"Humans": la Mostra di Stefania Galegati al Glamour Bar
Taste Shanghai with Italian wines
Arturo Brachetti e Associazione dei Piemontesi
Cina sempre più su!
by mobil'homme
Il Palazzo della Memoria di Matteo Ricci: possibile ricostruzione di un sistema di diplomazia e cultura
Il palazzo della memoria di Matteo Ricci: il testo qui.
Il mandarinato cinese
Il sogno di Matteo Ricci
“Non voglio lasciar di raccontare un sogno, ch’ebbi pochi giorni innanzi ch’arrivassi a questa terra. Mentre stavo malinconico per il triste successo di questa andata e pei travagli del viaggio, pareami che mi si facesse incontro un uomo sconosciuto, che mi diceva: «E tu vuoi pure andare innanzi a questa terra per distruggere la sua legge antica, e piantarvi la legge di Dio?» Io, meravigliandomi come colui potesse penetrare nel mio cuore, gli risposi «O voi siete il diavolo o Iddio”. Disse colui: «Il diavolo no, si bene Iddio”. Allora io, giacchè sapete questo, perché fin ora non mi avete aiutato?” Disse egli allora: «Andate pur in quella città”; e parea che mi mostrasse Pechino, «e quivi vi aiuterò”. Entrai io nella città con gran fiducia, passai per essa senza niuna difficoltà. Et questo è il sogno. Considerando poi io il successo della nostra entrata in Nanciano, intesi, che Dio volle consolarmi con quel sogno; et piaccia a Sua Divina Maestà di confermarlo e farlo vero”
Matteo Ricci, Al P. Girolamo Costa s.j. – Siena, Nanchang, 28 ottobre 1595
Concerto del Trio della Filarmonica di Hong Kong
500° Anniversario della nascita di Andrea Palladio
La "Tosca" di Giacomo Puccini su YouTube
Tosca è un'opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. La prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900.
Il libretto deriva da La Tosca di Victorien Sardou, il dramma rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi, il cui successo fu legato soprattutto all'interpretazione di Sarah Bernhardt nei panni della protagonista.
L'azione si svolge a Roma, nel 1800, nell'atmosfera tesa che segue l'eco degli avvenimenti rivoluzionari in Francia, e la caduta della prima Repubblica Romana.
Stranezze straniere in terra di Cina
C'è anche chi, infatti, è qui da 15 anni e non sa una parola di cinese (e può essere anche comprensibile) e chi invece è qui da 10 anni, sa alla perfezione rumeno, cinese, russo e turco, ma non parla una parola d'inglese (!!!), lingua very simple! E' il caso di una ragazza rumena conosciuta l'altro giorno, che convive con 3 ragazze cinesi: parla perfettamente cinese, cucina perfettamente il cibo cinese, si è adeguata completamente alle usanze di queste parti... ma non è in grado di comunicare con altri laowei!
Dopotutto si è scelta il classico uomo ricco, due fabbriche e 4 case a Shanghai (costo medio di un'abitazione qui: 200.000 euro), che in un sol giorno ha perso 200 mila euro in Borsa. C'è da dire che tutti i cinesi, anche quelli poveri, giocano e vanno matti di Borsa, con la speranza di vedere aumentato, da un momento all'altro il proprio
capitale. "Sapete com'è... di questi tempi le azioni non vanno granchè", ha detto con tranquillità. Lui, ricchissimo, è una delle persone più brutte (d'aspetto, intendo) che abbia mai visto. Ma simpaticissimo.
Ambedue (lui e lei) amanti del vino, rigorosamente cinese. Sabato andremo a fare una cavalcata insieme. La ragazza è stata maestra d'equitazione. E ci sarà da divertirsi, visto che quella passata è stata una serata veramente eccezionale.
Presepio Vivente a Shanghai
Video YouTube
C'è una differenza abissale tra le festività natalizie qui, in Cina, e l'Italia. Semplicemente, qui non ci sono feste; e si lavora tranquillamente il giorno di Natale. A Shanghai ci sono circa 7000 connazionali (finora ho conosciuto solo un perugino!), che vedi partire quasi uno ad uno. Gli altri cercano di ricreare la loro atmosfera natalizia in tutti i modi possibili: alla Scuola Internazionale di Italiano, ad esempio, si è fatto l'albero, un pranzo di auguri con cibo italiano, perfino un babbo Natale rigorosamente cinese, e pancione, che portava regali ai bambini italiani. Il tutto accompagnato dalla classica recita natalizia, che in fin dei conti faceva anche commuovere. D'altro canto, nell'unica Cattedrale cattolica di Shanghai l'Ufficio Culturale del Consolato per il quale lavoro, sta tentando di districarsi tra le mille autorizzazioni e permessi al fine di creare un evento eccezionale per il 25: il primo Presepe Vivente mai fatto in Cina. E non è roba da poco, considerata la delicatezza del tema religioso qui. E per me sarà un giorno lavorativo, come per qualsiasi altro cinese...
Nessuno aveva osato tanto. Nemmeno il grande gesuita marchigiano del 1600 Matteo Ricci. Invece, oggi c'è stata a Shanghai una svolta epocale per merito dell'Istituto di Cultura del Consolato d'Italia. Infatti, da quando San Francesco d'Assisi nel 1223 inventò il primo Presepio Vivente, esportato poi in forma più o meno allegorica in tutta Italia e in qualche Paese estero, non si era mai avuta la possibilità di farlo in Cina. La municipalità di Shanghai, da ringraziare, ha oggi - giorno di Natale (2008) - permesso l'evento. Accanto la Cattedrale di Xujiahui, all'aperto, in breve tempo è stata realizzata una meravigliosa rappresentazione natalizia del Presepe, con tanto di personaggi cinesi in carne ed ossa che lo interpretavano. Le parti di Giuseppe e Maria sono state poi interpretate da due figuranti veramente adatti al ruolo! Il tutto condito dalla presenza della Rai (con l'interessamento di Rai News 24 e alcune redazioni del sud Italia), del coltissimo Reggente dell'Istituto di Cultura, del meraviglioso coro natalizio, dai tanti volontari presenti. Sin dalla mattina, con una capanna magnificata dai radiosi raggi del sole che vi filtravano all'interno, si è continuati sino a sera, quando i riflettori e una stella cometa hanno conferito alla rappresentazione una nuova atmosfera. C'è stato un immane afflusso di gente e, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il numero dei cinesi presenti ha di gran lunga superato quello degli occidentali. Vivere il Natale in Cina è cosa strana: la messa a liturgia cattolica, ad esempio, ha un fascino particolare perchè viene detta interamente in cinese; sorprende poi che qui in Chiesa non si chiedano le offerte che, come naturale dovrebbero essere libere; sorprende poi, ed è una pecca, che vengano date le ostie consacrate anche ai bambini di 2-3 anni, senza perciò aver fatto la comunione. La Cattedrale qui, sempre piena (di cinesi, pochissimi gli stranieri!) non ha nulla da invidiare alle nostre in fatto di grandezza, bellezza e stile, lo stesso gotico che troviamo da noi. Per festeggiare la riuscita dell'evento, che sarà replicato sabato e domenica, siamo andati tutti, una tavolata gigantesca, dal piu' famoso ristorante italiano di Shanghai, "Da Marco", dove la qualità del cibo è stata ottima come al solito... e anche del vinello...