Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

La Cultura Tradizionale non equivale ad “Arretratezza”

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Ku Lan, vice presidente dell’Accademia delle Scienze Sociali di Xinjiang , recentemente ha menzionato un importante punto di vista alla prima edizione del “Simposio sull’ Eredità Culturale non Materiale della nazionalità Hassac in Cina”. Lei ha detto che non si può giudicare se un fenomeno è “avanzato” o “arretrato” solo in base al livello del sviluppo delle forze produttive, neanche confrontare i fenomena originate dagli ambienti culturali diversi con un certo principio e abitudine di giudizio estetico, che è un vedere di valore.
E’ comune e nocivo il parere che la cultura tradizionale è “arretrata”. Con il processo della modernizzazione e industrializzazione mondiale, la cultura tradizionale diventa sempre di precisa e rara. Sarebbe terribile se una nazione fosse rimasta completamente senza tradizione o storia. L’uomo che perde le tradizioni sarebbe non-uomo: da dove vieni? Dove vai? Dov’è la tua radice? All’inizio del XX secolo, quando la globalizzazione è cominciato, lo studioso francese Renè Guenon ha notato la crisi del mondo moderno e ha studiato la scienza di tradizione mondiale. Lui è un pioniere nel tradizionalismo. La sua scomparsa negli anni 50 del secolo scorso ha attirato l’attenzione del settore accademico sulla sua ricerca.
La cultura cinese è composta da due culture principali: la cultura agricola dell’Est e la cultura nomadica dell’Ovest; la società cinese è composta anche da due società: la società agricola e la società nomadica. La cultura cinese, dai periodi antichi fino ad oggi, ignora e disprezza la società nomadica e la sua cultura, gli sembrano più antiche, qiundi gli ha attaccato l’etichetta di “arretratezza”. In realtà, siamo ancora molto distanti da sapere bene il valore della società e cultura nomadica per la cultura agricola e per tutta la società. E’ urgente per noi a conoscere profondamente che senso hanno per noi la sua tradizione e il fattore culturale; essa non è fuori ma nell’interno della nostra società e cultura. La storia della civiltà cinese è una storia mista della cultura nomadica e la cultura agricola. Secondo René Guenon, citato dallo studioso italiano Paolo Sabbatini, dei due figli di Adamo, Caino e Abele, uno è contadino e l’altro è pastore. Caino uccide Abele: contadini e pastori, hanno due diverse caratteristiche psicologiche culturali, che corrispondono a quelle delle nazioni nomadiche e quelle delle nazioni agricole. I diversi modi di produzione e di vivere della vita stabile e della vita nomade hanno originato due diverse forme civili che spesso – almeno nelle civiltà occidentali – hanno difficoltà a comprendersi e a co-abitare. La vita stabile ha accelerato il processo di accumulazione e creazione della civiltà materiale, però la vita nomadica ci ha offerto le civiltà materiale e non-materiale importanti lo stesso. Per noi, essa fa parte della grande cultura tradizionale della nazione cinese, cui dobbiamo dare molta importanza.
Con il processo della globalizzazione, tutto il mondo sta studiando e proteggendo le culture tradizionali. Lo scrittore americano Maud Hizerwerg dice: “nell’Occidente moderno, la parola ‘arretrato’ è proibito ad usare a casaccio perché quando valuti un’altra cultura ‘arretrata’, vuol dire che non rispetti il modo tradizionale di vivere.” Ora gli americani stano riesaminando lo sbaglio di distruggere la cultura indiana: gli sembravano arretrati gli indiani, ma ora capiscono che è una tragedia perdere una cosa. Indubbiamente gli Stati Uniti è uno dei paesi più avanzati, però che ovvio lo stesso che deve essere reponsabile della distruzione della cultura tradizionale e dell’ambiente naturale del mondo. In realtà, gli indiani hanno creato una civiltà avanzata nell’aspetto sociale e ambientale naturale. Gli occidentali rispettano le culture tradizionali del mondo perché il mondo ha perso il bilancio. La Cina non deve distruggere la propria cultura tradizionale e perdere il bilancio di cultura seguendo le orme dell’Occidente, nel frattempo dell’industrializzazione.
Lo studioso di Xinjiang Jahope Milzaham citando un documento dice che la nazione nomadica ha creato il tesoro della cultura materiale degli uomini: hanno sviluppato l’allevamento del cavallo, costruito gli edifici di diversi stili e plastiche, inventato vari modi di raffinare latticini e carni. Lo studioso A Latemoor dice: “e’ sbagliato il parere che la cultura nomadica sarebbe più arretrata di quella delle nazioni stabili”.
La loro letteratura, arte, canto e ballo, concezione della salute, coscienza della protezione ambientale e tanti altri aspetti sono civiltà molto avanzate. E’ troppo superficiale la nostra conoscenza della cultura nomadica e dobbiamo studiandola da vicino. Non mangiare gli animali che muoiono da sé stessi, perché non miglioriamo la nostra situazione civile facendo riferimento a tale diversa tradizione culturale? Con che ragionamento possiamo trattare le simili culture avanzate come “arretrate”?
Non possiamo considerare un problema o valutare una cosa solo dal punto di vista di economia, di materia, di utilità o del centro umano, dobbiamo considerare il problema e pesare tutto dal punto di vista di cultura, di non-materia, di non-utilità, di armonia e bilancio universale. Dalla punto di vista della formazione sociale, sia la cultura agricola sia la cultura nomadica devono trasformare alla cultura industriale; però nel frattempo, la modernalizzazione e l’industrializzazione non equivalgono a negare o rifiutare di riconoscere i loro valori. Dopo aver trasformato ad una nuova fase, si deve rispondere al valore tradizionale e confermare la molteplicità della civiltà e cultura umana. E’ semplice e nocivo il parere che le culture tradizionali sono “arretrate”. La risposta a tale trasformazione non è andare all’indietro ma una nuova trasformazione e una nuova fase della trasformazione. Dobbiamo considerare, da una nuova vista, la cultura tradizionale e il suo valore, quella nostra e quella del mondo.

1 commento:

  1. 传统文化不等于“落后”

    新疆社会科学院副院长库兰最近在首届“中国哈萨克族非物质文化遗产学术研讨会”上,谈到了一个很重要的观点。她说,不能仅仅以生产力的发展水平及其物质生活的发达程度来判断某种文化现象的“先进”与“落后”,更不能以某种审美原则和审美习惯来藏否不同的文化环境中产生的文化现象。这是非常有见地的。
    把传统文化看成是“落后”的观点是普遍而极其有害的。随着世界的现代化和工业化的进程,传统文化变得越来越珍贵和稀少,一个民族完全没有了传统和历史是可怕的,失去传统的人就是非人,你从哪里来,你到哪里去,你的根在哪里?自20世纪初,全球化肇始的时候,法国学者勒内•盖农就看到现代世界的危机,潜心研究世界传统学,是传统主义的拓荒者。随着上世纪50年代他的去世,引发了学术界对他的研究的持续关注。
    中国由两大文化构成:东部的农业文化和西部的游牧文化;中国社会也由两大社会构成:农业社会和游牧社会。中国文化从历史到今天都不同程度地忽视和轻视了游牧社会极其文化,认为好象他们更古老因而给它贴上“落后”的标签。其实游牧社会及其文化对农业文化以及对全社会的价值,我们远远没有了解和研究清楚,它的传统及其文明因子对我们有什么意义,我们需要迫切和深入的了解;它不是外在于我们的社会和文化,它早已内在于我们的社会与文化,中国文明史就是一部游牧文化与农耕文化的混血史。意大利学者倪波路引用勒内•盖农的话来说,亚当的两个儿子加音和亚伯尔,大儿子是农民,小儿子是牧民,加音杀了亚伯尔:游牧民族与农业民族的文化心理特点不同,相应地,农民与牧民的文化心理特点也就不同。定居和游牧两种不同生产和生活方式诞生了两种不同的文明形态——至少在西方文明史上——二者之间常会发生沟通困难,并且难以共同居住。定居加速了物质文明的积累和创造过程,但游牧给我们提供了同样重要的物质和非物质文明,对我们来说,这就是中华民族伟大传统文化的一部分,我们要予以极大的重视。
    随着全球化的进程,全世界都在对传统文化的研究和保护。美国作家弟茂得•海泽魏说,在现代的西方,“落后”这个词是禁忌随便使用的,因为你说别的文化“落后”,表示你对传统生活方式的一种不尊重态度。美国人现在就反思其毁灭印第安文化的错误做法,原来以为印第安人落后,但现在才明白一种东西失去的悲剧。美国固然是世界上最发达的国家之一,但毁灭世界传统文化和自然环境的责任也是非常明显的。印第安人其实在社会和自然环境方面有着非常发达的文明。西方人尊敬世界传统文化,是因为世界失去了平衡。中国不要在工业化的同时,步西方的后尘丧失和毁坏了自己的传统文化,失去文化的平衡。
    新疆学者贾合甫•米尔扎汗引证一份资料称,游牧民族创造了全人类物质文化的珍品。他们发展了养马业,建造了风格造型各异的建筑,发明了加工奶制品和肉类的各种方法。美国学者奥•拉铁摩尔说:“游牧民族的文化似乎落后于定居民族文化的看法是错误的”。
    游牧民族的文学,艺术,歌舞,他们的健康观念和环境保护意识,很多方面都是极为先进的文明,对于游牧文化我们了解得太肤浅,我们要贴近研究并学习。不吃自死的动物,我们为什么不参照这种不同的文化传统来改善我们的文明状况呢?我们有什么理由把类似先进的文化看成是“落后”呢?
    不能单纯从经济角度、物质的角度、功利的角度、人类中心的角度看问题,判断事物的价值,还要从文化的角度、非物质的角度、非功利的角度、宇宙的和谐和平衡角度看问题,衡量和判断一切。从社会转型的角度来看,农业文明、游牧文明都要转型到工业文明;但同时,现代化、工业化不等于否定和抹煞其他价值,转型到新的阶段,又要有对传统价值的回复,对人类文明和文化多样性的肯定,把传统文化看作是“落后”的看法是简单和有害了。这种转型的回复,不是后退,而是新的转型和转型的新阶段,我们必须有新的视野来看待我们的以及世界的传统文化及其价值。

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