuole sposarsi con lui. Questi giovani provano tutti i modi ad avere i soldi a comprare una casa. Chiedono ai genitori e chiedono alle banche. Sappiamo che l’interesse di risparmiare e’ pochissimo, quasi nullo in questi anni; ma l’interesse a prestare i soldi e’ altissimo. Di solito, per finire di ripagare il debito, ci vogliono vent’anni, qualche volta anche trenta. Questo e’ veramente un grande peso. E’ anche difficile superarlo. Dopo il matrimonio, c’e’ l’arrivo del bambino. E’ certo che e’ una felicita’, ma insieme alla felicita’, ci sono molte cose che ci preoccupano. Ci sara’ la spesa per il cibo, la spesa per l’educazione. Le scuole costano tanto, quindi i genitori diventano gli schiavi dei loro figli. Sia gli schiavi di casa che gli schiavi dei figli hanno bisogno di spendere soldi. I soldi possono controllare tutto. Il mondo di oggi e’ manipolato dal denaro. Il denaro puo’ comprare tutto. Senza il denaro, uno non riesce ad andare avanti. Chi ha i soldi e’ presuntuoso, e chi non ha i soldi e’ umile. La maggior parte di noi diventa schiavo dei soldi e non riesce a cambiare niente.
Il quarto carattere e’ falso, diventato popolare in questi anni. Intorno a noi, ci sono tante cose false. Ci sono merci false, per esempio le medicine false. Le medicine false entrano nel mercato, negli ospedali, e addirittura sulle prescrizioni. Queste medicine non curano la malattia, ma uccidono le persone. Le persone che producono le medicine false non hanno umanita’. Vanno punite severamente. Ci sono anche i diplomi falsi e le tesi false. Dall’antichità fino ad oggi, l’amicizia stata è la cosa più preziosa, invece adesso ci sono anche gli amici falsi. Oggi conta di piu’ l’interesse personale che i valori. E’ veramente una cosa triste.
Noi usiamo sempre la nostra lingua. Le nostre parole devono essere vere e non false. I nostri antenati dicevano: “Le parole dette dalle persone devono esprimere il loro cuore”. Secondo gli antenati, gli uomini sono legati dalle parole. Le parole di una persona rappresentano la persona stessa. Gli uomini devono essere responsabili delle loro parole e cercano di non cambiarle. Invece adesso noi non ci fidiamo piu’ delle parole, e dobbiamo scriverle sulla carta, e anche cosi’ non basta, ci vuole anche l’atto notarile. Ormai nella societa’, il falso entra in tutti gli angoli, anche tra i genitori e i figli, tra i mariti e le mogli; il falso entra in tutti i ceti della societa’, quindi siamo di fronte ad una crisi di fiducia. Se non riusciamo a cambiare, il nostro paese sara’ in pericolo. Aumentare, passivo, schiavo, falso hanno reso i nostri popoli incapaci. […]
Viene da chiedermi:
Il popolo cinese e’ veramente felice? La vita del popolo cinese e’ veramente rispettata?


Che verita’ e’?
Dopo aver riflettuto a lungo, penso che in poco tempo sia difficile risolvere il problema dell’incapacita’ del popolo cinese. […] Quando i popoli diventeranno piu’ attivi, il carattere passivo diventera’ piu’ raro e anche quello di schiavo.
Mentre, per quanto riguarda il falso, a causa della sua divulgazione, popolarita’, e a causa della corruzione che esiste nella societa’ da ormai tanto tempo, le persone si abituano a vivere in questa atmosfera e divengono incoscientemente false. Penso che nei prossimi anni questo fenomeno continuera’ ancora.
Dobbiamo allora fare il possibile per eliminare questo male che distrugge la fiducia tra i popoli. Nel Sogno del Palazzo Rosso, uno dei romanzi cinesi piu’ famosi, c’e’ una frase che recita: “Quando il falso fa finta di essere il vero, il vero diventa il falso”. Questa frase ci spiega molto bene il grande danno del falso: nella nostra societa’ quando le cose vere diventano false, il popolo non riesce piu’ a distinguere cosa e’ falso e cosa e’ vero. Se la societa’ continua ad essere cosi’, non avremo di sicuro una vita felice. Quindi dobbiamo combattere contro il falso e cercare di eliminarlo. Il falso non diventa mai una cosa positiva, mentre il vero e’ positivo e costruttivo. Essere vero, buono e bello sono le virtu’ piu’ importanti della cultura cinese. Essere vero e’ la base delle altre due virtu’. Il contrario di essere buono e bello e’ di essere cattivo e brutto, pero’ essere falso puo’ nascondere questo contrario. Quindi rifiutarsi di essere falsi e’ la cosa piu’ importante.
Per incoraggiare la virtu’ di essere vero, la prima cosa che dobbiamo fare e’ di diventare una persona vera e dire la verita’. “Tutti devono dire la verita” e’ una cosa che sa chiunque, ma nella societa’ attuale non e’ per niente facile dire la verita’. Adesso le persone che dicono falsita’ sono molto comuni. Le persone che dicono la verita’ vengono prese in giro, e vengono emarginate dalla comunita’. Le parole false hanno il mercato piu’ grande, una divulgazione piu’ ampia. Sono piu’ efficienti.
Quando studiavo letteratura occidentale, il mio insegnante mi diede un libro che diceva: “All’inizio del ventesimo secolo, c’era un Vescovo molto capace e popolare. Un giorno disse al suo assistente: ‘Ti raccomando di dirmi la verita’ e di licenziarmi quando saro’ vecchio e quando non riusciro’ a darvi buone spiegazioni’. Dopo alcuni anni, il Vescovo era ormai invecchiato e non riusciva a spiegare bene la lezione. Il suo assistente decise di dirgli la verita’. Quando gli spiego’ la situazione, si accorse che il Vescovo non era per niente contento. Dopo alcuni giorni, il vescovo decise di allontanarlo”. Da questa storia, capiamo che le persone devono sacrificarsi per la verita’. La maggior parte di noi non vuole sentire la verita’. […]
La tradizione di parlare diplomaticamente esiste in Cina da tanto tempo: quando due persone si incontrano, dicono frasi di circostanza prima di iniziare il vero discorso. Fino ad oggi nessuno e’ contrario a questa tradizione, perche’ le frasi diplomatiche non sono bugie. La societa’ puo’ accettarle, ma non dobbiamo assolutamente divulgarle.
Durante la lunga storia umana, saper parlare e’ stato il risultato piu’ cruciale e piu’ importante. Da questo sono derivati altri progressi. Attraverso le parole e la comunicazione, un gruppo di persone insegnano la conoscenza ad un altro gruppo, da una generazione ad un’altra. Senza le lingue, senza i testi scritti, ogni generazione dovrebbe ricominciare tutto ogni volta. Gli sviluppi hanno bisogno di una base che deve essere molto solida. E questa base e’ composta dalla verita’. La verita’ deve essere solida come una roccia su cui possiamo costruire i grattacieli. Mentre il falso e’ come la sabbia su cui non possiamo costruirci niente. Solo la verita’ favorisce i progressi completati. Le parole servono ad esprimere il nostro cuore, inoltre se decoriamo le nostre parole (con la retorica), queste parole servono a incoraggiare agli ascoltatori ad accettarci. Per raggiungere questo, le persone esagerano alcuni dettagli e coprono una parte della verita’, quindi non tutto il loro discorso sara’ vero. Se le persone continuano cosi’, per qualche obiettivo nascosto, cominciano a creare falsita’, a diffamare e imbrogliare gli altri. Alla fine diventano criminali. Le parole false sono collegate all’imbroglio: imbrogliare le persone, i soldi, e la fiducia degli altri. Siccome le parole false sono ovunque, anche ascoltare diventa un problema. Dobbiamo imparare anche a come distinguere le cose vere e le cose false. C’e’ un modo di dire cinese: “E’ facile conoscere i caratteri, ed e’ difficile conoscere il carattere di una persona.” Secondo me dobbiamo aggiungere un’altra frase: “E’ ancora piu’ difficile conoscere le parole di una persona”. […].
[…]
Le persone si lamentano che e’ difficile dire la verita’ e che non riescono a sentire la verita’. Sono due cose contraddittorie. Per risolvere il problema, bisogna trovare la cosa piu’ importante esistente in questa contraddizione: gli ascoltatori. Di solito, gli ascoltatori non vogliono sentire la verita’ e imbarazzano le persone che parlano di verita’. Ogni persona vuole il rispetto degli altri e vuole sentire parole dolci, soprattutto le persone piu’ importanti e piu’ potenti. Se agli ascoltatori non piace sentire la verita’, e’ ovvio che gli altri preferiscono non dire la verita’. Nel mondo attuale, le parole false hanno piu’ mercato, anche a scuola. Ho letto un testo che si intitola “Chi ha detto la verita’ non ha ottenuto voti alti”. Adesso anche i bambini della scuola elementare hanno imparato a dire il falso. Appena uno acquisisce potere, tra i suoi sottoposti ci sono subito molto adulatori. Queste persone osservano, ricercano i caratteri, gli hobby dei loro direttori, poi cercano di trovare l’occasione di attrarre l’attenzione dei loro dirigenti e di parlare delle cose che a essi piacciono. Piano piano i dirigenti si abituano ad ascoltare i consigli di queste persone e queste persone cercano di soddisfare ogni bisogno dei dirigenti. Alla fine ai dirigenti naturalmente finiscono per piacere le persone che parlano sempre delle cose dolci ma non vere. Chi ha piu’ potere ha meno occasione di sentire la verita’.
Prima ho parlato delle persone comuni che si sentono incapaci in questa societa’. Si sentono anche privati della liberta’. La mancanza di liberta’ e’ una sensazione propria delle persone che parlano sempre del falso, perche’ si ha paura che non superi la prova del tempo. La verita’ e’ sempre la verita’, dopo averla raccontata anche per cento volte, e’ sempre uguale. Invece una bugia, dopo due o tre volte, e’ difficile rimanga sempre uguale. Quindi queste persone inventano nuove bugie per nascondere le precedenti, e vivono tra le diverse bugie, non hanno la liberta’. Quando ero piccolo, avevo un baco da seta. Lo nutrivo sempre con tante foglie. Il baco da seta mangiava sempre. Quando diventava grande, cominciava a produrre la seta. Il bozzolo diventava sempre piu’ grande, e finalmente un giorno ha completamente coperto il baco che non riusciva piu’ a uscire. In Cina, c’e’ anche un modo di dire che descrive questo processo. Questo modo di dire indica proprio quelle persone che dicono sempre le bugie e un giorno saranno come il baco che perde la liberta’.
Dobbiamo avere la volonta’ di combattere contro le cose false ed eliminarle. Ma quanto e’ difficile combattere contro il falso. Il falso e’ gia’ diventato una malattia gravissima che entra in ogni angolo della societa’ e diventa una rete che copre tutto il paese. C’e’ sempre qualcosa che copre il falso. Il popolo cinese e’ buono ma timido. Preferisce non cambiare una situazione insoddisfacente che avventurarsi e rischiare. Ma la realta’ e’ che non possiamo non combattere contro il falso, perche’ se ci abituiamo alla presente situazione, di sicuro in un giorno incontreremo una disgrazia piu’ grande.
[…] Tutto il paese deve unirsi insieme e sostenere fermamente il vero. Divulghiamo attivamente l’importanza di dire la verita’ ed allontanare le persone che parlano di cose false. Dobbiamo cercare di rivelare i modi che le persone false usano solitamente. Dobbiamo cercare di continuare per sempre la lotta contro il falso. Dobbiamo prestare tanta attenzione ad ogni tentazione di dire e fare il falso. Dobbiamo eliminare il falso prima che diventi forte. La divulgazione del vero e’ che dobbiamo dire le cose vere, fare le cose vere. Prima di tutto dobbiamo cercare di diventare persone vere. Avendo realizzato questo, tutte le altre cose diventano piu’ facili.
Nell’Opera del Sichuan, c’e’ un elemento meraviglioso: il cambio della faccia. Gli attori salgono sul palcoscenico portando una maschera sulla loro faccia. Quando cominciano a girare in costume, improvvisamente portano gia’ un’altra maschera. Penso sempre al segreto di questo spettacolo, e non trovo mai la risposta. Parlando della nostra societa’, ci sono anche tante persone che riescono a cambiare la faccia in un istante. Quando vedono i dirigenti, diventano subito adulatori, sorridenti e attenti ad ogni loro movimento. Quando sono con i loro subordinati, diventano subito seri e presuntuosi. Quando sono con gli amici, ridiventano loro stessi. Bevono e mangiano con gli amici, parlano della loro grandi prospettive. Quando tornano a casa, diventano mariti ubriachi.
Una difficolta’ nel combattere contro il falso e’ che le persone false cambiano continuamente e sempre, pero’ i loro difetti sono comunque chiari. Nella storia Viaggio all’Occidente, la scimmia protagonista Sun Wukong e’ capace di cambiare 72 facce diverse, ma anche lui ha un difetto, non riesce mai a nascondere la coda. Anche le persone false, anche se cambiano sempre, non sanno nascondere mai la coda. Questa coda e’ l’avidita’ di fama, di denaro, del piacere e della lussuria. Chi vuole combattere il falso puo’ cominciare la sua impresa da questo: l’avidita’ delle persone false.
Questo mondo e’ strano, gli oggetti davanti a noi, a prima vista, sono bellissimi e affascinanti, quindi siamo attratti dalle cose belle e cerchiamo di avvicinarli, ma in quel momento loro tornano in dietro. Alla fine quando li conquistiamo, diventiamo i loro schiavi. Mencio ha detto: “Dobbiamo conquistare una cosa, ma non possiamo essere conquistati e controllati da questa cosa”. Mencio ci insegna di “utilizzare gli oggetti usando un atteggiamento da padrone”, nel senso che dobbiamo capire che noi siamo i padroni, e dobbiamo essere attivi. I diversi oggetti in questo mondo servono solo ad essere utilizzati da noi stessi, e noi siamo i loro padroni. Non dobbiamo diventare i loro schiavi. Mi piace molto questa frase.
Tante persone dicono che e’ difficile combattere contro il falso. Ma non ci dobbiamo fermare solo perche’ noi lo consideriamo difficile. Vi faccio un esempio: chi ha volonta’, avra’ sicuramente successo. Prima che il Governo di Shanghai organizzasse l’Expo, tante persone dicevano che era un’impresa troppo difficile. Dicevano che la struttura andava bene, ma il contenuto dava tanti problemi. Gli abitanti non erano istruiti. Possiamo migliorare questo problema in poco tempo? Possiamo migliorare il problema d’inquinamento in pochi anni? L’Expo non sono le Olimpiadi che durano solo 15 giorni. L’Expo dura 6 mesi, 184 giorni e notti. Ci sono tantissimi turisti ogni giorno che arrivano. Come possiamo promettere zero errori? Ma il popolo cinese non si e’ fermato davanti alle difficolta’, e abbiamo fatto tutto il nostro possibile per organizzare l’Expo 2010. Abbiamo avuto successo. Durante l’Expo, Shanghai aveva il cielo azzurro. C’erano quasi un milione di persone, ma tutto era molto organizzato. Tutto il mondo si e’ meravigliato dei successi dell’Expo 2010 Shanghai. […]

“Sono la strada, la verita’ e la vita” — Giov 14,6
A questo punto, alcune persone mi chiederanno: “Vescovo, ha parlato cosi’ tanto di combattere il falso, ha parlato anche della necessita’ di divulgare il vero. Ma cos’e’ il vero, e’ un nome troppo astratto per noi. Non riusciamo a vederelo, ne’ a toccarlo. Come possiamo utilizzarlo per combattere il falso?”
Essendo tutti credenti, vi rispondo con le parole del Padre. Egli disse: “Sono la verita’ e la vita”. Fin dall’antichita’, i popoli cinesi cercano la verita’. Il detto “cento scuole cercano di diventare famose”, vuol dire che ogni scuola, ogni teoria, ricerca la sua verita’. La Scuola confuciana cerca l’armonia del cielo e del popolo. I Taoisti cercano di raggiungere il Creatore. I Gesuiti cercano la verita’. Il Creatore capisce che gli uomini non riescono a conoscere completamente la verita’ senza l’aiuto degli altri, quindi Lui delega il Suo unico Santo figlio a scendere in questo mondo. Il Figlio diventa una vera persona che possiamo vedere e toccare. Gesu’ e’ la verita’ che rispecchia noi stessi. Gesu’ non e’ solo la Verita’ ma ci conduce anche alla Strada della Verita’. Quello che possiamo fare e’ solo seguire Gesu’, stare con Gesu’, e arrivare in fondo al suo percorso, solo cosi’ possiamo ottenere la verita’. I confuciani promuovono l’onesta’, l’esercizio, e lo chiamano l’ “esercizio della strada”. Il carattere della strada nella lingua cinese e’ composto da due parti: camminare e origine. Questo carattere ci dice che abbiamo bisogno di camminare tanto per poter arrivare all’origine della vita e di tutto il mondo. Il Libro di Laozi ha 5.000 caratteri e parla proprio della strada per arrivare alla verita’. Gesu’ disse al Governatore di Roma: “Sono nato in questo mondo per testimoniare la Verita’, e chi puo’ capire la Verita’ mi ascolta senza sforzo”. Dopo aver detto questo, il Governatore chiese a Gesu’: “Cos’e’ la verita’?” Quando Gesu’ stava per rispondergli, il Governatore ando’ via. Evidentemente non voleva nemmeno ascoltare.
Chi ascolta la verita’, la pratica. Gesu’ ci insegna che quando vogliamo dire di si’, diciamo di si’. Quando vogliamo dire di no, diciamo di no. Chi ascolta Gesu’ non puo’ assolutamente dire il falso. Dobbiamo controllare la nostra lingua. Vorrei leggere a questo proposito una lettera che Giacomo ha scritto per tutti i credenti (Gc 3, 1-12):

Fratelli miei, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo, poiché tutti quanti manchiamo in molte cose. Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Quando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e vengano spinte da venti gagliardi, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole chi le manovra. Così anche la lingua: è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco quale grande foresta può incendiare! Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità, vive inserita nelle nostre membra e contamina tutto il corpo e incendia il corso della vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna. Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dalla razza umana, ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale. Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio. E' dalla stessa bocca che esce benedizione e maledizione. Non dev'essere così, fratelli miei! Forse la sorgente può far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara? Può forse, miei fratelli, un fico produrre olive o una vite produrre fichi? Neppure una sorgente salata può produrre acqua dolce.

Quello di Giacomo e’ in realta’ lo specchio dell’insegnamento di Gesu’. Gesu’ ci insegno’: ”Le cose che vengono dalla bocca e dal cuore ci possono sporcare veramente. La malignita’, l’omicidio, l’adulterio, il furto, la calunnia, tutto viene dal cuore”. Gesu’ ci insegna anche di pulire le nostre parole. Quando le parole sono pulite, anche il nostro cuore sara’ pulito. Non dobbiamo dire il falso e non dobbiamo sporcare il nostro cuore. La base di tutto e’ la verita’ del nostro cuore. Dalla verita’, nascono anche l’onesta’, la sincerita’ e la purezza. Insomma dobbiamo imparare da Gesu’ e diventare una persona vera dicendo la verita’. Il cuore deve essere corrispondente alle parole. La vera persona puo’ essere orgogliosa e puo’ avere una vita pura.
Dobbiamo ricordare sempre le parole di Gesu’. Ripeto sempre una frase che ho imparato nella scuola elementare: “Bisogna essere buoni e umili come Gesu’ e spero che il nostro cuore possa essere puro come quello di Gesu’”. Ho imparato con impegno le cose che riguardano il buon cuore, l’onesta’ e l’umilta’ di Gesu’. Ricordo e sento sempre l’amore di Gesu’. Quando leggevo il XXIII capitolo del Vangelo, ero spaventato. Gesu’ odiava gli ipocriti e disse: “Voi ipocriti siete la tragedia!”. In questo capitolo, ci sono sette paragrafi interi in cui si descrive l’odio di Gesu’ per l’ipocrisia. Il nostro clero sa usare alcune regole tratte dai Libri e imporre ai nostri fratelli a queste regole. Invece il clero usa altre regole per perdonarsi e non ubbidisce alle regole valide per i nostri fratelli. Questo clero diventera’ facilmente ipocrita. Io mi ricordo sempre di fare il possibile per diventare una vera persona e dire la verita’. Avendo fatto questo per me stesso, posso insegnarlo ai miei fratelli.
Vi Auguro sinceramente che in questo nuovo anno
Abbiate una vita piu’ allegra senza la pressione dell’aumento dei prezzi;
Abbiate una vita piu’ libera, senza il disturbo di esser forzati a fare le cose non vi piacciono;
Abbiate una vita piu’ comoda, senza il pericolo di diventare gli schiavi della casa e denaro.
Dobbiamo cercare di dire la verita’, imparare gli insegnamenti di Gesu’ e testimoniare la verita’.

Il Timeo di Platone: il Demiurgo e la creazione del generato sensibile come copia dell'eterno essere intellegibile

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Per leggere Platone, consiglio la migliore raccolta che c'è: quella di Giovanni Reale, che trovate qui.
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I due filoni di cui si compone il dialogo, della medesima importanza, riguardano il principio materiale, la cui portata rimanda alle dottrine non scritte, e la tematica del demiurgo.

Quello che si dice nel Timeo sembrano essere assiomi veri e propri, verità:
1)      l’essere è sempre, e viene colto con intelligenza e ragionamento
2)      il divenire, che sempre muta, non è mai essere, è oggetto di opinione ed è colto coi sensi
3)      tutto ciò che è soggetto al divenire richiede una causa efficiente, cioè un Demiurgo
4)      il Demiurgo, che quindi opera sul divenire, può scegliere di utilizzare due modelli: l’essere, o lo stesso divenire. Se utilizza il primo modello produrrà qualcosa di bello, altrimenti qualcosa di non bello.

Se il nostro mondo è bello, il demiurgo per la sua formazione ha guardato al modello eterno dell’essere; se è il più bel mondo realizzato, esso ha imitato e realizzato il Bene nel massimo grado possibile.
Ora, per la seconda ipotesi, in cui il Demiurgo userebbe un modello generato, riguarderebbe solo un Demiurgo “umano” e non divino, che non contemplerebbe in realtà questa possibilità.

Quindi il mondo sensibile (che si coglie con i sensi e l’opinione) è una immagine del mondo intellegibile.
Sull’origine dell’universo l’uomo può fare solo ragionamenti verosimili probabili, poiché tali ragionamenti si faranno sulla copia e non sul modello eterno.
Il filosofo, facendo invece ragionamenti metafisici, può aspirare a conoscere il modello originario.

Il cosmo è un misto di Intelligenza e un Principio meno elevato di questa, che Platone diceessere caratterizzato da 1) “necessità”, da intendersi come “mancanza di ordine”, un qualcosa che va contro le leggi di natura, senza una finalità, un ordine, né in vista del meglio, e 2) “causa errante”, in movimento, come il moto errante dei pianeti.

Sembra che questa struttura, completata dalle dottrine non scritte, rappresenterebbe la polarità Uno-diade indefinita.

La necessità viene piegata alla regola suprema dell’Intelligenza, che le è superiore.

Zhong Biao - China

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L'economia cinese, Francoise Lemoine

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p. 7
·         Secondo MADDISON (1998) la Cina è la seconda potenza economica mondiale davanti al Giappone; secondo STUDWELL (2002) lo status di potenza è solo un miraggio; per CHANG (2001) è all’orlo del collasso, come è stato per l’Urss
·         Si tratta di un’economia a diverse velocità e con un apparato statistico inefficiente
p. 8
·         Ha inizialmente puntato sul modello sovietico e su un’industrializzazione pianificata, allo scopo di garantirsi indipendenza politica e autosufficienza economica; negli anni ’80 ha iniziato la propria transizione verso l’economia di mercato attraverso il ritorno all’organizzazione familiare in agricoltura, per poi proseguire negli anni ’90 con la difficile privatizzazione delle grandi industrie
·         La demografia costituisce una forza ed un handicap: il ritmo di crescita della popolazione si riflette nello sviluppo, ma la produttività del lavoro rimane molto bassa (anche se a partire dal 1979 si disimpegna da processi produttivi obsoleti)
p. 9
·         Al di là della crescita spettacolare dei consumi, si è avuto un progresso limitato nei campi della sanità e dell’istruzione, mentre l’aumento della disoccupazione e della precarietà hanno rimesso in discussione le conquiste sociali anteriori alle riforme
·         Le imprese straniere lungo le coste hanno un effetto incerto, tuttavia, sul resto del tessuto industriale
pp. 11-12
·         L’unione sovietica offre un modello di sviluppo ed un sostegno economico, ma gli attriti politici ed ideologici conducono alla rottura consumata nel 1960; anche se i successivi “balzo in avanti” e “rivoluzione culturale” prendono a prestito dal modello staliniano, e una volta riparati i debiti di guerra, i dirigenti cinesi si ispirano direttamente alla NEP, a partire dal piano quinquennale del 1953-57, dopo la riforma agraria e la redistribuzione delle terre ai contadini il 28 giugno 1950
p. 12
·         Nel 1956 praticamente tutta la popolazione contadina è entrata nelle cooperative di Mao e la pianificazione è centralizzata

Kasey Myrick

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I Rosacroce, i Manifesti, "Le nozze alchemiche" di Cristiano

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- "In mano teneva un libro di pergamena, intitolato I, che costituisce dopo la Bibbia il nostro più grande tesoro e che il mondo dovrebbe conoscere e giudicare".
È possibile che questo nome, "I", si riferisca alla iod ebraica (tetragramma 10, Axis Mundi e God massonico;

- il tocco della Vergine durante il cammino indica che tutti i Misteri che verranno indicati sono quelli del principio femminile;

- "Cosa fa uno specchio? Riflette la realtà": ciò che è in alto, così è in basso, ma in senso inverso;

- la musica lascia l’auditorio letteralmente senza parole. C’è un tempo in cui dobbiamo solo ascoltare e rimanere in silenzio. È parte del processo;

LE NOZZE ALCHEMICHE DEI ROSACROCE

I 7 Giorni della Creazione:
1) Notte e Giorno, luce e tenebre
2) Cielo e Mare, acque superiori e inferiori
3) Alberi e Piante, acqua e terra
4) Sole e Luna, con le stelle
5) Pesci e Uccelli
6) Animali e Uomo
7) Riposo, riconciliazione degli opposti

Andres Marroquin Winkelmann - Peru'

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SHANGHAI: “The world next door”: Mostra fotografica dell’artista italiano Paolo Pellizzari.

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L’IIC Shanghai e’ lieto di annunciare che le opere della Mostra “The world next door” del fotografo italiano Paolo Pellizzari, gia’ esposte nel Padiglione Italia dell’Expo Shanghai 2010, sono ora visibili fino al 15 marzo 2011 presso la Levant Art Gallery.
La Mostra comprende 7 opere fotografiche di “paesaggi urbani” realizzate in alcuni Padiglioni nazionali durante l’Expo Shanghai 2010.
Il fotografo italiano Paolo Pellizzari vive in Belgio, ha esposto in tutta Europa e tenuto Conferenze e Workshop a New York. Il suo stile, che associa la folla attraverso la panoramica di un paesaggio umano epico, e’ unico nel suo genere.

Data: fino al 15 marzo 2011
Venue: Levant Art Gallery, 4F, 28, Yuyao Road, Shanghai - 阆风艺术画廊,余姚路,28号,4楼.
Ingresso Libero.
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