Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Noccolò Machiavelli e le forme di governo

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Machiavelli (1513) – Principe, Istorie Fiorentine, Arte della guerra, Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio


Non vuole indagine comparata su forme di governo, correlazione forma di governo-stratificazione sociale, distinzione repubblica(espressiva)-principato(repressiva), differenza con gli antichi: le repubbliche moderne non sono Roma, la monarchia dei moderni è però superiore a quella degli antichi, appare dispotismo; esaltazione governo misto romano ma non durata-ordine-pace, a rendere grande Roma fu conflitto senato-tribuni della plebe, inoltre scaricava tensione adoperando plebe in guerra; la monarchia francese è assoluta ma non dispotica perché c’è antichità di sangue (a differenza della Turchia);

nelle Istorie dice che a Venezia non c’è governo misto perché governano gentiluomini, a Firenze c’è conflitto famiglie-loro clienti;
nell’Arte della guerra diversità Europa(molte repubbliche)/Asia e Africa (un regno e poche repubbliche);
nei Discorsi usa spesso tirannide non approfondito da antichi, no idealità: monarchia richiede forza del re (contenimento nobiltà) e diseguaglianza, repubblica uguaglianza, forme di non-repubblica 1) dispotismo 2) anarchia feudale 3) demagogia

Il principe: due tipi di principati. 1) del principe (Turchia) 2) dei baroni (Francia), i principi savi di Francia pensavo a far contento il popolo, un popolo corrotto diventato libero si può mantenere con difficoltà libero (cacciata dei re di Roma perché corrotti), dove non c’è corruzione tumulti e scandali non nuocciono.


· Machiavelli stesso pone al centro nei discorsi il governo misto della repubblica romana , accettando Polibio, e una realtà sfaccettata col ruolo fondamentale della libertà; il governo misto non è rappresentazione ideale ma la rappresentazione stessa del potere
· centralità del concetto di virtù,mai spinto all’estremo, cioè mai ad annullare l’individuo di fronte allo stato (impostazione condivisa da Montesquieu)
· il cittadino è in senso pieno, che svolge un ruolo politico e sa impegnarsi valorosamente in battaglia
· la repubblica romana studiata in Uk secondo le opere di Machiavelli (traduzione: 1636-40), poteva essere letta in modi diversi, tanto che NEDHAM la presentò come “repubblica popolare composta di cittadini-soldati”, e a volere – alla fine della prima guerra civile 1646 – la fine del conflitto secondo la costituzione nazionale: accordo tra le forze in campo perché essa prevedeva sia presenza del re che del parlamento (facendo capo al realismo politico di Machiavelli, anche se fu accusato di disinvoltura politica)
· 1) dedizione del cittadino-soldato allo stato 2) bene comune (esposto al rischio del potere tirannico) che sovrasta nei momenti cruciali il privato (esposto al rischio della corruzione) 3) elogio della virtù contrapposta alla corruzione 4) vivere civile e libertà collettiva che agisce attraverso gli organi previsti dalla legge, con dialettica cittadino-isttuzioni e mutabilità continua delle istituzioni; antinomie della storia e delle azioni inducono a conclusioni pessimistiche
· ma nei Discorsi la libertà come indipendenza vi entra solo nel momento costitutivo dello stato piuttosto che ad istituzioni già funzionanti, poiché la condizione umana entra in uno stato di subordinazione rispetto al potere dominante; questo dominio però deve essere però regolato dall’intelligenza in modo che non diventi tirannia: istituzioni come insieme bilanciato di poteri e di rappresentanze
· quadro antropologico ed etico-politico ricco di contenuti volontaristici ed oppositivi, lasciando spazio a mutamenti ed esperienze costituzionali nuove, dove è sempre presente un contro-potere: continua competizione tra individui, gruppi, classi, che favorisce l’insediamento della libertà mentre alimenta il senso civico (ma senza che i suoi membri siano costretti a rinunciare a perseguire il successo individuale)
· moto imprevedibile della storia che favorisce o meno il successo della libertà, un costituzionalismo di matrice liberale favorito da quel governo misto, secondo le condizioni oggettive del territorio in cui è impiantato, senza essere condizionati da “servitù esterna” (come peraltro è successo a Sparta con Licurgo); tanto che lo stesso Montesquieu si accosta a Machiavelli
· la repubblica deve essere creata con leggi ordinate e governata con prudenza per impiantare gli anticorpi contro la decadenza, e mantenere vivo il contrasto tra le diverse componenti sociali e mantenere in vita la pubblica libertà; la repubblica, inventata da coloro che “prudentemente ordinano le leggi”, deve trovare una via mediana tra i tre regimi per impedire la degenerazione e mettere in essere un potere più fermo e stabile, non un’immobile armonia ma un equilibrio tra due grandi forze-umori: il popolo-“i grandi”
· il cittadino ha il diritto di agire in modo conforme a leggi generali, conformando il suo destino quasi integralmente a quello della comunità d’appartenenza, riducendo al minimo il rischio di interferenza dello stato nella vita dei cittadiniun repubblicanesimo liberale che in Europa non si è svincolato dai vecchi modelli, ma che in Usa ha sostituito il potere monarchico con quello federale, e l’aristocratico con il senatoriale-federale


Fonti:
Le forme di governo, Nicola Matteucci
Alla ricerca del governo libero, Carlo Carini

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