Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Matteo Ricci a Nanchino

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Nel XXVII anno di regno dell’imperatore Wanli (1599), il missionario Matteo Ricci costruì per primo a Nanchino una chiesa cattolica.
Matteo Ricci, nome cinese Li Madou (1552-1610), alias Xitai (Grande d’Occidente), pseudonimi Qingtai (Puro e Grande), Xijiang (Fiume Occidentale), Da Xiyu Shanren (Eremita del Grande Occidente), Li Shanren (Ricci l’eremita), Xitaizi (Grande Figlio d’Occidente), italiano, missionario della Compagnia di Gesù.
Nel X anno di regno di Wanli (1582), giunse in Cina a predicare e vi trascorse in tutto 28 anni. Nel XXXVIII anno di regno di Wanli (1610) morì di malattia e fu sepolto fuori la Porta Fucheng di Pechino. Fu il missionario occidentale più famoso della dinastia Ming e diede un importante contributo agli scambi culturali fra Occidente e Oriente.
Nel XXIII anno di Wanli (1595), Matteo Ricci, proveniente da Canton via Nanchang, giunse per la prima volta a Nanchino, insieme al confratello italiano Lazzaro Cattaneo (nome cinese Guo Jujing) e altri, al seguito del ministro della guerra Shi Gongzhen. All’epoca, la Corte era assai cauta nello stringere relazioni con gli stranieri e Matteo Ricci fece visita invano ai notabili della città, né riuscì a trovarvi alloggio e si dovette accomodare su una barca, per poi fare ritorno a Nanchang senza aver potuto mettere piede a terra.
Nel XXVI anno di Wanli (1598), Ricci tornò a Nanchino da Nanchang al seguito del Ministro dei Riti Wang Zhongming e vi soggiornò una decina di giorni. Il viceré di Nanchino, Zhao Kehuai, lo accolse munificamente e discorse con lui di matematica. Più tardi, Ricci andò a Pechino con Wang Zhongming ma tornò a Nanchino alcuni mesi dopo, non avendo ottenuto l’autorizzazione a risiedere nella capitale.
Nello stesso anno, Ricci tornò per la terza volta a Nanchino e vi si trattenne per più di un anno, avendo modo di frequentare assiduamente i notabili della città.
Dapprima abitò entro le mura, al Tempio del Ricevimento della Benevolenza, Cheng’en si, poi acquistò da Liu Douxu una vecchia magione appartenente al Ministero dello Opere Pubbliche, alla curva del Tempio di Luo, nei quartieri occidentali e vi costruì una cappella per le devozioni private, che venne chiamata Sala della Curva del Tempio di Luo, Luosi zhuanwan gongsuo. Fu questa la quarta chiesa costruita da Ricci in territorio cinese: ecco i prodromi di una chiesa cattolica a Nanchino. Nella chiesa, Ricci espose per la cittadinanza i doni che si riprometteva di porgere all’imperatore e vi tenne lezioni di scienza occidentale, illustrando i costumi d’Occidente e spiegando i dogmi del cattolicesimo. Allorché visitò l’Osservatorio, Ricci non solo comprese il funzionamento degli strumenti astronomici ma ne indicò le lacune, persuadendo gli ascoltatori.
Con l’avvio dell’attività missionaria cominciarono ad affluire i convertiti e Ricci costruì sul Colle di Hongwu, Hongwugang, entro la Porta Zhengyang, la prima chiesa cattolica ufficiale della città.
Nel XXVIII anno di Wanli (1600), Ricci lasciò Nanchino alla volta di Pechino, dove ottenne l’autorizzazione a predicare. Le attività missionarie a Nanchino furono da allora dirette dal Cattaneo e dal missionario portoghese Juan de Rocha (nome cinese Luo Ruwang).
Nanchino fu uno dei sette centri di diffusione del cattolicesimo in Cina.
Il letterato di epoca Ming Shen Defu scrisse in Wanli yehuopian a proposito della predicazione di Ricci in Cina:

“Oggidì i Cinesi riempiono le chiese per ricevere i suoi insegnamenti, in particolare a Jinling (= Nanchino)”

Evidentemente, il cattolicesimo esercitò una forte influenza nella capitale provvisioria Nanchino.


(c) Prof. Giorgio Casacchia, Addetto Culturale IIC Shanghai, 2009.

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