“Non esiste alcuna morale unicamente moralizzatrice e ogni eticità, affermando esclusivamente se stessa, uccide troppe forze buone e viene a costare troppo cara all’umanità” (Friedrich Nietzsche)
Se c’è un senso in cui possiamo sentirci, noi uomini moderni, risultato di un progresso, questo è l’essere diventati maturi per l’esperienza della pluralità. Certo, la scienza, la tecnica, l’organizzazione sociale del lavoro ci hanno messi al sicuro dalle più immediate minacce alla nostra sopravvivenza, ma è soprattutto il rivolgimento della morale comune che si è accompagnato a questa sicurezza che ha reso l’uomo maturo per la pluralità, per un modo di essere in cui le decisioni non hanno mai una portata di salvezza o di dannazione “totale”. Alla liberazione dei pregiudizi morali, punta Aurora.
(il testo, bello, e molto attuale, qui)
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