Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

I percorsi della memoria a Canton

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I percorsi della memoria si dipanano attraverso modalità di definizione del pensiero ed elevazione dei sistemi di conoscenza. In Matteo Ricci la memoria giunge a livelli di potenziamento e perfezione secondo articolate modalità. Paolo Sabbatini ha illustrato l’esperienza di Ricci nel corso di una conferenza che ha avuto luogo lunedì 19 ottobre 2009 presso l’Università degli Studi Esteri del Guangdong. L’evento rientra tra le attività organizzate dal Consolato Generale d’Italia a Canton nell’ambito della XIX edizione della Settimana della Lingua Italiana.
Sabbatini ha ripercorso l’epopea di Ricci in Cina e ha illustrato le prodigiose qualità del gesuita che conosceva ben 300.000 caratteri cinesi. Ricci utilizzò la memoria per tradurre in cinese gli elementi di Euclide, in quanto non aveva con sé i testi in Cina. Il gesuita aiutò il figlio di un mandarino a esercitare le doti mnemoniche e costui superò brillantemente l’esame. Impiegò inoltre speciali tecniche per insegnare a suonare il clavicembalo a quattro eunuchi dell’imperatore. La canzone del pastorello, presentata da Sabbatini durante la conferenza, è una delle otto musicate e scritte dal missionario maceratese per il clavicembalo.
Ma qual è il segreto che caratterizza l’intensità della persistenza dei concetti per il Ricci? La mente umana ricorda con maggiore facilità i nuovi concetti quando vengono associati a ciò che già si conosce. Sabbatini ha presentato un possibile modo di imparare il lessico altamente complesso e specialistico delle ossa della mano. Agevola dunque la memoria collegare i nuovi difficili nomi a una storia creata in maniera personale sulla base delle associazioni immediate che vengono in mente.

Un esempio ulteriore fornito da Sabbatini riguarda infine un archivio personalizzato che, attraverso un sistema ordinato di caselle, permette di visualizzare le diverse stanze delle abitazioni in cui è vissuto il conferenziere.


(c) Prof. Paola Benvenuto, 2009.
Lettrice di italiano alla Guangdong University of Foreign Studiescon competenza per attività extra-accademiche presso il Consolato Generale d'Italia a Canton.


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