Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Demografia italiana e date

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1800-1913 = la popolazione italiana raddoppia = da 18 mln a 35 mln

1870 = valori più elevati di r

1876-1900 = 1° fase emigrazione italiana (5,2 mln)

1900-1915 = 2° fase emigrazione italiana (9 mln) = 17 per mille (1,7%) = 600 mila anno
= grossa concentrazione di rimpatri

1915-1940 = 3° fase emigrazione italiana (4,4 mln)

1950-1980 = 1° fase emigrazione italiana (7,5 mln) (5,2+9+4,4+7,5 = 26,1 MILIONI TOT.)

1876 = [Direzione Generale della Statistica]
= inizio migrazione italiana transoceanica = 3,8 per mille (0,38%) emigranti

1881 = 58% arrivavano a età riproduttiva e 6% a 60 anni

1885-1888 = accelerazione emigrazione del Sud

1886 = fino al 18856 l’emigrazione italiana è stata soprattutto europea, poi inversione di tendenza

1900 = 10 per mille emigranti (0,1%)

1900-1910 = inizio della diffusione del controllo delle nascite in Italia

1901 = [Commissariato Generale dell’Emigrazione]
= [L. 23/1901 – 31 gennaio 1901] = 1) istituzione C.G.E. presso Ministero degli Affari Esteri 2) scopo di tutelare l’emigrazione italiana esclusivamente transoceanica (sfruttamenti del viaggio via mare) 3) prima definizione di emigrante = colui che si reca all’estero per scopo di lavor “in un Paese posto al di là di Suez e protettorati italiani o oltre Gibilterra viaggiando in 3° classe o in classe che in C.G.E. dichiara equivalente alla 3°”
= riconoscimento legislativo del porto di Palermo

1902 = il CGE si basa sulle liste di bordo

1904 (1 gennaio) = la distinzione inadeguata migrazione temporane/permanente la si sostituì con emigranti verso Paesi europei o del Bacino del Mediterraneo/emigranti verso Paesi transoceanici
= riconoscimento legislativo del porto di Messina

1905 = priam rivelazione uficiale dei “rimpatri” transoceanici del C.G.E.

1908 = anno di massima intensità dei rimpatri (picco del 1906-10)

1913 = massimo assoluto dell’emigrazione italiana = 873 mila

1919 = riduzione validità passaporto ad 1 anno perché le persone nel periodo di validità emigravano più di una volta

1920 = massima emigrazione del periodo 1915-40 = 600 mila

1921 = il C.G.E. inizia a occuparsi delle statistiche migratorie totali attraverso il nuovo modello di passaporto

1921-75 = rimpatrio di 6 mln (dei 10-12 espatriati 1900-75)

1926 = [Istituto Centrale di Statistica]

1927 = soppressione del C.G:E. a favore dell’ISTAT

1928 (luglio) = passaporto unico = 3 cedole per ciascuno dei due eventi migratori

1955 = accordo Italia-Germania “immigrazione controllata”

1956 = tragedia di Marcinelle = fine dell’emigrazione italiana in Belgio

1960-70 = industrializzazione tardiva, insieme alla Spagna

1961-65 = massimo rimpatrio dai Paesi europei = boom economico

1964 = nuovo sistema di monitoraggio in vase all’[AIRE - Anagrafe Italiani Residenti all’Estero] presso tutti i Comuni italiani
= 1 mln di nascite all’anno

1970 = è iniziata forte riduzione di fecondità

1975 = saldo naturale negativo nel centro Nord
= l’emigrazione all’estero può considerarsi un fenomeno concluso, e l’Italia diventa punto di arrivo

1981 = 98% arrivavano a età riproduttiva e 42% a 60 anni (vs 58% e 6% 100 anni prima)

1986 = [Comitato Italiano per i problemi di migrazione]
= [L. 43/1986] = legge sui lavoratori extra-comunitari =1) abolizine T.U. 1931 b) coordinarte generali per l’accesso ai diritti sociali c) equiparazione lavoratori immigrati/italiani

1989 = il computo tradizionale viene meno a causa della liberalizzazione frontiere CEE
= l’AIRE è integrato all’interno di tutte le Anagrafi

1990 = [L. 39/1990] = programmazione annuale dei flussi di lavoratori in base alle esigenze di mercato (anche se inatteso)
= riduzione del TFT = 1,2-1,3 (500 mila nascite all’anno)
= saldo naturale negativo nel Sud

1992 = permessi di soggiorno al netto dei bambini = 650 mila

1995-96 = 1° sanatoria immigrati

1998 = [L. 40/1998] = T.U. sull’immigrazione = 1) ampliamento notevole delle possibilità d’ingresso, anche per ricerca di lavoro 2) politica di programmazione di quote per provenienza, con privilegio dei Paesi che collaborano al conttrollo dell’immigrazione
2° sanatoria immigrati

2000 = si è raddoppiata presenza straniera

2002 = [L. 189/2002] = non si modifica quadro generale T.U. 1998, ma maggior irgiditàall’ingresso e per permanenza = 1) straniero che lascia lavoro o viene licenziato perde immediatamente il permesso di soggiorno 2) “contratto di soggiorno” 3) maggior severità nell’esplusione degli irregolari 4) eliminazione della figura dello sponsor
= 3° sanatoria immigrati

2005 = permessi di soggiorno iscritti all’anagrafe sono nella media UE = 5% = 2,4 mln (2,75 mln con bambini)
= lavoratori stranieri = 2,16 mln = 9% forza lavoro (50% servizi, 40% industria, 6% agricoltura)

2005-2025 = stimato calo complessivo forza lavoro (per ISTAT 4,5 mln)

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