Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Frizzy, pizzeria Totò saluti, Piedone l'africano, 7 chili in 7 giorni, Così è la vita, Al John e Jack, Tartarughe Ninja 3, Black Jack, Defenders

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Povero Frizzy, il mio cane… ha subito un trauma cranico: le opzioni sono tre, o rimane cieco, o muore, o riesce – pain piano – a migliorare. Questi giorni sono dedicati a lui, sempre allegro, ora si ritrova a sbattere la testa contro i muri perchè impossibilitato ad orientarsi.
Ho scoperto una pizzieria vicino a casa mia, la pizzeria “Totò” di San Marco, dove fanno una pizza molto buona, anche se sono un po’ lenti. Non c’ero mai stato, pur avendola sotto casa; ci sono andato sabato, la serata dei saluti: Massimo va in Grecia per 14 giorni con Katerina, ragazza greca che – dopo molto tempo che era qui – non vi tornerà più da studente (forse da turista sì); Melanie e Amandine, le amiche francesi, partivano per la loro città, Strasburgo, anche loro definitivamente; il Cumpà (alias Andrea) si è invece trasferito vicino casa mia, a Ponte D’Oddi. Ho conosciuto una ragazza veramente carina, e gentile nei modi: Lia, un’amica greca di Katerina, che studia Formazione primaria, e che discuterà la tesi a luglio.

Con i film, oggi torniamo sul classico, con un po’ di revival che mi sono visto questi giorni: la comicità per eccellenza, Stanlio e Ollio, la peseudo-comicità italiana che stranamente mi mette sempre di buonumore di Bud Spencer con Piedone l’Africano, il tragicomico e sfigato Fantozzi con Il secondo tragico Fantozzi (superbo capolavoro dai toni vagamente pirandelliani, nulla al confronto degli ultimi film del nostro impiegatuccio stile La Clonazione), e con (in compagnia di Pozzetto) 7 chili in 7 giorni; per finire con una comicità che sinceramente non apprezzo, troppo melodrammatica: quella di Aldo Giovanni e Giacomo, che, se ben riuscita in Così è la vita, non lo è altrettanto in La leggenda di Al John e Jack.
Da sconsigliare assolutamente le Taratarughe Ninja 3, non quello che è uscito attualmente, ma quello di qualche anno fa (1992) ambientato nel Giappone antico: trama squallidissima, personaggi banali e non caratterizzati, storia assolutamente inventata, nemici non ben definiti, scene atmosfere musiche da buttare.

Per finire, il consiglio di un anime (un cartoon giapponese per intenderci, ma che non ha nulla a che vedere con occhio e lacrimucce alla Sailor Moon): Black Jack, medico al soldo di coloro che non possono usufruire per motivi più o meno legali del servizio sanitario pubblico; in realtà congegnatissimo e poetico, competentissimo l’autore dal punto di vista medico e anatomico, è un prodotto riuscitissimo anche sotto il punto di vista stilistico e musicale (stupende le colonne sonore). Vi è stato tratto anche un manga, stesso stile, ma che ancora non ho letto, e quindi non posso dirvi di più. Intanto, però, ritornado in casa Marvel, altro consiglio sempre 100%: Defenders: li chiamavano… i difensori: ancora disegni spettacolari, storia e lettering/dialoghi a dir poco sopraffini, sebbene i personaggi chiamati a salvare il mondo non siano i “classici”. A combattere contro gli eterni Dormammu e Umar, vi sono il sofisticato Dr. Strange, il mago più potente del mondo, lo scontroso Hulk, l’altezzoso Namor, signore di Atlantide, il sognatore Silver Surfer.

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