Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Francesca Capitini, Cavalieri dello Zodiaco, Maestro dei Cinque Picchi, Shaka della Vergine [Virgo]

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Ahhhh, la “mitica ragazza dei gelati”, il Bombino, l’insuperabile Katia, la sua amica (devo dire proprio bella), Gianluca Ricco, la meravigliosa degustazione gorgonzola-passiti, quella dell’Amarone (inclusa la rarità dl 1953), l’ancor più mitico Sauro, la gentilissima Lucia, per non parlare di Guido, Mario, Sandrino, il passato misterioso e “angelisco” di Julian, le belle – ma devo dire veramente belle – ragazze che ci hanno allietato con la loro presenza, la favolosa artista dei 7 peccati Capitali (bellissimi “La Gola” e “L’avarizia”) Francesca Capitini. Ma pensa tu, tutto questo è stato Excellentia, e molto altro. Divertimento – e vino – a volontà! Non so che altro dire… Rileggendomi i Cavalieri dello Zodiaco (il cui nome all’origine è Saint Seiya – Seiya è il nome giapponese di Pegasus), il fumetto, a tratti molto infantile, anche nello stile del disegno di Masami Kuramada, ci si può però fare una buonissima cultura di astronomia, oltre che avere dei bei ricordi del cartone, realizzato ottimamente per via del superbo doppiaggio, e dai dialoghi introspettivi (a tratti un po’ retorici), senz’altro carichi di significato. Chi non si ricorda la voce del Maestro dei Cinque Picchi? Ad ogni modo il volume forse più poetico, dei 28 che compongono l’opera edita Star Comics, è senza dubbio il 21: capitolo della morte di Shaka della Vergine [Virgo], il Cavaliere più vicino a Dio e forse più potente… pura poesia.
“Se lo usassimo, e anche se ottenessimo la vittoria, noi… non saremo più…” “Lo sapevate anche voi che… fin da quando siamo entrati nel giardino di Sharasoju…” “…Shaka non aveva intenzione di sconfiggerci, ma voleva morire lui stesso! Ha intenzione di porre fine alla sua vita ai piedi di quell’albero!” “Atena Exclamation! È un attacco portato da tre Gold Saint contemporaneamente… visto che in questo colpo viene concentrato il cosmo di un Saint alla massima potenza… la sua capacità distruttiva è pari a quella del big bang che creò l’universo… è proprio a causa della sua capacità distruttiva che nell’epoca dei miti Atena probì ai Saint di usare questa tecnica oscura!” “Che avete?! Come mai state esitando?! Se perdete tempo a causa della vostra indecisione i vostri sensi andranno scomparendo uno a uno… lo sapete vero?!” “…una battaglia fra Saint di Atena è una battaglia per la giustizia… si deve combattere con estrema solennità… Atena infatti non ammette nemmeno che i Saint usino le armi… Invece l’Atena Exlamation è un colpo che usano contemporaneamente tre Saint per sconfiggere un solo nemico… Lei proibì questo attacco perché è meschino e non adatto in una battaglia per la giustizia… Te ne rendi conto, Saga?! Se usiamo l’attacco che Atena stessa proibì perché lo considerava meschino… noi perderemo completamente la gloria di essere stati Saint, e anceh dopo la nostra morte… saremo per sempre considerati ribelli inferiori anche alle bestie!”


“Shaka…! Shaka…! Perché sei così triste? Hai solo sei anni, eppure rimani ogni giorno seduto nella posizione della meditazione… per quale motivo sei inquieto?” “Anche oggi ho visto molti cadaveri galleggiare nel fiume Gange… mentre sulle rive i pellegrini arrivati da tutta l’India facevano il bagno… mi è sembrato come se volessero morire invec che vivere… Come mai è così povero ilpaese dove sono nato? È come se lal gente fosse venuta al mondo solo per soffrire ed essere triste…” “Shaka, questo fatto ti rende così triste?” “Certo, perché nessuno vuole una vita in cui esiste solo la sofferenza…”
“Shaka… non esiste una vita in cui c’è soltanto sofferenza… dove c’è la sofferenza c’è anche la gioia, e viceversa… ogni giorno sboccia un bel fiore… ma in un giorno appassisce… qualsiasi cosa in questo mondo non rimane nella stessa condizione neanche per un momento… Tutte le cose in questo mondo cambiano in continuazione, e questo processo si chiama mujo… ed è così anche per la vita umana…” “Ma alla fine ci aspetta soltanto una cosa definitiva… la morte… Questo significa che in ogni caso la vita umana è dominata dalla tristezza, no? Anche se mentre si è in vita si cerca di ottenere l’amore e la gioia per superare la sofferenza, alla fine tutto sparisce invano con la morte… Eppure, perché gli uomini nascono? Come mai questo accade se alla fine vengono comunque ingoiati dalla morte? Non potranno mai resistere alla morte che è perfetta ed eterna…” “Shaka, tu hai dimenticato una cosa! Quello è… è…”
I fiori del Sharasoju sono caduti…il giardino del Sharasoju, presso il palazzo della Vergine… è sparito senza lasciare alcuna traccia… i suoi bei fiori sono volati via, la terra si è trasformata in un deserto… Shogyomujo joshahissui [ogni cosa è effimera, anche ciò che si trova alla massima prosperità prima o poi finirà per estinguersi] … tutto è sparito lasciando soltanto i due alberi di Shara…
“Shaka… Shaka… non devi dimenticare che… la morte non è la conclusione della vita… tutti quelli che sono nati su questa terra e che sono stati chimati santi hanno superato la morte… Shaka, se puoi comprenderlo… nonostante tu sia nato come uomo, diventerai l’uomo più vicino a Dio…”

I FIORI SBOCCIANO E CADONO… LE STELLE BRILLANO E UN GIORNO SI SPEGNERANNO… SIA QUESTA TERRA, CHE IL SOLE E L’INTERA GALASSIA… E PERSINO IL GRANDIOSO UNIVERSO… UN GIORNO MORIRANNO… E RISPETTO A LORO… LA VITA UMANA È COME UN LAMPO DI LUCE. UN UOMO NASCE, E NELLA SUA VITA, BREVISSIMA COME UN MOMENTO… AMA, ODIA… RIDE, PIANGE… COMBATTE, SI FERISCE… SI SENTE FELICE E TRISTE… POI ALLA FINE VIENE ACCOLTO DAL SONNO ETERNO CHIAMATO MORTE…

Co… come immaginavo… Allora Shaka era già morto… La sua anima è tornata sotto il Sharasoju per scriverne col sangue le sue ultime parole prima di lasciare questo mondo…

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