Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Allan Kardec e lo spiritismo

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Allan Kardec, pseudonimo di Hippolyte Léon Denizard Rivail (Lione, 3 ottobre 1804 – Parigi, 31 marzo 1869), fu il codificatore dello spiritismo.

Dal 1854, si dedicò allo studio dello spiritismo. All'epoca la spiegazione più diffusa era quella del magnetismo animale, ma Kardec, rifiutò questa ipotesi, ritenendola insufficiente.
Il professor Rivail sentì parlare delle tavole giranti, fenomeno medianico che agitava l'Europa. Senza mai formulare teorie preconcette, cercava sempre la ragione e la logica dei fatti.

Interrogò gli spiriti, annotò e ordinò con scrupoloso rigore scientifico i dati che ottenne. Per questo motivo è chiamato codificatore dello spiritismo. All'inizio, Rivail aveva come obiettivo solo la propria istruzione. Dopo, quando vide che il suo lavoro aveva assunto le proporzioni di una dottrina scientifica e filosofica, decise di pubblicare un libro, per l'istruzione di tutti. Pubblicò quindi Il libro degli spiriti il 18 aprile 1857, a Parigi.
Adottò lo pseudonimo di Allan Kardec affinché fosse possibile differenziare la sua opera spiritista dalla produzione pedagogica pubblicata in precedenza.

Sulla lapide è stata scolpita la frase: «Nascere, morire, rinascere per progredire sempre: questa è la legge».

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