Anche un viaggio di mille miglia inizia, comunque, con un singolo passo. Lao-Tzu.
Bentornato, mi sembrava dire la citta' una volta qua. Sono stato accolto a braccia aperte da una ShangHai afosa, ma pur sempre il mio sogno, in perenne movimento, mai uguale a se stessa. Caotica. Viva! Non possiamo cullarci sulla staticita' di un'Italia che oramai affonda. Qui in pochi mesi e' stato completato uno degli edifici piu' alti del mondo, 110 piani, e altri sono in costruzione. All'arrivo, ormai una settimana fa, l'eroporto di Pudong mi ha ricordato quanto sia diversa la vita e il modo di pensare qui, ma anche quanto sia (nel bene o nel male) tutto piu' efficiente. Dove non si puo' perdere tempo.
Alex, l'amico dell'italianizzato Renato, e' venuto a prendermi con la macchina all'aeroporto, dove - insieme alla mamma di Renato - mi ha accompagnato a casa di Fei, JiaoZhou Road, JingAn District, ove ha sede il famoso Tempio di JingAn. All'arrivo un cordiale Fei ha saputo darmi tutta l'ospitalita' di cui avevo bisogno, quell'ospitalita' tipicamente cinese che forse, a volte, noi italiani dimentichiamo. Ambientarmi con la nuova zona e' stato facile, il giorno dopo subito a vedere il mio posto di lavoro, il Consolato d'Italia, piano 19 del nuovissimo The Center in ChengLe Lu, a 30 minuti a piedi da casa mia o 12/13 col taxi.
Or ora sto scrivendo dall'ufficio, il Console Aggiunto, Dott.ssa Marcella Zaccagnino, mi ha riservato un ufficio presso l'Ufficio Commerciale, di modo da poter gestire autonomamente i contatti con le aziende italiane operanti in nella Cina del Sud-Est (ShangHai, JianSu Province, ZheJiang Province). Ai contatti col Sud ci pensa l'ambasciata di Guandong (Canton), a quelli col Nord quella di Pechino. Il Consolato qui, veramente efficiente data la natura commerciale di ShangHai ha al suo interno una 50ntina di dipendenti italiani, italo-cinesi, cinesi. Tutti molto cordiali e senza la puzza sotto il naso, persino il Console Roscigno, nonostante gli stipendi da capogiro, le cravatte esclusivamente Regimental, gli abbonamenti annuali al Club di Golf. Lavoro a stretto contatto col Dott. Arduino, in Cina da 12 anni, plurilaureato, ma una vera forza della natura; stimo anche il Colonnello della Guardia di Finanza De Roma, uno di quei 12 Colonnelli che operano in tutto il mondo attraverso i canali diplomatici (si', in tutto il mondo solo 12, lui si occupa di tutta l'Asia da quest'Ufficio). Quando sono stato ufficialmente invitato alla cena di inaugurazione della nuova residenza dei due Consoli Aggiunti (marito e moglie) ho subito pensato alla formalita' dell'ambiente. In realta' e' stato un buffet tra amici, molto molto divertente. Penso di essere capitato in un gruppo speciale, anche perche' parlando il precedente non era cosi' buono. Il personale di alto rango secondo le leggi italiane e' obbigato a cambiare sede ogni 4 anni verso un altro continente, per evitare connivenze politiche. Il primo giorno di lavoro sono stato accolto dall'Illustre Direttore dell'Istituto di Cultura, Dott. Sabbatini, un uomo veramente di cultura. Quello che mi piace e' proprio questo: il contatto fra le varie "sezioni" italiane, che si trovano tutte nello stesso building: Consolato, Istituto di Cultura, Camera di Commercio, ICE (Istituto per il Commercio Estero) che gia' mi ha fatto partecipare ad una Conferenza relativa alla presenza delle aziende italiane in Cina.
Data la polverizzazione delle imprese in Italia, non abbiamo lo stesso vantaggio di altri Paesi o delle multinazionali, e allo stesso tempo non e' vero che in Cina si fanno i soldi facili (per le aziende che lavorano qui). Serve pazienza, tempo, adattabilita'. Qui ci sono circa 1000 aziende italiane al momento, ma per avere un buon ritorno economico si deve aspettare almeno 3 anni: ad incidere il costo del personale, che non e' vero che e' economico poiche' nelle aziende italiane serve personale specializzato, problemi con la lingua, burocratici, legali, alto turn-over del personale cinese che difficilmente si lega ad un'azienda, visto che e' pronto a lasciarla per un aumento di 10 euro. Ci sono stati, per questo, tantissimi fallimenti. E' indispensabile un traduttore.
Ad ogni modo, ho gia' inviato il primo articolo a TuttoPerugia, il free press locale con cui ho preso contatto per mandargli quindicinalmente un articolo dalla Cina, articolo che sono stato entusiasta di scrivere lunedi' scorso, dopo il mio ritorno dal week end trascorso a Nanchino (Nanjing), ex capitale, dall'alto valore storico, e dove ho avuto modo di visitare il College locale e di dormirvi, ospite di un'amica studentessa. Sempre sorpreso dai mezzi di trasporto: al ritorno NanJing-ShangHai il treno veloce (2 ore invece che 3, per 9 euro invece che 5) era trattato alla stregua di un aereo, con tanto di hostess, sedili reclinabili, riviste e "bustine per il mal d'aereo". Ho avuto anche l'invito dal mio amico Angelo di pubblicare sul sito istituzionale di Perugia (www.perugiacity.it) cio' che scrivo per tutto Perugia, insieme a Lorenzo, di stanza in Giappone per uno scambio universitario.
Infine Clubs, massaggi, bars e cene, ragazze e amici a non finire... in contemporanea sto cercando una nuova casa, magari piu' vicina al posto di lavoro. Alla Prossima
Bravissimo.gio' spero che tutto vada bene a shanghai, direi che non vedo l'ora di incontrarci a shanghai
RispondiEliminabuono lavoro,ciao, Renato