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IL DI GEN: 1) LA CONSUET, 2) PRINC GEN DI DIR RIC DALLE NC, 3) ALTRE PRESUNTE NORME GEN NON SCRITTE
IL DI GEN: 1) LA CONSUET, 2) PRINC GEN DI DIR RIC DALLE NC, 3) ALTRE PRESUNTE NORME GEN NON SCRITTE
· 1) LA CONSUET: concezione dualistica elem cosuet: a) diurnitas (prassi) b) opinio iuris sive necessitas
· Ma non unanimità di consensi in dottrina: per alcuni solo prassi, poiché opinio iuris la farebbe considerare come nata da un errore: se lo St crede che un comportam è obbligatorio quando non lo è, vi si conforma come se lo fosse cadendo in errore: non è uno degli elem ma un effetto psicologico dell’esistenza della norma
· In realtà entrambi gli elem sono necessari [sent CIG 69 sulla delimitaz della piatt cont nel Mare del Nord] + [sent CIG 85 delimita piatt cont Libia-Malta], come dimostrato dalla CIG ma anche dagli St
· Gli St per non affermare che serva solo prassi, molte volte sui affrettano a dich che un loro comportam è dettato da ragioni di mera cortesia, e non può essere considerato cap di creare un precedente
· Al momento iniziale il comportam non è sentito come giuridicam dovuto, ma come socialm dovuto
· Se non si facesse leva sull’opinio iuris, la consuetudine sarebbe = al mero uso (cortesia,…: non obbligatori)
· [sent Cassaz 1955]: negaz esistenza norma di gen che estenda immunità dipl al personale di servizio ambasciate, se lo si fa è per mera cortesia,“mancata rispondenza ad opinio iuris, con conseguenza di non ess obbl”
· princ consuetud non può essere tratto da prassi convenzionale, seppur costante e ripetuta, quando è chiaro che il pricn è il frutto delle concessioni fatte da St contraenti (v. lump-sum agreements)
· lump-sum agreements: acc frequenti nella prassi mediante cui lo St nazionale dei soggetti a cui sono stati espropriati beni all’estero accetta dallo St espropriante una somma, di solito inferiore all’indennizzo sull’inero valore dei beni; secondo il Trib Iran-Usa sarebbero frutto di una transazione e perciò non norme di di gen
· Esecutivo può violare il dir consuetud se dimostra che tale violazione è convincimento di doverosità sociale
· Tempo formazione consuetudine: no soluzione precise ed univoche
· Può essere tanto più breve quanto è più diffuso consenso com int; è però un fattore ineliminabile, essendo le “consuetudini istantanee” di cui qualcuno parla, una contraddizione (non-stabilità nel dir non scritto)
· Possibilità di partecipaz di tutti organi statali alla sua formazione e non solo quelli del pot estero: sia atti esterni, che interni (l, sent, atti ammvi); non vi è alcun ordine di priorità,ma l’imp dipende dal contenuto cons
· Una funzione del genere è svolta con partic autorità dalle corti supreme
· Le consuet si impongono anche agli St di nuovo formazione: discussione St decolonizzaz (> parte com int)
· Da St decolonizz pretesa di rispettare solo consuetud accettate, così come fecero Paesi Socialisti post-1GM che vedevano di come capitalistico
· Contestazione consuetud: 1 solo St irrilevante, anche se ripetuta (persistant objector); secondo [PENTUSSAGLIA], in base alla prassi int: il pers obj non si oppone alla cosnuet già formata ma tenta di impedire la sua formazione o negare che sia avvenuta
· Non occorre la prova dell’accettaz della consuetud: se fosse necessaria la consuetud sarebbe configurabile come accordo tacito, ma verrebbe allora a negarsi la stessa idea di di gen e comune
· Quando la contestaz proviene da un gruppo di St non può essere ignorata: in qsto caso è imp il lavoro dell’interprete che deve trovare un mcd all’attegiam St per ricostruire principi magari generalissimi
· I PVS tendono a sottovalutare l’imp di tutta una serie di Ris delle oi a caratt univ, particolarm dall’Ass Gen dell’Onu
· Le ris delle oi appartengono al soft law (dir morbido), termine impreciso, che fa leva sul caratt princ: la non-obbligator
· Un’opinione da respingere è quella di [ABI-SAAB]: il procedim classico di formaz della consuetud è ormai sostituito da un procedim “quasi-legislativo” accentarto nell’Onu
· Se la cosuetud non è acc tacito, può essere però “di formazione spontanea” [GIULIANO, AGO, BARILE, CONFOR]
· non bisogna esagerare con lo spontaneismo e dire che il dir non scritto viene alla luce in modo incosciente e inconsapev
· alla base della consuetud non c’è mat informe, ma ben individuabili atti St: tr, L. , sent
· cosuet partic: vincolanti una cerchia ristretta di soggetti (cosuet regionali o locali); dir non scritto che può formarsi a modifica o abrogazione di regole poste da un tr: le parti contraenti, soprattutto per l’oistituzione di oi, danno vita ad una prassi modificatrice delle norme pattuite
· qualche problema ci sarà per quelle oi , come la CE, che comprende organo giurisdiz che deve vigilare sul rispetto Tr
· anche questa è per def un fenom di gruppo non scomponibile in relazioni fra i singoli Stati: non è necessario provare che il singolo St appartiene al gruppo che ha contribuito effettivam a crearla
· la cosuetud è suscettibile di applicaz analogica: interpretaz estensiva a casi specifici che non prevede, ma i cui caratteri essenziali sono analoghi al caso previsto
· il ricorso all’analogia ha senso per fattispecie nuove (che non esistevano all’epoca di formazione della norma): es. norme della navigazione marittima applicate alla navigazione aerea
· 2) PRINC GEN DI DIR RIC DALLE NC: [art 38 st CIG]: tra le fonti “princ gen di dir ric dalle NC”, utilizzabili laddove mancherebbero tr o consuetud applicabili al caso concreto: sorta di analogia iuris come ultima ratio, che codif prassi dei Trib Arbitr
· polemica in dottrina fin dalla costituzione della Corte Permanen di Giustizia Int all’epoca della SdN, con norma simil38
· varietà opinioni dottrina: a) negazione di tali principi, la sent che ne facesse menzione sarebbe “dispositiva” = costitutiva di una nuova norma, b) principi come integratori del di ma senza spiegarne su quale fondamento, c) loro posizione di primo grado ante cosuetudine e accordo
· ogni ordinem ammette ricorso a tali pgddrdNC in mancanza di norme spec, ma il problema è che non sono ricavati per astrazione dalle norme int, ma dagli ordinam degli Stati “civili” (equivocità, a volte ritenuta offensiva e anacronistica)
· [CONFORTI]: non ric l’equivocità di tali “civili”, ma ne propone un concetto nuovo contrapposto a St “incivili” di oggi (che torturano, attuano discriminazione razziale,…)
· per essere ric princ statali come tali pgddrdNC ci devono essere 2 condizioni: a) princ ric e applic dalla gran parte St b) occorre che siano sentiti come obbligatori, validi anche per il di; non sono altro che categ sui generis di consuetud int
· dominio riservato: lo St ha serie di obblighi verso stranieri ma non verso propri sudditi; ciò corrisp sempre meno alla realtà e prassi, basti pensare a tutto il movim conv a favore dei dir umani: i pgddrdNC può essere utili proprio per estendere la sfera di rapp St/suddito regolata dal di
· finiscono col perdere la loro caratteristica di princ destinati a colmare la lacuna del di: rapp con consuetd viene ad essere di pari grado, la norma posteriore abroga l’anteriore, la norma speciale deroga alla norma comune
· per la loro esistenza non serve la presenza nella totalità degli St: il giudice può farne così applicaz anche quando tale princ non esista nello St, sempre che l’ordinam interno imponga (come avviene) l’osservanza del di
· ordinam it: [art 10 c1 C]: “l’ordinam it si coforma alle norme del di genralm ric”: contrarietà L. ad essi comporta incost.
· [sent Cassaz 1971]: lavoratore sollecita incostituzionalità art 2118 cc in tema licenziam per contarietà a pdigr ricavabile dal fatto che “l’ordinam interno di molti altri Paesi tutela maggiorm il lavoratore dai licenziam arbitrari”; la Corte respinge l’eccezione osservando che in materia esistono mere racc; in effetti nella com int sulla materia non c’è una communis opinio
· [sent CC 1967 princ ne bis in idem int]: incostituzionalità art 11 cp sulla possibilità di porre di nuovo a giudizio in It per lo stesso reato chi già fosse giudicato all’estero per reati commessi in It è infondata; motivazione: in nessun ordinam statale il princ ne bis in idem è previsto in rapp a sent penali straniere, e perciò non può esserci nemmeno un pgddrdNC
· [sent CC 1997]: sempre in riferim al ne bis in idem dice che non è ancora pgddrdNC ma tendenzialm va costituendosi
· [QUADRI]: non considera com pgddrdNC i princ che “disciplinano tipiche situaz del dir interno” (come rapp St/sudd)
· per [CONFORTI] la posizione del Quadri è ainammissibile perché proprio norme int sul trattam stranieri hanno origine da princ uniformi interni
· [sent CappUSA 1975 “Com Non rubare”]: sostiene che norme int siano solo quelle che “gli St usano per il loro comune interesse e/o nelle rel reciproche” (e quindi non il Com NR); per [CONFORTI] però è proprio questa una regola univ di giustizia apllicab in qualsiasi ordinam anche quello int
· 3) ALTRE PRESUNTE NORME GEN NON SCRITTE: equità = “comune sentimento del giusto e dell’ingiusto”, non è fonte di norma int, e quindi non applic dal giudice int
· l’equità svolge un ruolo imp nell’ordinam inglese, ma la prassi non avalla trasposizione del dir UK in di
· è da escludere sia: a) equità contra legem: contraria a norme consuetud/tr, sia b) equita preter legem: diretta a colmare lacune del di (gli St non hanno obblighi da rispettare o dir da pretendere e l’equità non li può creare)
· spesso il ricorso all’equità si atteggia come opinio necessitatis: ha luogo nel momento in cui una norma si forma; secondo [CONFORTI] va perciò inquadrata nel procedim di formaz del dir consuetud
· consideraz di equità sono alla base anche di molte dec di TribInt in partic CIG, che non hanno esitato ad applicarla: a) una sent interna col ricorso a tale princ influisce direttam sulla formazione della consuetud, seppur relativa perché proviene da un singolo St, b) l’influenza esterna dei Trib Int è invece indiretta: non si tratta della prassi degli St, ma per il suo contesto assai incisiva
· quando a pronunciarsi è la CIG “l’organo giudiziario princ dell’Onu” [art 92 CONU], l’influenza è massima, anche se prima o poi deve trovare riscontro nella prassi degli St; non mancano casi in cui la Corte, appellandosi all’equità e cercando di cogliere elem della prassi esistente, è smentita dalla prassi successiva
INESISTENZA DI NORME GENERALI SCRITTE: 1) VALORI DEGLI ACC DI CODIFICAZIONE, 2) LE DICHIRAZIONI DI PRINCIPI DELL’ ASS GEN ONU
· 1) VALORI DEGLI ACC DI CODIFICAZIONE: fino a 1GM sono le norme del di bellico ad essere trasfuse in testi scritti: [Caja 1899 e 1907 sulla guerra terrestre]: la giurisprud it ne ha largam attinto post-2GM per risolvere probl occupaz Ted e alleata
· tentativi di codificazione all’epoca della SdN, ma senza risultati
· effettivo slancio con le NU, con tr multilaterali, poiché è l’unico strumento adoperabile visto che com int non ha poteri legislativi, soprattutto per trasformare il dir non scritto in scritto
· [art 13 CONU]: Ass Gen deve intraprendere studi e fare racc per “far evolvere di e incoraggiare sua codificazione”; per questo costituì: 1) Comm di di delle NU, con esperti che vi siedono a titolo personale e ha il compito di preparare testi di codificaz, 2) convocazione Conf St (es CMBay), 3) incarico ad organi sussidiari dell’Ass (Comitati ad hoc), come quello del 93 per elaborare codificaz sulla sicurezza personale NU, o il progetto di CPI Perman, modificato dalla Conf Roma 98
· rispetto alle Conv progettate dalla Comm di di delle NU, i casi 2) e 3) hanno la particolarità che sono progettate non da individui che agiscono a titolo personale, ma che rappr St e devono seguirne istruzioni
· principali Conv:
a) [4 CG 1958 sul mare terr e la zona contigua, sull’alto mare, sulla pesca, sulla piatt cont]
b) [CV 61 sulle relaz e immunità diplom]
c) [CV 63 sulle relaz consolari]
d) [CV 69 sdt]
e) [CV 69 sulle missioni speciali]
f) [CV 78 sulla succ degli St nei tr]
g) [CV 86 sdt conclusi da St con oi e tra oi]
h) [CMBay 82 vig 94 sdm], che raccoglie IV CG 1958 smt e szc, sam, sp, spc
· acc cod vincolano St contraenti, am alcuni sostengono che sono erga omnes perché codif consuetd
· la risp ha imp sul piano interno; art10c1C dà al di valore rango cost o quasi-C [CC e CONFORTI], super-C x [FOCARELLI]; se acc vale solo come tale invece può ess appl in It solo se lo ha ratificato
· a) no fiducia nell’opera Comm di di NU dove influisce mentalità interprete, b) inoltre same obiettivo lavori Conf St dimostra che St fanno quello che sempre si fa nelle trattative: salvaguardano i propri interessi (rappr St), c) lo stesso [art 13 CONU] parla di “sviluppo progressivo del di”: invocazione dell’espressione a proprio favore nei casi di incertezza
· acc di cod fanno considerati come normali acc vincolanti per St che li ratificano; anche se l’interprete dovrà sempre vigilare su tali conv x verificare se corrisp a prassi St: solo in tal caso può appl norma conv come se fosse dir gen
· anche [sent CIG 69] si è espressa in tal senso: x piatt cont Mare del Nord vale criterio equidistanza art 6 CG 58 spc? No, perché tale conv non cod dir int gen, perché equidistanza non è nella prassi St
· ricambio norme acc cod per mutata prassi: eventualità scarsam presa in considerazione da stesse conv: tutti accordi NU prevedono durata illimitata, e solo alcuni procedimenti di revisione, peraltro assai lenti
· eppure fenomeno “invecchiam” sempre più problem nella veloce evoluì mondo attuale, e ancor più nel di marittimo
· qual è il valore di una norma di una conv che non corrisponde più al di gen? È l’inapplicabilità per St non contraenti (ciò conferma che acc cod non sono = a di gen, mentre per contraenti anche nel loro caso dir consuet/tr sono tra loro derogabili, perciò consuet posteriore può abrogare conv anteriore (ancor più in mancanza di una autorità nella com int)
· l’interprete deve essere sicuro della prassi per dire che consuet abroghi conv e non sia più appl in quanto dir speciale razione personarum (imp prassi e opinio iuris)
· [sent Carb 77 delim piatt cont Fr-Uk]: Corte riconosce che possa esserci sviluppo dir consuet in materia, e quindi che precedenti conv possano essere modificate o estinte, ma esclude, nel caso concreto, che ciò si sia verificato
· [sent Capp Rennes 79]: considera abrogata consuetudine della zona ec escl nella CG58 sp nei rapp Fr-Spagna (parti)
· 2) LE DICHIRAZIONI DI PRINCIPI DELL’ ASS GEN ONU: dich di princ dell’Ass Gen Onu si inquadrano anch’esse nel di gen, che riguardano talvolta rapp tra St, ma più spesso rapp tra Com Statali (es rapp St/sudditi o St/stranieri):
a) [Ris sul genocidio 1946]
b) [Ris Univ dei Dir dell’Uomo 1948 – DUDU]
c) [Ris sull’indipendenza dei popoli coloniali 1960]
d) [Ris sul divieto dell’uso di armi nucleari e termonucleari 1961]
e) [Ris sull’eliminazione di discriminazioni contro la donna 1967]
f) [Ris sull’asilo territoriale 1967]
g) [Ris sulla definizione dell’aggressione 1974]
h) [Dich e Programma per l’insturazione di un Nuovo Ordine Economico Internazionale 1974]
i) [Carta dei diritti e doveri ec degli St 1974]
j) [Ris sulla soluzione pacifica delle controversie 1982]
k) [Dich sul dir allo sviluppo 1986]
l) [Dich sulla coop ec int 1990]
m) [Ris sul crimine e la sicurezza pubblica 1996]
· le dich di princ non costituiscono una autonoma fonte di norme int gen: l’Ass Gen Onu non ha pot legislativi mondiali, e il carattere non vincolante delle Ris è difeso con forza soprattutto dai membri occ (altrimenti P3M disporrebbero di)
· ardita tesi [sent Cassaz 1967]: “la Dich Univ dei Dir Uomo è fonte di norme int gen e come tale operante in It in base ad art 10c1C”; riferim ad art 15 DUDU per sostenere che ex cittadini italiani libici rimasti in It dopo 2GM non hanno perso cittadinanza it; ma raggiunge simile conclusione soprattutto grazie a norme it
· è anche vero però che le dich di princ svolgono ruolo imp per sviluppo di, e suo adeguam a solidarietà e interdepend
· le dich vengono in rilievo nel dir consuet in quanto prassi St e non come atti Onu
· spesso consenso St si foma su princ generalissimi, mentre riserve vengono poste in norme ad alta specificità, ad es nelle [Dich 74 sul nuovo ordine ec int] e [Dich 74 sui dir e doveri ec degli St], che hanno norme per crescita PVS
· certe dich o loro parti hanno poi proprio un valore pattizio: esse dichiarano che la violazione di un loro princ corrisponde alla violazione della CONU: ma poiché Ass non ha poteri interpretativi sovrani, le dich restano mere racc non vinc
· per [CONFORTI] equiparare l’inosser princ a violaz CONU è “espediente verbale” per dire che quel princ è obblig
· Se gli stati partecipano con loro voto favorevole a dich princ si obbligano? Si, poiché se si ritiene il contrario – la non vincolatività – siano equiparabili a dich non serie o rese con riserva mentale
· La situazione non muta se la dich consideri violazione del di gen rispetto alla CONU
· Non basta che l’atto richiami in forma vaga la Conu: richiami del gen si trovano in tutti i preamboli di quals atto Onu
· Le dich inquadrabili come acc vanno inquadrati come Acc In Forma Semplificata
I TR: 1) PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE E COMPETENZA A STIPULARE, 2) INEFFICACIA TR NEI CONFRONTI ST TERZI, 3) INCOMPATIBILITA’ FRA NORME CONV, 4)LE RISERVE, 5) INTERPRETAZIONE, 6) LA SUCCESSIONE DEGLI ST, 7) INVALIDITA’ ED ESTINZIONE
· 1) PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE E COMPETENZA A STIPULARE: Fonte di norme partic è l’acc: pur cambiando nome la natura è quella degli atti contrattuali; incontro volontà 2 o + St
· non è da accogliere distinzione dottrina tedesca: a) tr normativi: acc produttivi di vere e proprie norme giuridiche con volontà di identico contenuto (acc codif, acc istitutivi oi,…), b) tr-contratto: fonti di dir e obbl (rapp giuridici) e non di norme: le parti muovono da posizioni contrastanti e attuerebbero prestazioni più o meno corrispettive
· tale distinzione non ha senso, non avendo senso la distinz norma/rapp giuridico: qualsiasi atto che sia obbligatorio è di per se anche regola di condotta; né ha senso distinguere tra parti contrapposte/unite: essendo entrambi più o meno presenti sempre anche se difficilm identificabili e separabili
· l’uso del concetto di acc normativo è utilizzato nella teoria gen da [TRIEPEL], derivando dal convincimento che solo la volontà dello St, che si esprime attraverso la l, fosse idonea a creare dir; infatti, si volle ricreare nel di qualcosa di simile alla l, che attuasse un’unione, a fini legislativi, della volontà di più Stati
· non bisogna confondere acc normativi/contratto con quella norme astratte e gen/concrete e specie
· i tr possono dar vita sia a regole: a) materiali: norme che discipl rapp destin, sia b) formali o strumentali: che istituiscono fonti per creare altre norme (di grande imp gli acc istitutivi di oi)
· come i contratti del dir interno sottostanno alla l, i tr sottostanno alla consuet, e in partic i princ gen di di che ne disciplinano il procedim di formazione nonché i requisiti di validità e efficacia; tali regole formano il “dir dei tr”:
a) [CV 69 vig 80 sdt], ratificata anche dall’It
b) [CV 78 vig 96 ssst]
c) [CV 86 no vig sdts-oi/oi-oi], venuta alla luce dopo anni di L. della Comm di di riproduce la CV 69 sdt: il dir dei tr che regola i tr tra St è lo stesso che regola i rapp con le oi
· [art 4 CV 69 sdt]: “le regole della conv si applic a tutti i tr per quelli corrispondenti ad di e in virtù di questa corrispondenza, mentre le altre si applic ai tr solo dopo l’entrata in vig nei vari St”: spetterà all’interprete stabilire quali regole corrisp ad di gen
· la CV è largam riproduttiva del dir consuet, ma non mancando norme di aspetti procedurali innovative e originali
· varie volte la CIG ha applic la CV in quanto corrispondente al di consut: [sent CIG 97 caso Gabcikovo-Nagymaros]: applica disposizioni della CV ad un acc Cecoslovacchia-Ungh prima entrata in vig CV
· ma per applicare norme innovative CV occorre che l’acc sia fatto solo tra St che l’hanno ratificata o anche tra acc multilaterali cui partecipano St terzi? Vale la partecipazione di anche St Terzi: la clausola si omnes (solo St parti) non vale per 3 ragioni: a) la limitativa clausola si omnes dovrebbe risultare dall’art4 e invece no, b) lo spirito della CV è di allargare la portata delle norme in essa contenute e non di restringerla, c) in base ad [art3lettC CV69sdt] si ripudia si omnes
· libertà stipulazione tr in base a di per manifestaz volontaria, scritto o orale: no norme vincolanti né tassative
· non hanno carattere tassativo nemmeno modi stipulazione [art 7-16], tra l’altro limitati ad “acc scritti” [art 2 lettA]
· oggi il procedimento solenne ricalca quello seguito secoli addietro dalle monarchie assolute: la stipulaz del tr era di compet escl CdS, negoziato (a) dagli emissari del sovrano (plenipotenziari) in quanto titolari di pieni poteri per la negoziaz; predisponevano testo e sottoscrivevano (b); alla fine ratificava (c) il Sovrano, per vedere se plenipot avevano rispett mandato; poi conoscenza delle altre parti con scambio ratifiche (d)
· oggi non c’è più preminenza CdS; oggi i plenipotenziari sono organi dell’Esecutivo
· [art 7 CV 69 sdt]: “persona è rappresent St...se produce dei pieni poteri appropriati”; i [Lav Preparat della Comm di di Onu] dice che i pieni pot sono “appropriati” quando promanan da organi comp in base a dir e prassi di ciascun Paese
· (a) negoziaz: tanto più complessa in base a num St e imp materia; per adozione, la vecchia regola dell’umanità lascia spazio alla maggioranza, e talvolta si combinano (prima votaz unan, seconda >); [art 9 CV 69 sdt]: adozione testo da parte di una Conf deve avvenire in base a regola 2/3 votanti, anche se la > può ess cambiata, sempre tramite i 2/3
· (b) firma: da parte dei plenipotenziari, chiude i negoziati; no vincoli nel procedim solenne, ma solo autenticaz forma definit, modificabile solo con nuovi negoziati
· (c) ratifica: manifestaz di volontà con cui lo St si impegna; comp a ratificare decisa all’interno di ogni singolo St, rientra tutt’ora nelle attribuz CdS ma per lo meno con concorrenza dell’Esecutivo
· ratifica ordinam it: [art 87 c8 C]: “ratifica a CdS, previa, quando necessaria, autorizzaz Parlam”; [art 80 C]: “autorizzaz Camere necessaria, e con l, per tr: 1) natura pol, 2) previsione regolam giudiz, 3) variaz terr nazion, 4) oneri alle finanze, 5) modificaz di l”; [art 89 C]: “nessun atto PdR è valido se non è controfirmato da Min proponenti che se ne assumono respons”; opinione comune che ratifica è uno di quegli atto che non può rifiutarsi di sottoscrivere una volta intervenuta delibera gov, ma solo proporne il riesame (pot nelle mani dell’Esecut)
· alcuni sostengono che CdS partecipi a formazione atto con la sottoscrizione; altri che resta estraneo al provvedim limitandosi a esercitare pot di controllo tramite il riesame
· si discute se la discrezionalità del Gov possa rinviare sine die la ratifica: discussione accademica, manca prassi; in pù è priva di riflessi int dato che se Gov non ratifica volontà non si forma (solo problema resp pol Gov di fronte Parlam)
· adesione St tr multilaterale post-negoziati e volontà già formata: prima di tutto occorre tr aperto con previsione (clausola adesione (non c’entra stipulaz nuovo tr St terzi-contraenti, che è autonomo; come acc adesione Ue [art 49 TrCE])
· (d) scambio: acc si per fez istantaneam ¹ deposito ratif: procedura normale per tr multilat, acc tra st depositanti, ma entrata in vig + [art 16 CV 69 sdt]: “notifica” agli St contraenti o al depositario
· [art 102 CONU simil art 80 CV 69 sdt]: “ogni tr e acc int deve ess registrato presso il Segretariato delle NU e pubblicato a cura di quest’ultimo”, ma l’unica conseguenza per la non registrazione è l’impossibilità di invocare il tr di fronte a un organo delle NU (no dunque requisito di validità) ¹ [art 18 Patto SdN]: per rafforzare il princ dell’abolizione della diplomazia segreta propugnata da Wilson, prevedeva non vincolatività (e non abolizione!) per tr non registrati
· le procedure alternative per tr o sfociano cmq nella ratifica, o la volontà si manifesta in altro modo
· 1) la firma sempre più spesso negli acc multilaterali è differita nel tempo: tr aperto a firma e ratif una volta redatto da plenipot; la firma differita non è più autenticaz ma nemmeno partecipaz dello St al tr: è solo gener dich di disponibilità
· 2) acc in forma semplificata (informali): conclusi per effetto della sola sottoscrizione dei plenipot, e si ha quando risulti che le parti abbiano voluto attrib alla firma valore di piena manifestaz volontà [art 12 CV 69 sdt]
· l’acc può anche ess misto, cioè concluso in fs da alcuni St e mediante ratif da altri
· alla categoria degli acc in fs sono da riportare anche gli scambi di note diplomatiche; anzi, sono da riportarvi tutti gli acc che organi St preposti a rel int stipulano senza la procedura della ratif; vi rientrano anche acc che si formano solo in seno ad oi come talune Dich princ Ass Gen Onu
· ma per aversi acc fs non basta che sia saltata ratifica: è necessario che vi sia sicura volontà di obblig; nella prassi ci sono numerose intese tra Gov che vengono chiamati acc, che in realtà non sono tali in senso giuridico: es.(che però è fuori tema acc in fs): [Conf 1975 sulla sic e la coop in Eu, poi OSCE – acc di Helsinki]: imp politicam per relaz occ/est Eu
· caso più caro, ma anche più raro di intesa: esplicita dich di non voler costituire acc; es: [Memorandum Int Usa-Can 1984 sulla legislaz in materia antitrust]
· zona di confine int/acc fs: “acc sull’applic provvisoria tr” che si trovano nel testo stesso da sottoporre a ratif o con dich separate, le parti prevedono che tr in attesa della ratif entri in vig
· [PICONE]: ricostruisce categ “acc giuridici non vincolanti”: come intese possono ess revocati unilateralm, ma come acc sarebbero idonei a sospendere l’efficacia dei precedenti, nonché impossibilità dello St di annullare con efficacia retroattiva le misure di esecuz già prese
· [FOIS]: “come intese non giuridicam vincolanti sarebbero da considerare i tr segreti”; è però più appropr ritenere che siano vietati dal dir interno, e perciò l’argom va inquadrato nel tema di “tr invalidi per violaz norme interne fondam”
· la comp a conclud acc fs, al pari della comp a ratif è decisa da ciascuno St con proprie norme cost, ma le Carte poche volte contengono norme a riguardo (tranne olandese); la comp dell’Esecut si è andata consolidando: prassi di provvedere con inerzia Parlam, per cui limiti comp a stipulare variano da Paese a Paese a seconda posiz Esec
· ordinam it [CASSESE]: “la stipulaz in fs è assolutam da escludere solo quando acc è nelle materie art80C”; tesi ricavata da silenzio Cost e interpretaz sistematica [art 80-87 C] e [Lav Ass Cost]: princ “che non tutti acc, ma solo più imp devono ess sottoposti a ratifica”
· si può ritenere che se acc non rientra in art80C e comporti spese ordinarie per Amm.ne interessata, sia stipulabile in fs: gli “oneri alle finanze” art80C vengono ad ess quelli straordinari (es. no miss tecnica stran e spese ospitalità a ratifica); la prassi relativa tende cmq a debordare da tali acc e a investire sfera art80C; in It forma assai diffusa che tende a superare confini tecnico-ammvi delle materie che rientrano nella potestà regolam dell’Esec
· tesi [GIULIANO]: “gli acc stipulati da Esec senza ratif CdS, e sempre per materie non-art80C, potrebbero giustificarsi per delega CdS ai ministri, che sarebbe implicita per le materie di loro competenza”
· limite alla comp del Goc a stipulare acc fs: limite considerato dalla dottrina implicito in Cost: no acc segreti
· prassi acc fs sviluppata post-2GM, e giustificata da motivi di speditezza e praticità; particolarm in USA esistono gli “executive agreements” stipulati dal P senza procedura ratifica (che in Usa è comp Senato)
· sia caso acc formali/fs problema: se incomp dell’organo che stipula (manifesta volontà St), o non segue proced previste, quali riflessi sul di? Problema della comp a stipulare posto durante monarch cost con assemblee legisl con maggior poteri e loro possib o meno di intervenire nella ratif acc, comn conseguente limitaz pot sovrano
· in epoca recente, probl mutato: raram CdS deborda sfera comp (come può fare in Usa), ma passa a rapp esecut/Legisl: se Esecutv si impegna int su materie comp Parlam (l autor ratif) che valore ha impegno?
· Molti casi in tal senso: a) [Mem d’Intesa per Trieste 1954]: It ammne zona A e Jug B (oneri finanze, modificaz l), sostituito da [Tr Osimo 75], b) [Dich finale Conf Tangeri 56]: abolizione regime amme int Tangeri (natura pol), c) [acc It-Usa 79 istallaz basi missil per Pershing e Cruise]: pol e segreto, d) [Mem sull’adesione It al programma ricerca scientifica legato all’Iniziativa di Dif Strateg – SDI]
· Per acc coop/assist militare/concess basi tesi esecut sempre verso no necessità ratif e L. autorizz, poiché tr “esecutivi” acc Nato, debitam ratific e autorizz; la tesi non ha fondam: [art 9 Tr NATO]: “i rappr degli St partecipanti ai due organi dell’Org.ne, Consiglio e Comitato di difesa, possono adottare solo racc” (non vincolanti per singolo membro)
· Vanno escluse soluz radicali sia in senso “internistico” che “int”: a) “il di si rifà alla ripartizione delle comp all’interno dello St, o cmq alla Cost vivente” ¹ b) “l’acc è valido ogni qualvolta violaz del dir interno non è riconoscibile dalle parti contraenti”: [art 46 CV 69 sdt]: 1) no vizio del consenso dello St per violaz dir interno se non riguarda norma interna fondam 2) una violaz è manifesta se è obiettivam evidente per tutti gli St che si comportino secondo”prassi abituale” e “in Buona fede”
· Riscontro in [art 27 CV 69 sdt] che si occupa rapp tr/dir interno: “una parte non può invocare disposizioni interne a giustificazione della non-esecuz del tr”
· 1) quando i Gov si impegnano sul piano int per materie di comp di altri organi, prima o poi ottengono assenso organo
2) sul piano int quando si denunciano violaz acc conclusi solo da Esecut, è difficile stab se ciò è fat per motivi ius o pol; sempre magg freq a fine anni 80 via via che crollò blocco Paesi socialisti Est europeo di denunce per mancato rispetto regole sui dir umani contenute nell’[Atto finale della Conf 1975 – acc Helsinki]
3) la giurisprud interna (sent), di St divers, che si rifiu di appl tr conclusi da Gov in violaz norme interne sulla comp stip
· così dicendo [art 46 CV 69 sdt] corrisponde a di gen per la prima parte, ma non per – concezione “diplomatica” – nella parte del princ buona fede: acc concluso senza comp è e resta “intesa” (no caratt ius) e vale finchè vale; acquista valore giurid quando organo comp dà assenso, e purché adoperi strumento formale (legge)
· assenso del Parlam si ebbe: a) [l 1957 caso ammissione alle NU]: contenente l’ord di esec della Carta, b) [approvaz L. finanziarie 1955 caso Mem Trieste], c) [l appreovaz Dich abolii regime int Tangeri]
· quando tale assenso non si è avuto, o non con l, [caso acc basi militari] è difficile ritenere che ci si trova cmq di fronte a impegni int; sono solo intese che durano finchè durano (ciascuna parte resta libera di comportarsi come crede)
· criticabile [sent CIG 94 caso delimitaz maritt e questioni terr Qatar-Barein]: si chiede invalidità acc fs perché relat a metria (territ Stato) che voleva intervento legisl; probabilm pretesa infondata perché acc non verteva direttam su tali questioni ma questione arbitarale; ma la CIG omette di considerare il problema alla luce art46CV69sdt solo constatando che “il processo verbale era stato accettato dai Gov”
· [sent TribArbInt 89 per determinaz front marittima Guinea Bissau-Senegal]: il TAI avverte bisogno di dimostr che grave violaz dir interno, inteso come dir vivente, non sussiste nella specie
· spesso ci sono acc che subordinano vig non a scambio o deposito ratif, ma alla “comunicaz” che sono state adempiute procedure previste interne per applicab, da parte di ciascun Gov firmatario: non possono considerarsi come acc in fs dato che non dichiarano di voler entrare in vig per effetto della sola firma: figura intermedia forma solenne/fs che confermano che Gov quando stipulano con non-comp si preoccupano di procurare consenso
· le Reg possono concludere acc int? La CC disse di no, senso antiregionalistico; revisione poi con regolaz [DPR 1977]: “St ha funzioni di rel int sulle materie trasferite a Reg, e Reg non possono svolgere att promoz all’estero senza previo assenso Gov”; poi [sent CC 1987] capovolge sent preced: “le Reg previo assenso Gov possono stip intese int, ma anche acc in senso proprio che impegnano St purché per materie di loro comp”: no materie Gov né art80C
· orientam della Cc recepito in linee gen dal [DPR 1994], e ora da [l cost 3/2001]: in questa ultima L. però non è chiaro se si riferisce a veri acc int, secondo orientam CC, nel qual caso sarebbe caduto anche il preventivo assenso governativo
· ma le iniziative Reg dirette a collaborare con enti stranieri non sono considerate come veri e propri acc retti dal di, infatti non si vede a quale ordinam sarebbero rapportabilie quale ordinam si sub-ordina, se l’uno o l’altro: si tratta perciò di intese/programmi senza giuridicità ma che sono l’occasione per adozione atti legisl e ammvi
· gli acc reg non sono però illegittimi per il sol fatto di scaturire da acc con sogg altri ordinam
· però devono sempre sottostare a norme che presiedono alle comp reg, comprese le norme su funzioni statali di coordin
· quanto è vero per le Reg è maggiorm vero per circoscriz/enti pubbl (gemell città, univ,…): ciò a meno che non si tratti di contratti di dir pr per i quali si porrà il problema, di dir int pr, della L. ad essi applicab
· non bisogna confondere acc Reg con acc Reg previsti in tr int stipul da St che li prevede come integraz del tr stesso: acc del gen traggono la loro forza giurid dal tr che li prevede: perciò sono classif come “fonti di Terzo Grado”
· riflessi che comp organi comunitari eu a conclud acc int si ripercuotono anche in It, comp che talvolta è esclusiva St
· acc stipul da oi: St-oi/oi-oi; è la manifstaz più saliente della personalità giurid int delle oi: codif [CV 86 sdtst-oi/oi-oi]
· fra St violaz competenza a stipulare comporta invalidità acc; lo stesso vale per oi per violaz norme statuto comp stipul
· poiché norme contenute in statuto, come tr, sono modific per consuet, la comp a stip può anche darsi dalla prassi oi, purché sia certa e accetta dai membri; ciò sempre che non vi sia, come per ComEu, org giudiz x vegliare Statuto (sent)
· unico caso in cui problema è posto: [sent CCE 94]: “Corte annulla acc CommComEu-Usa del 1991 sull’applicaz del rispettivo dir della concorrenza essendo CommComEu incomp a conclud acc int”
· [art 46 CV 69 sdt] = [art 46 CV 86 sdtst-oi/oi-oi]: “invalidità tr per violaz _norme dell’orgne_ fondam sulla comp a stipulare“; per “norme dell’orgne” [art 2 lettJ CV 86 sdtst-oi/oi-oi] devono intendersi: a) norme statuarie, b) dec e ris basate sulle norme statuarie stesse, c) prassi consolidata dell’orgne
· gran massa acc oi no interesse per giurista: acc di collegamento che oi sipulano fra di loro: sono intese di cui si può dubit della natura giurid, intraducibili in dir e obbl per parti contraenti
· ciò che interessa sono invece acc oi con St membri o St terzi che sono veri e propri acc int: si propongono di assicurare a oi libertà di azione nei territori in cui operano; altri hanno per oggetto discipl rapp che si ricolleg a materie comp oi
· la discipl su riserve/causa estinzione tr valida per St vale “grosso modo” anche per oi
· 2) INEFFICACIA TR NEI CONFRONTI ST TERZI: tr valido solo fra parti; possib partecipaz St terzi solo con tr aperto, cioè clausola ades, che è posiz non ¹ St contraenti
· adesione è inscriv nel processo formaz tr perché = ratif per contr originari, ma può darsi che adesione machi pur venendo in rilievo dir e obbl per St terzi: anche se si dovrà dimostrare che essi sono accettati dallo St terzo, e cmq tale accetaz deve essere prevista nel tr, anche in modo implicito; altrim tr è inefficace
· le parti di un tr possono sempre impegnarsi a tenere comportam che risultino vantaggiosi per St terzo: es di acc sopratt in tema navigaz fiumi e canali: a) [Tr Usa-Panama 1903], b) [Conv Montreaux 1936], per Dardanelli, c) [Con Belgrado 1948], per Danubio; acc che seppur num limitato St sanciscono libertà navig per tutti St, almeno quelli rivierasch
· caso classico [acc Parigi 1856 Uk-Fr-Au], per difendere integrità territ Imp Ottomano: ma tali vantaggi finchè non c’è partecipaz St terzo possono essere sempre revocati da parti, è ciò testimonia loro carattere “riflesso”
· [CONFORTI] non accoglie tesi di [KELSEN] per cui “i vantaggi per il terzo anche se revocati non toglierebbe loro la natura di veri e propri dir, così come nel dir interno dir stabiliti da L. sono tali anche se L. successiva li modifica/elimina”; tale affermaz è capziosa perché non possib paragone tr int/l interna poiché parti contraenti nel di “se vogliono negare vantaggi al terzo non hanno bisogno di stipul un tr successivo che formalm li abroghi, ma negarli in casi concreti basta” e “la L. invece non può ess disappl in singoli casi concr – gen e astratta – non essendovi alternativa tra abrogaz/applicaz”
· la prova è data dalla prassi relativa a navigaz acque int: St contraenti revoc vantaggi a volte con altri acc a volte senza
· anche [CV 69 sdt] si conforma a princ ineffic tr per St terzi in base ad [art 34] e accettazione [art 35]; l’[art 36] aggiunge che “il consenso si presume finché non ci siano indicazioni contrarie e sempre che il tr non disponga altrim”, ma ciò è eccessiva indulgenza verso il terzo e non conforme a prassi; la revocabilità dei vantaggi dai contraenti è prevista in [art 37 p2], a meno che essi non abbiano stabilità l’irrevocabilità
· 3) INCOMPATIBILITA’ FRA NORME CONV: oltre a princ che tr succ modif anter fra stessi contraen, c’è incompatib fra norme conv se contr coincidono solo in parte
· 2 princ: 1) fra gli St contraenti di entrambi i tr il successivo prevale, 2) per St contraenti di un solo tr restano integri, nonostante incompatibilità, tutti obblighi; così St contr si troverà a scegl quale tr appl violando per forza di cose l’altro
· la scelta può avvenire una volta per tutte, e magari inconsapevolm, quando entrambi acc trovano esecuz all’interno dello St mediante atti legisl: in tal caso infatti varrà il princ degli atti normativi interni nel tempo, con conseguente automatica prevalenza del secondo tr; se è invece uno solo dei due ad essere eseguito sarà quello a prevalere
· es: caso [acc Usa-Uk 1901] per pedaggio tutte le navi su Panama, poi [acc Usa-Panama 1903] prevedeva esenzione navi Usa; la disposizione venne abolita dopo per le proteste inglesi
· signific giurispr CorteEDU che si è sempre rifiut di giustif violaz della ConvEDU per imp St parti con St non-parti
· la tesi secondo cui il secondo tr è invalido, nei confronti St impegn solo con primo, non trova corrispondenz nella prassi
· discorso a parte per [art 103 CONU]: prevede prevalenza obblighi CONU su qualunque acc int; dovrebbe considerarsi velleitario e abrogabile da acc successivi anche se da num esiguo St, in realtà è ius cogens
· [art 30 CV 69 sdt] al [p3]: “tr anteriore si appl solo per norme compatibili anche con tr posteriore”, [p4]: “nelle rel tra St contraenti entrambi tr regola è p3; nelle rel contraente entrambi/uno solo è valido tr in cui sono parti entrambi”
· all’art30CV69sdt che riproduce di, si aggiunge, per quanto riguarda i tr multilaterali [art 41 CV 69 sdt]: “non si può modificare acc multilaterale, anche solo nei rapp tra due St, quando: a) la modif è vietata dal tr stesso, b) pregiudica la posizione delle altre parti, c) è incompatibile con realizzaz oggetto e scopo tr nel suo insieme”
· l’art 41CV69sdt regolando norme su acc multil, è considerato specoificaz art 30p3-4V69sdt
· cmq la preoccupaz degli St di evitare situaz di incompatib è diffusa, ed è rispecchiata dalla claus nei tr per salvaguardia rapp derivanti da altri acc: clausole di 1) “compatibilità” o 2) “subordinazione” previste da [art 30 p2 CV 69 sdt]
· il negoziato è oggi, soprattutto per tr ec di grande rilievo, o strumento con cui si risolvono i problemi di incompatibilità
· imp clausola compatib: [art 307 TrCE]: “disposiz presente tr non pregiudica dir/obbl derivan da conv pre 1-gen-1958”
· il problema compatib TrCE con acc pre-esist si è posto più volte con [GATT 1947] (Acc Gen Tariffe Dog e Comm) di Bretton Woods, confluito poi nello statuto WTO – Orgne Mond Comm: princ GATT è globalizzaz mercati ¹ unione doganale a carattere regionale prevista dal TrCE
· l’obbligo di rispett impegni del GATT più volte affermato in linea di princ da CGCE, ma in pratica ha finito di togliere valore tale affermaz con “regole Gatt programmatiche, flessibili, senza caratt incondizionato”
· anche organ pol della CE, il Consiglio, si è pronunciato, nel momento confluenza regole Gatt nel WTO, come “acc non invocabile per la sua natura dinanzi alle autorità giudiziarie della Com e degli St membri”
· 4) LE RISERVE: su riserve nella prassi sensibile evoluz post-2GM; [art 19-23 CV 69 sdt], ma subito superata da prassi success
· la riserva indica la volontà dello St di: 1) non accettare certe claus del tr, 2) di accettarle con talune modifiche, 3)di accettarle secondo det interpretaz (dich interpretat); acc si forma solo per parte non coperta da riser “solo” per St apponen
· mere dich interpretative: è solo “proposta” di una det interpretaz, e cmq secondo [SAPIENZA] mirerebbero “a salvaguardare una det posizione giuridica” (consolidare o evitare cnsolidam prassi); distinzione ammissibile e non mancano norme conv int che sembrano avallarla, anche se ambiguam; non è da esclud uno St che si diverta a proporre, e solo a proporre, interptretaz, anche se es. significativi di dich interpr non ce ne sono; [sent CEDU 1988 caso Belilos]: la Cedu ha esaminato validità dich interpr Svizzera riguardo art6Cedu – dir equo processo – come se fosse riserva, anche se poi viene considerata come non apposta
· riser ha senso in tr multilaterali con alto num St, in quelli bilaterali St non ha da proporre che esclus; facilita partecip St
· secondo di classico possib apposiz riserve doveva ess concordata in fase negoziazione, e quindi figurare nel testo predisposto dai plenipotenz; 2 erano modi per app riserve: 1) singoli St dich in negoziaz di non accett det claus, o 2) il testo prevedeva genericam facoltà app riser al momento ratifica o adesione, ed in tale momento St decideva se avvaler facoltà
· perciò secondo di classico no ammissib ratifica con riserve non previste nel testo, e ciò impediva la formaz del consenso e l’esclusione dello st autore della riserva
· con evoluz discipl istituto, tramite [parere CIG 1951 su ConvSullaRepressGenoc], reso su richiesta Ass Gen, la CIG disse che benché conv non prevedesse fac apporre riserve, essa può esserci purché “sia compatibile con oggetto e scopo tr”; “un altro St contraente può contestarla sostenendone incomp con ogg/scopo: il tr non sarà valido nei rapp tra St contestante/autore riserva”
· [CV 69 sdt]: [art 19]: princ secondo cui “riserva può ess sempre formulata purché non espressam esclusa testo tr e non icompat ogg/scopo”, e [art 20]: “riserva, quando non prevista, è contestabile, ma se tale contesaz non è manifestata entro 12 mesi dalla notifica riserva a parti contraenti si ritiene accettata”: anche se termine così perentorio non corrisp a di
· perfino obiezione di riserva non impedisce sua validità con lo St obiettante, purché questo non abbia dich “nettamente” l’intenzione che il tr entri in vigore nei rapp tra i due St: altrim si dà a obiezione puro valore teorico
· se sulla questione ammissib riserva è chiam a pronunciarsi un giudice, int o interno, può decidere autonomam, ma con effetti limitati solo al caso di specie; il giud interno dovrà in più tener conto delle obiez organi cost comp del proprio St
· tutte prese di posiz riguard tr sui dir umani (partic categ interes individuali) non hanno preciso val dal punto di vista gen
· tendenza innovatrice più signif rispetto di class/par CIG/CV è giurisprudenza CEDU: “se lo St formula una riserva inammissibile, essa non comporta l’estraneità dello St dal tr, ma invalidità della sola riserva, che è considerata solo come non apposta” (riduz eff riserve); però ciò riguarda ConvEDU: ogni estens a altri tr è prematura
· anche se [BARATTA] sostiene che”anche nella mat dir umani domini anc il princ con sensualistico, essendo la stessa giurisprudenza della CEDU oggetto di contestazione o di mera acquiescenza da parte St”
· se a concorrere sono Pot Legisl+Esecut (Ita art80C) che succede se a) Gov non tiene conto riserva Parlam, o se b) il Parlam non voleva riserva Gov? Caso a) l’ipotesi che il Gov non tenga conto di riserva prevista dal Parlam non si è mai verificata in pratica; Caso b) [caso ConvEDU]: riserva Gov sul divieto di imped ai cittadini di rientr nel proprio St, per ex Re, consorti, disc maschi casa Savoia, e [caso Patto sdcp promosso dalle NU]: la L. autorizz ratifica 1977 conteneva due riserve di caratt interpret, ma il Gov ne aggiunse altre quattro (tra cui quella per art14Psdcp sul doppio grado, rifiutato da It per Pdr e Min innanzi alla CC, dove è previsto unico grado)
· la reciproca delimitaz pot Esec/Legisl per riserve dipende da Cost St; nel sistema it contrastanti giudizi dottrinali sul fatto che il Gov possa/non possa formul riserve non previste da L. autorizz; a) chi dice che il Gov “può”: lo vede, dall prassi, come il gestore dei rapp int, B9 chi dice che “non può”: posiz garantiste di rispetto art80C e collab Gov/Parlam
· una riserva è valida cmq, sia che essa sia formul autonomam da Parlam che da Gov: dovendo concorrere entrambi per la formaz della volontà per la stipulaz del tr: si arriva a ritenere che uno degli organi non vuole una parte dell’acc e che la manifstaz della volontà c’è solo per la “parte residua”; unica alternativa a ciò è che mancato concorso di volontà di uno dei due orgnai renda invalida intera manifestaz volontà St, tesi poco credibile per prassi contraria
· profilo resp Gov di fronte a Parlam: se Gov a) si discosta da delib Parlam b) non informa Parlam prima di prend decis c) non si tratta di riserve con contenuto tecnico o minor generis, scattano i meccanismi, anche estremi, Parlam (sfiducia)
· per riflessi internazionalisti, al di non interessa resp Gov, ma solo formaz volont St
· nel caso teorico di cui Gov non tenga conto riserva Parlam su L. autorizz al momento depos ratif, trova applicaz regola sulla comp a stipulare: è configurab violaz grave del dir interno = lo St non resta impegnato per tale parte
· tema riserve aggiunte da Gov: [ordinanza CC 1979 affare Lockheed], anche se solo sfiorato, in cui CC respinge eccezioni in cui non si voleva che CC giudicasse imputati “laici”, fondate su art14Psdcp sul doppio grado giudizio
· 5) INTERPRETAZIONE: abbandono metodo subbiettivistico mutuato dal regime dei contratti con i quale ogni volta si ricercherebbe volontà effettiva delle parti, a favore del metodo obiettivistico: a) volontà dichiarata e non effettiva, b) onnessione logica varie parti del testo armonizz con oggetto, c) Lav Prep per risalire a volontà effettiva delle parti con funzione sussidiaria a testo ambiguo; essi servono ad avallare interpr già desumibili, poiché se il testo è ambiguo, anch’essi lo sono
· metodo obiettivistico nella [CV 69 sdt]: [art 31]: “tr deve ess interpr in buona fede secondo il signif ordin delle parole nel contesto, alla luce ogg/scopo tr”, unica eccez norma [p4]: “a un termine del tr può attrib signif partic se risulta questa l’intenzion delle parti”; [art 32]: mezzo supplem LavPrep quando testo è ambiguo; [art 33]: tr redatti in più lingue uffic: “se in tal caso il signific si rivela ¹ alla luce art31e32 e se un testo non prevale su altri, va tenuto conto dell’interpr che meglio si concilia con ogg/scopo tr”
· a parte il met obiettivistico, valgono poi le regole di qualunque interpr: a) restrittiva o estensiva, b) tra più egualm possib è da accogliere quella favor debitoris (parte più onerata), o contraente più debole, o quella che assegna funz a norma
· ricorso ad analogia: abbandonabile opinione, una volta in dottrina e prassi secondo cui i tr dovessero ess interpr restrittivam in quanto comporterebbero limitaz sovranità/libertà St; opinione arcaica alla luce di sempre più collabor fra Gov
· da più parti si cercano regole partic di interpretaz per CONU e, in gen, statuti oi: comune concezione che tali statuti più che acc sono vere e proprie cost; la CIG si è posta su questa strada con alcuni pareri su interpr Conu con teoria pot impl
· “teoria pot impliciti”: particolarm svilupp da CSuprUSA per estendere comp St federale a scapito comp St membri, secondo la quale “un organo dispone non solo di pot cost previsti, ma anche di quelli per il loro esercizio effettivo”
· [parere CIG 1949 ad AssGen su danni subiti da funzionari Onu], che prevede pot impl; [parere CIG 1954], che giustifica con teoria pot impl istituz TribAmmOnu per controversie di L. funzionari/orgne; [parere CIG 1962] sulle spese per mantenim Forze Onu in MO e Congo (tutte misure necess per far sopp a St tali spese)
· probl pot impl grande imp nella ComEu: [art 308 TrCE]: “delibera unanime del Cons per avere tutti i pot necessari al fine del raggiungim del Mercato Com, uno degli scopi del tr”; ma se si afferma tale unanimità pot impliciti non potevano deriv da mera interpretaz tr; invece la CGCE ha manifest tendenza a scavalcare art308TrCE ricavando pot impl nel tr
· la teoria dei pot impl si trova perciò ad estremo opposto vecchia tendenzainterpretaz restritt tr; sta di fattoc he pareri CIG che secondo Conu non sono neppure vincolanti, sono rimasti lettera morta
· La CV69sdt non avalla interpretaz unilateralistiche dei tr; a meno che non c’è disposiz esplicita nel testo, ogni St contraente non può dare un proprio significato ad una stessa norma; [art 33 CV 69 sdt] (testi in più lingue devono avere interpretaz unica) dimostra come si rifiuti la tesi di una parte dottr, secondo cui per ciascuno St vale testo nella sua lingua
· In più [art. 31 CV 69 sdt] (regola gen favor met obiett) al [p3] dice che “nell’interpret un tr occorre tenr conto di norme int in vig fra parti: a) ogni acc succ che contenga unìinterpr, e b) ogni regola pertinente del di appl fra le parti; l’art31p3CV69sdt non include invece le norme di dir interno proprie di ogni St contraente
· Tendenza a ricercare signif unico; quelle senza mal ci conciliano con fusione di ¹ volontà e muovono dalla presunzione che la volontà di ciascuno St sia nel senso di obbligarsi in modo conforme al proprio dir interno (interpr subbiettivistica)
· Il campo del probl di intr di termini tecnico-giurid che possono avere ¹ significati più frequentem è quello degli acc di dir pr uniforme: acc con cui St si impegnano a regolare uniform certi sett del dir int pr
· Un es. interessante di evitare interpretaz subbiett è dato da [ConvBruxelles 1968 sulla comp giurisd] completata dal [Prot di Lussem 1971]: che attribuisce alla CGCE la comp a pronunciarsi pregiudizialm su questioni rel a interpretaz; in maniera meno radicale lo stesso princ è affermato da [CV 1980 sui contr di vendita int di merci]: “le questioni non risolte da tale CV su materie ad ogg saranno regolate dai princ gen”, ma interprete dovrà evitare di rifarsi al dir interno
· Deve inoltre rivendicar ai giudici la libertà di interpr dir int come per dir interno; la loro subord a Esec va scomparendo: [sent CEDU 1994]: condanna a Fr per violaz art6ConvEDU – dir equo processo -: parte St voleva subord giudici a Esec
· 6) LA SUCCESSIONE DEGLI ST: Quando uno St si sostituisce ad un altro nel Gov di un territ è vincolato dai tr stipulati dal predecessore? No: tabula rasa
· Tutte le vicende sono costituite da circostanze di fatto, anche quando la vicenda è conseg di tr: i tr hanno effetti obblig, ma se non viene rispettato ci sarà violaz ma sul paino dell’effettività St su terr le cose resteranno com’erano
· Ciò che è da prendere in consideraz nella successione sono solo i tr, poiché la cosuet è valida per tutti gli St in ogni caso
· A succ è dedicata [CV 78 ssst vig 96] predisposta dalla Comm di di NU, ed è compl a quella del 69: [art 2 lett B,C,D] utilizza termine succ = sostituzione, e St successore come St che subentra ad altro nel Gov territ
· [art 7 CV 78 ssst]: “la CV si appl alla succ St che sono avvenute dopo entrata in vig CV”; non è richiesto che St succ sia già membro CV al momento della succ: la sua adesione retroagisce fino al momento della succ sempre che la Cv fosse in vig; la ratio della norma: in molti casi St succ è St nuov e perciò CV non si appl mai se si preten St suo membro; il [p2] prevede che “St possa appl CV a succ intervenuta prima del vig della CV”: ma tale dich varrà solo nei confronti delle parti che la accettano
· tale CV si discosta in talune parti dal dir consuetud
· disposiz caratt gen: princ per cui St succ è vincolato dai tr “localizzabili”: che riguardano uso det parti territ, stipul da predecessore: a) tr che istituiscono servitù attive o pass, b) tr per concessione in affitto di parti di terr, c) tr che prevedono libertà navigaz, d) tr che prevedono smilitarizzaz, e) costruzione opere sui confini [sent CIG 1997 caso Gabicikovo-Nagymaros] o che fissano le frontiere di St vicini (anche se non propriam): per confini l’acc di delimitaz esaurisce effetti nel momento in cui la frontiera è stabilita, dopodiché non si deve rispett acc ma dir di sovranità territ
· l’obbl di rispett frontiere stabilite da perdecess è sentito da com int: anche i Paesi sorti dalla decolon non lo hanno negato: [affermaz AssGenn dell’Orgne per l’Unità Africana – OUA – 1964], riunita al Cairo, con le sole riserve Somalia e Marocco, affermò che rispettava – come Usa latina – princ dell’“uti possidetis”: gli St latino Usa avrebbero ereditato dalla Sp le frontiere delle circosriz ammve dell’imp spagn esistenti durante l’indipend; [sent CIG 1986 controversia di frontiera Burkina Faso-Mali]: “tale princ gen ha per scopo di evitare che indipend e stabilità nuovi St siano messe in peric da lotte fratricide nate da contestaz frontiere e ritiro potenza colonizzatrice”
· limite della succ dei tr localizz: “acc con caratt pol”, cioè strettam legati al regime preced (es.acc installaz basi mil straniere); in realtà più che princ autonom rientra nel princ gen “rebus sic stantibus”: estinz tr se mutaz radicale circostanze
· [TREVES]: “una definitiva prova del contrario del princ della tabula rasa non è stata mai data”
· particolarità [parte III artt 16-30 CV 78 ssst spec 16]: St sorti dalla colonizzaz (“St di nuova indipend”), con regola tabula rasa pere tr non localizzab ¹ [parte IV artt 31-38 spec 34]: altri St, com regola continuità per tutti: no corrisp dir consuet! (valevole in questo caso solo fra St contraenti)
· 1) “distacco: territorio aggiunto ad altro St pre-esistente”, distacco per cessione o conquista: tabula rasa per terr distaccato, vig autom acc St preesist; questa per distacco è la regola della “mobilità della frontiera dei tr” [art 15 CV 78 ssst]
· 2) “secessione: distacco e formaz nuovo St”
· un caso che non si inquadra in questo è [caso RAU 1958 Siria-Eg, distacco Siria 1961]: la Siria continuò ad appl St conclusi dalla RAU 1958-61, sia tr Siria pre-58; ha giocato la durata breve della RAU
· “acc di devoluzione”: intercorre tra la ex madrepatria e lo St di nuova indipend, acc con cui St nuovo permette di subentrare nei tr conclusi dalla madrepatria; tale acc vale però solo per queste due parti: no obblig rispetto per le parti contraenti tr prec: è in pratica solo impegno per ex colonia di fare passi necess acchè si rinnov vecchi tr, anche tacitam
· tr bilaterali: potranno continuare a valere solo con acc con controparte, che potrà anche ess tacito, cioè risultante da “fatti concludenti”; lo stesso vale per tr multilaterali chiusi (che non prevedono adesione: partecipaz St ¹ da quelli originari): così stabilisce anche la [CV 78 ssst] con riguardo solo St ex-terr colon; per tr multilaterali “aperti” pinc della tabula rasa ha temperam: lo St nuovo anziché aderire può procedere alla “notifica di success”: la sua partecipaz retroagisce al momento acquisto indipend (mentre adesione ha effetto ex nunc, notif di succ ex tunc)
· 3) “smembram: estinzione vecchio St e formaz di due o più St nuovi”, simile secessione dove peò St vecchio rimane: continuità o meno dell’orgne di Gov preesistente per distinguere i due casi; casi:
a) [Imp AU]; quando si disgregò, mentre Au-Cecoslov-Polonia dich di non sentirsi legati ad acc stipul da Impero, l’Ungheria dichiarò il contrario
b) [RFT e DDR] post-3Reich; anche se fino 1990 giurispruden ha sostenuto che Cost RFT rappresentasse continuaz 3Reich, ma è giurisprudenza poco apprezzabile dal punto di vista del di
c) [Urss], d) [Cecoslovacchia]: smembram effettuato concordemente con [acc Minsk 1991] e [acc Alma Alta 1991]
d) [Jugoslavia]: acc mediante dich unilaterali e eventi bellici; si è discusso se si trattasse di smembram: tesi [Commne in seno Conf per la Pace in Jugoslavia 1991], o di secess dei vari Paesi (Croaz, Slovenia, Bosnia Erzeg, Macedonia) con sopravvivenza Rep Jugoslavia (Serbia-Montenegro), quest’ultima sostenuta da detta Rep, ma è da escludere: no continuità reg/Cost con vecchio St socialista; anche prassi NU depone per smembram (no continuità)
· Soluz tabula rasa anche qui, anche se può non trovare riscontro nella prassi recente: tendenza St nuovi ad accollarsi obbligaz patrizie St smembrato, anche dividendosi pro quota i debiti contratti con St esteri/oi: e poiché sono debiti pecuniari, l’accollo sembra non ispirarsi a princ del di, quanto al fine pratico di evitare che flusso cred esteri si interrompa
· Ma ciò che depone più a favore della tab rasa è il gran num delle notific di success, come è stato notato da [SBOLCI]; né ha senso sosten, come fa [STERN]: “che le notificaz hanno soltanto volare dich di una succ vista come obbl dal di”
· Nel [caso CSI]: dec Cons dei CdS CSI si dich a favore succ della Russia nei membri di dir ONU, già spettanto all’Urss, compresi i di di membro permanente nel CS, impegnando Russ-Ucr-Bieloruss, giò membri delle NU, a sostenere ammissione delle altre Rep all’Onu e alle altre oi; è chiaro che acc e dich del genere devono incontrare accetaz St terzi
· Non pertinenti sono gli es che si portano in tema di smembram contro princ della tabula rasa: es di dissoluzione di Unioni fra St i cui St però avev conserv distin personal int: a) [Un Sv-Norv], sciolta 1905, b) [Un Dan-Isl], sciolta 1944
· 4) “incorporazione: uno St estinguendosi, passa a far parte di altro St”: a) [Regno d’It 61]: St it al Regno di Sardegna, b) [Germania 90]: DDR alla RFT
· i tr dello St estinto cessano di aver vigore (tabula rasa) e quelli dello St incorporante si estendono a St incorporati
· 5) “fusione: due o più St si estinguono e danno vita ad unico St nuovo”; criterio distino con incorporaz non può che rifersi che a orgne di Gov; es: [Rep Yemenita 90]: Yemen del Sud e Yemen del Nord, con organi cost ¹ dai due precedenti; anche qui princ tabula rasa
· eccezione princ tabula rasi casi incorporaz/fusione: quando com st incorp o fuse, pur estinguendosi come sogg int, conservino un notevole grado di autonomia dallo St incorporante o nuovo; soprattutto quando si instaura vincolo Federale: la prassi si è orientata per la continuità degli acc limitata a regione incorporata o fusa, semprechè tale limitaz fosse in acc con scopo/ogg tr; a) [Cantoni Svizzeri da Conf Elvetica 48], b) [Lander post Reich 71], c) [Siria-Egitto post Rau 58], d) [Tanganika-Zanzibar post Rep Tanzania 64]
· [CV 78 ssst]: “princ di continuità” tr nel caso incorporaz/fusione, senza considerare vincolo Federale: no dir consuetud; in base al [commento artt progetto CV della Commne di di delle NU], la soluz Cv si fonda sulla prassi rel a vincoli federali: ma si tratta di una peassi settoriale non utilizzab per ricostruire princ gen per tutti casi incorporaz/fusione; dello resto nello stesso comm si riconos che la soluz adottata corrisp più a criteri di “equità” e “modernità” più che a consuet
· mutam Gov com st senza che territ subisca ampliam o diminuzioni: St in quanto sogg di di i identif con effettività Gov, o si ha successione Gov nei dir/obbl predecess? La prassi sembra orientata per continuità: tranne che per tr, soprattutto pol, incompatibili con nuovo regime: più che eccez è però applicaz princ rebus sic stantibus (mutam radic circost concl)
· ciò vale anche se regime nuovo è instaurato per vie extralegali: a) [Russia 1917], b) [colpo di St Cecoslovacchia 1948]
· princ rebus sic stantibus: rapp dir norme conv estinte/radicalità mutam strutt St; larga parte della dottr ritiene che la persona dello St neppure si estingua per effetto di mutam Riv di Gov: si tratta della dottr – che [CONFORTI] respinge – che identifica lo St con la com St, o con la configuraz ternaria superata popolo-territ-Gov; è ovvio che tale dottr non può negare che mutam riv produca – tramite rebus sic stantibus – estinz norme incompatibi con nuovo regime: dal punto di vista pratico, dunque, il risultato è lo stesso; della materia in esame la [CV 78 ssst] non si occupa
· c’è succ internazionalm imposta in situazioni giurid di dir int? (es acquisto proprietà beni pubbl, ducc nel deb pubbl)
· quello del deb pubbl non è un probl che riguarda dir dei tr ( ma sovranità territ); l’ipotesi normale è che il deb avviene tramite emissione titoli sottoscritti da pers fisich/giurid sia nazionali che straniere, ma può darsi che il deb non è contratto dal perdecess nell’ambito del dir interno, ma abbia formato ogg di acc int concluso con altro St o oi (es Fmi BRicostruz&Svil): il princ gen è la tabula rasa salvo deb localizzabili: a) contratti con esclusivo riguardo al territ ogg del cambiam sovranità, b) deb contratti da autorità pubbliche locali
· però anche per deb non localizzab la prassi più recente è nel senso di “equa” ripartiz tra St smembrati/St credit (godim continuato crediti int più che seguire regole precise del di); es [banca int della Csi 1991], per deb CSI
· [CV 1983 no vig sss in materia di beni, archivi e deb di St], predisposta dalla Commne di di delle NU: norme favorevoli a St 3Mondo, opposiz St Occ che hanno votato contro sua adozione; sembra che si occupi esclusivam della succ nelle situaz giurid di dir interno per beni ed archivi, mentre per i deb di St il progetto in seno alla Commne intendeva tutto il deb pubblico, quello contratto a) con pr, b) sogg int; venne in seguito deciso solo per b), e a questi si rifer Cv 83; ma sogg int possono partecipare seguendo il dir interno dello St, sia deb contratti mediante acc int
· tutta discipl mat si base su dottr e prassi in tema di succ del deb pubbl, che però nella > parte riguar persone fis/giur pr!
· [CV 83 no vig sss imdb,a,dds] adotta linea simile CV78ssst quando parla di tabula rasa “soltanto con riguardo St di nuova indip sorti dalla decolonizzaz” (non per tutti gli altri casi di succ!), anzi spinge princ fino ad esclud nella succ stessi deb localizzab, salvo acc St nuovo/predecess [art 38]: per questa parte norma sembra ispirarsi allo sviluppo progress del di giustificandosi tramite princ di giustizia e difficoltà PVS, anziché codificare dir consuet
· sotto art38CV83novig non rientrano casi della BIR&S poiché il territ resta obbligato verso la Banca anche dopo indipend e la Pot Ammce resta a sua volta vincolata dall’acc di garanzia
· [CV 83 no vig sss imdb,a,dds] cmq con riguardo a 1) distacco, 2) cessione 3) smembram non solo segue in confromità a dir consuet regola della succ deb localizzab, ma preved anche “succ secondo proporzione equa” nei deb gen predecess; nel caso di 4) incorporaz, e 5) fusione [art 39]: prevede passaggio a St incorporante/nuovo, senza distinguere in base all’autonomia che mantiene St incorporato (princ federale)
· 7) INVALIDITA’ ED ESTINZIONE: cause invalid/estinz tr sono analoghe a quelle dei contratti, e più in gen dei negozi giurid del dir interno: discipl prevista non solo da a) norme cosuetud ad hoc, ma soprattutto dai b) princ gen di dir (delle NC)
· cause invalidità: [CV 69 sdt]: vizi della volontà: 1) errore essenziale: “fatto che lo St supponeva esistente al momento conclusione tr e che costituiva base essenz consenso St” [art 48], 2) dolo [art 49], 3) corruzione organo stipulante [art 50], 4) violenza fisica o morale esercitata sull’organo stipulante [art 51]; vizi non freq e difficilm verificabili
· cause estinzione: 1) condizione risolutiva, 2) termine finale, 3) recesso (volontà di sciogliersi dal tr) “semprechè possibilità sia prevista nel tr” [art 56 CV 69 sdt], 4) inadempim [art 60], 5) sopravvenuta impossibilità dell’esecuz [art 61], 6) abrogaz tot o parz, espressa o per incompat, mediante acc succ dalle stesse parti: prin gen succ nel t atti ius parigrado
· è invalidità anche violenza sullo St nel suo complesso: uso forza o minaccia? [art 52 CV 69 sdt]: “è nullo“ (violaz princ Conu), art corrisponde al dir consuet; un tempo diffusa opinione che violenza su St fosse irrilevante per il fatto che tr di pace sono normalm considerati come validi, ma il tr di pace a) interviene di solito in un momento in cui non c’è più la pressione delle armi, b) componim di interessi nel quale vincitori/vinti anche se inegualm fanno reciproche concess, c) può anche non essere mai stipulat
· [tr Berlino 1938] conseguente acc Monaco con cui Cecoslov accettava cessione Germ Hitler territ Sudati: tale tr era senz’altro considerato come nullo in varie sent olandesi del dopoguerra
· minaccia o uso della forza riguar quella “armata”: no prassi per violenz di altro genere come press pol o ec sebb illecite; in sede di redazione CV69sdt molti Paesi di nuova indipend si batterono perché fossero considerate tali anche quelle pol e ec, ma la proposta venne ritirata in cambio di una generica dich di condanna che figura come all. all’atto finale
· se uno St viola norme int sul trattam sudditi/stranieri/beni esteri lo St offeso può adottare misure di autotutela, ma non si può dire che l’eventuale tr concl per porre fine a violaz sia viziato da violenza anche se a favore dell’offensore: non sembra viziato [acc di Algeri 1981 Usa-Iran] che pose fine alla lunga illecita detenzione cittad Usa ambasc Teran 1979
· problema dei tr ineguali: tr rispetto ai quali una parte non ha ampio margine contrattuale che però sono validi: l’ineguaglianza può trovare correzione solo sul piano interpretativo
· causa estinzione caratter rebus sic stantibus: mutam radicale circostanze stipulaz, purché essenziali: era da presumere che i contraenti subordinassero l’efficacia del tr al permanere di quelle circostanze; problema sorge quando contraenti non hanno previsto tale mutam come causa estinzione tr
· [art 62 CV 69 sdt] conferma norma rebus sic stantibus – antitesi del pacta sunt servanda – ma la esprime in termini restrittivi: “applicaz solo se a) circostanze mutate costituiscono base essenz del consenso, b) se mutam ha radicalm trasformato la portata degli obblighi ancora da seguire, c) se il mutam non risulta da fatto illecito dello St invocante”
· rebus sic stantibus ha sfera applicaz abbastanza ampia in quant varie regole del dir dei tr ne sono una specificaz: 1) acc incompatibili col nuovo regime, 2) effetti della guerra sui tr, 3) sopravvenuta impossibilità prestazione
· es princ rebus sic stantibus: [caso Trieste acc It-Jug com Mem Londra 54 e Tr Osimo 75] rispetto all’”impossibilità di tradurre in atto le clausole del Tr di pace con l’italia e le Potenze Alleate del 1947
· 2) effetti della guerra sui tr: estinzione? Gli acc conclusi da St in tempo di guerra non trovano applicaz, ma dopo? Il problema il It si è posto post-2GM: soluz parziale con [art 44 Tr di Pace 1947]: “le potenze vincitrici notificheranno all’It entro 6 mesi dal vig. tr quali acc bilaterali fossero in vig, e gli altri, non notificati, abrogati”
· la norma non comprendeva acc multilaterali: la regola classica nel senso dell’estinzione è andata affievolendosi nel t; prassi sempre più in favore di eccez: si è negata così estinz tr multilat, ma più in gen giurisprud interna, compresa it, si è mossa verso considerare estinte soprattutto quelle conv che per loro natura sono incompatibili con stato di guerra; a questo punto però si capisce come la situaz rientra nel pricn rebus sic stantibus: verificare di volta in volta se c’è mutam radicale rispetto a circostanze conclusione tr causato dalla guerra stessa
· nessuno disconosce che certe cause come termine finale o abrogaz da parte di acc succ operano automaticam, ma per la maggior parte cause invalid/estinz la discussione è aperta: c’è chi propende per l’auotmaticità e chi invece sostiene che è necessario sempre un atto di denuncia sempre notificato ad altri St contraenti: sembre ci si orienti in modo empirico, e quindi in modo da esclud automaticità quando sussistano fatti difficili da provare o di dubbia interpretazione
· è il caso ad es che tende ad eludere automaticità per generico mutam circostanze, ma non per la guerra
· a complicare situazione contribuisce anche [art 65ss CV 69 sdt]: da un lato introduce modalità e termini per far valere invalidità ed estinzione, ignoti al dir consuet, dall’altro non prevede un sistema di soluzione delle controversie
· chiunque debba applic un tr, e in partic gli oper giurdic interni – sopratt giud – non può non decid se il tr sia anc in vig o no: trattasi però – ed è questo il limite dell’automaticità – di una dec che vale solo per il caso concreto (non altri casi); però anche se effetti limitati può avere conseguenza int dando luogo a proteste da parte di St che ritengono tr in vigore
· così intesa l’automaticità non è alternativa alla procedura di denuncia: quest’ultima serve a scopi ¹: essa con la notifica alle parti implica la volontà dello St di sciogliersi una volta per tutte dal vincolo contrattuale; una simile manifestaz di volontà non è indispensab: se uno St vi ricorre è per far risaltare ciò in modo certo e definitivo
· ma la denuncia è suff a produrre cessaz del vincolo? Risposta non in termini assoluti ma relativi: a) riguardo a disapllicaz interna, unica condiz a tal fine è che essa promani da organi comp a manifestare volontà St nei rapp int, b)nei confronti altri St, questi non sono vincolati da tale manifestaz unilaterale: in caso di disaccordo tr entra in una fase di icertezza sul piano int, fase dove ci potr ess ritorsione, e dalla quale si potrà uscire con nuovo acc o, ove possib, sent int
· per det rorgani comp a denunc, sia nel caso che tr preveda tale possib, sia che si invochi altra causa, ci si dovrà attenere a princ cost di ciascuno St (come per la comp a stipulare)
· in It si discute se per e categ tr in art80C per den serva L. autorizzaz: confrontan LavPrep non risulta: comp solo Pot Esec
· in It e altri St la situaz andrebbe evolvendo verso maggiore collaboraz Parlam/Gov, e in afvore dunque di una forma di assenso per la dec per la den; a [CONFORTI] non sembra però che tale assenso condizioni la validità della denuncia
· se la comp a den spetta al Gov, i meccan di contr spettano però al Parlam (interpell, mozioni, sfiducia, st d’acc) ogni volta il Gov non provveda alla den nonost sollecitaz del Parlam, oppure non lo informi quando intende den tr a suo tempo oggetto di L. di autorizz ex art80C; resta poi salva possib Parlam revoca con L. a) ord esecuz, b) stessa autorizz ratif
· [art 65-68 CV 69 sdt]: invalid/estinz tr: 1) e 3) [art 65 e 67]: “lo St che invoca vizio deve notific per iscritto sua pretesa ad altre parti contraenti tr; a) se entro 3 mesi – salvo urgenza – non ci sono obiezioni, lo St può dich alle Parti, con atto sottoscritto dal CdS o PdC o Min Est o altra persona con pieni pot che il tr è invalid o estinto; b) se ci sono obiezioni, si deve ricercare soluz con mezzi pacifici quali negoz, conciliaz, arbitr, ecc”, 2) [art 66]: “soluz controv deve interven entro 12 mesi; trascorso tale termine si fa una proced concil che fa capo a Commne in seno alle NU che non sfocia in dec vincol ma in mera esortaz; dec obblig da parte CIG è prevista solo per eccez caso che invalid si fondi su ius cogens
· non è detto nella CV69sdt cosa succede se rapp Commne di Conciliaz pro-invalid/estinz è respinto dalle parti controinteressate; a seguire i par di [MORELLI], che sembra corrisp a spirito CV, manifestatam contrario a scioglim unilater, la pretesa, per fondata che sia “resta paralizzata in perpetuo”: conseguenza grave che però trae origine dallo schieram St contro la predisposizione di un sistema di arbitraggio obbligatorio; eccez ius cogens fu fatta solo per salvare salvabile
· [art 65-68 CV 69 sdt] mirano a discipl mat denucnia tr, ma non codif certo dir consuet; nei Paesi che aderiscono a Cv la proced di questi artt si sostituisce al tradiz atto di den, posto in essere senza l’osservanza di partic forme, termini e modalità; ciò a meno che non sia escluso dallo stesso tr oggetto di den, o non siano previste altre modalità in deroga Cv
· La sostituz del tradiz atto di den con artt Cv signif che non è effic atto di den fino a quando condiz artt siano soddisfatte
· Ma come si comporta giudice interno, anche se ne accerta invalid/estin? Anche la giurisprud interna degli St-parti Cv è acondannata a paralisi? No: sistema artt 65-68CV69sdt vale solo per controversie fra St: non è illegittimo in sé accertam del singolo caso concreto, anche se controv int si prolunga a ¥ (altro è il problema se invalid/estinta effettivam sussista)
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