Cinesi e Italiani: abitudini a confronto
Il Dott. Paolo Sabbatini, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Shanghai, contribuisce ad armonizzare il dialogo tra i due grandi popoli in un’intervista con le autorità dell’Expo Shanghai 2010.
ETICHETTA SOCIALE
Generalmente, prima di venire in Cina, gli Italiani cercano di informarsi sulla cultura e la storia cinese per adattarsi alle condizioni di questo Paese lontano. Se, con queste poche considerazioni, anche i Cinesi potranno conoscere qualche caratteristica degli Italiani, ambedue le parti riusciranno a stare meglio insieme.
Quando si incontrano per la prima volta, di solito, gli Italiani si stringono le mani. Invece, tra amici che si conoscono bene, è frequente scambiare effusioni più calorose: abbracci e persino baci sulle guance che dimostrano l’affetto e la gioia di ritrovarsi. Gli Italiani più tradizionalisti, invece di inchinarsi o di distribuire biglietti da visita come in genere fanno i Cinesi, quando si incontrano restano in piedi con le spalle ben dritte e guardano l’altro accennando un lieve sorriso.
Gli Italiani sono sinceri , franchi e diretti quando parlano;alle volte anzi, alzano il tono della voce, ma l’amicizia tra amici o colleghi non ne viene danneggiata. Occorre anche menzionare che gli Italiani non applicano il concetto di “salvare la faccia” (che pure ha valore in Italia) allo stesso modo dei Cinesi. Per un Italiano essere sgridato, o ricevere una critica aperta, di fronte ad altre persone, non costituisce, in genere, una “perdita di faccia”. Anzi, da cio’ gli Italiani traggono spunto per discussioni o puntualizzazioni che spesso hanno conseguenze comiche (per non dire, a volte, più serie).
Ad un Cinese, invece, una critica troppo diretta può costituire offesa; e spesso in una tale situazione i Cinesi non reagiscono, impedendo agli Italiani di accorgersi del malfatto e quindi correggere la cattiva impressione con scuse o altri mezzi di riappacificazione.
I Cinesi esprimono imbarazzo con delle risatine nervose, spesso interpretate dagli Italiani esattamente al contrario, cioe’ come negazione (o minimizzazione) del problema. Invece il problema esiste. In casi del genere occorre che gli Italiani riguadagnino la fiducia, e che i Cinesi - conoscendo il carattere degli Italiani - ne accettino di buon grado le scuse.
In Italia, gli amici si scambiano regali;la scelta del regalo è ovviamente diretta alle esigenze del destinatario. Generalmente, quando gli Italiani vengono in Cina, portano qualche regalo per gli amici cinesi, e per le loro controparti.
Agli italiani piace conoscere la famiglia dell’altro, quando si fa amicizia. È considerato una cortesia, un riconoscimento e un’accettazione essere invitati a casa; gli Italiani saranno curiosi ed onorati di essere invitati a casa dagli amici Cinesi, e invitare gli amici cinesi a casa loro. Gli Italiani non stanno a giudicare il livello economico o la posizione sociale della famiglia che visitano; per loro vale di più la generosità e lo sforzo genuino e sincero di far piacere all’ospite.
Agli Italiani piace il colore bianco: i vestiti delle spose sono bianchi, ad esempio. Il nero, secondo la tradizione, in Italia è il colore per il lutto (ad eccezione dei capricci della moda). Questo è un punto di differenza, perché in Cina il bianco è il colore del lutto; quindi, quando si offrono fiori ai Cinesi, occorre evitare colori bianchi. In Italia offrire rose rosse significa “Amore ardente” (e questo è il tipico omaggio che un ragazzo innamorato offre alla sua ragazza), invece in Cina il rosso è utilizzato come un generico buon auspicio in quasi ogni occasione.
ABITUDINI ALIMENTARI
Gli Italiani mangiano poco di prima mattina: di solito bastano un caffe’ e una brioche. Non mangiano neanche tanto per colazione (insomma, per il pasto di metà giornata); invece la cena è generalmente ricca e abbondante. Molti degli italiani in Cina amano la cucina cinese e vanno spesso a mangiare in ristoranti cinesi; pero’, come abitudine generale, mangiano la cucina italiana, perche’ e’ una tradizione culturale spesso irrinumciabile.
Agli italiani piace la pasta, come gli spaghetti, le penne, i fusilli etc. Tra i piatti cinesi, amano molto gli “involtini primavera”, le pietanze piccanti della cucina del Sichuan, il riso fritto alla cantonese, le mille delizione maniere di cucinare la carne.
È più difficile invece trovare estimatori italiani delle oloturie (i cosiddetti “cetrioli di mare”) per cui i Cinesi vanno in visibilio.
Reciprocamente, sempre più cinesi si appassionano ai formaggi italiani (sopratutto il parmigiano) anche se il gusto dei prodotti caseari in genere non rientra nelle abitudini tradizionali cinesi.
Agli italiani non piacciono le bevande zuccherate, con acido carbonico: bevono di solito acqua e vino quando fanno quattro chiacchiere o ai pasti. Inoltre, gli italiani prendono tanti caffe’: specialmente in ufficio, bevono una tazzina di “Espresso” ogni 2-3 ore. Diversamente dai cinesi o altri popoli specialmente anglosassoni, gli italiani non hanno l’abitudine di sorseggiare una bevanda (caffe’ allungato, te’ o altro) tenendo la tazza in mano per un tempo più o meno lungo.
SIMILITUDINI E DIFFERENZE
Come la Cina, anche l’Italia ha una lunga storia: anzi, potremmo affermare che l’Italia e la Cina sono due super-potenze culturali del mondo. Come diciamo che la cultura cinese ha influenzato quella di tutto l’Oriente, possiamo anche dire che la cultura italiana ha influenzato quella di tutto l’Occidente. Sia i cinesi che gli italiani si identificano con la storia e la cultura del proprio Paese e ne sono sommamente orgogliosi.
Ci fu l’Impero Romano nella storia italiana, che fu l’apice della cultura mondiale di quell’epoca, percio’ gli Italiani portano se’ una grande e nobile tradizione. Possiamo dire che la ricerca della bellezza e’ un carattere importante degli italiani. Essi cercano sempre di abbellire la propria vita: si vestono bene, come se andassero a una cena di gala, anche se vanno solo a fare la spesa.
Gli Italiani provano simpatia per i Cinesi e gli uomini italiani apprezzano la bellezza delle donne cinesi: matrimoni misti sono molto frequenti.
I Cinesi sono generalmente seri e pratici, raramente si “rimangiano la parola data” e cercano la precisione. D’altro canto, gli Italiani sono piu’ flessibili e talvolta volubili.
In fatto di gusti artistici, le abitudini culturali degli italiani sono diverse da quelle dei cinesi. Per esempio, ai cinesi piacciono le opere d’arte classiche e figurative; i modi espressivi troppo esagerati non rientrano nelle loro abitudini. Invece gli Italiani amano esternare i propri sentimenti, spesso con grande veemenza.
Aggiustare e bilanciare le differenze culturali tra i due Paesi e’ ora un imperativo, visto che Cinesi e Italiani ammirano reciprocamente le buone qualita’ dell’ altro popolo e desiderano integrarsi sempre piu’.