Nella sua analisi sul cristianesimo Guénon ci fa capire che
per quanto ci sforziamo di capire che cosa fosse il cristianesimo delle
origini, avendo avuto un carattere esoterico per determinati aspetti poco ci è dato sapere.
Tutto il canone e i precetti successivi alla sua “nascita” non
sono che influenze e derivazioni dal diritto romano, che ne hanno formalizzato
l'esistenza e in un certo senso modificato il carattere.
Guenon parla proprio della necessità della discesa del
cristianesimo da movimento per iniziati a movimento per tutti: una rinuncia del carattere esoterico allo
scopo di non assecondare e accelerare quella degenerazione spirituale iniziata
con la caduta dell'impero greco-romano.
In tale passaggio gli insegnamenti di Cristo non vengono
modificati, ma né è modificata solo comprensione e prospettiva. I misteri
assurgono alla funzione di tenere velate le verità esoteriche.
Altro discorso interessante è l'azione ex opera operato e operante: se l'influenza spirituale rimane tale
ed è trascendente, e al tempo stesso l'iniziazione incancellabile, il rito non
è che il veicolo di questa influenza spirituale.
Questo spiega il
passaggio da cristianesimo fatto di riti di iniziazione a cristianesimo fatto
di riti exoterici, che prescindono dalla volontà dell'operante.
Gli effetti prodotti nei due casi sono differenti e lo
stesso rito, in base a chi lo compie può assurgere a rito esoterico con
carattere iniziatico o rito exoterico.
In queste concezioni di Guénon ci sono degli appunti molto
importanti da fare:
- la prima cosa, e forse la più evidente, è il fatto che
individua il misticismo all’interno dell’exoterismo religioso, senza
conferirgli nessun carattere particolare a livello iniziatico, come invece
possiede.
Quando afferma il misticismo propriamente detto apparve
quando le iniziazioni cessarono di esistere o si ridussero, presenta solo una
visione parziale del problema.
Se questo storicamente può essere vero a livello numerico, percorrere
una via mistica non significa percorrere qualcosa di svalutato rispetto ad una
“via iniziatica”.
- Quando afferma che il cristianesimo non ha altre
possibilità che non l’exoterismo, si contraddice quando afferma che i riti
cristiani orginari conferivano un’iniziazione reale ed effettiva mentre quelli
attuali conferiscono solo un’iniziazione virtuale.
Ciò ci fa intuire che il cristianesimo può avere un lato
anche esoterico.
- Per quanto riguarda i riti exoterici, a detta di Guènon, per
coloro che hanno subito già un’iniziazione, essi vengono trasposti in un altro
ordine e pertanto forniscono da supporto all’iniziazione stessa. Tali riti in
realtà non possono essere trasposti su un altro ordine (sebbene la
consapevolezza dell’iniziato su di essi possa farglieli vivere in maniera
diversa dal non iniziato).
- “Se il cristianesimo non fosse disceso nella sfera
exoterica, si sarebbe privato presto di qualsiasi tradizione iniziatica”:
sebbene di questa affermazione si possa concordare sul fatto che è stata una
necessità dei cristiani discendere nella sfera exoterica (con conseguente
apertura “pubblica” e un progressivo decadimento della comprensione dei suoi
riti), non è vero che il cristianesimo si è privato qualsiasi tradizione
iniziatica. Nonostante la portata delle
persecuzioni, infatti, la fiamma della tradizione inziatica non si può
spengere così facilmente.
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