Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Il linguaggio segreto degli alchimisti

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"Per estrarre l'anima dall'asino in venti giorni: prendi un asino o un'asina, battili fortemente finchè non venga più fuori alcuna feccia, poi prendi la metà di un sapiente milite armato e mescola nella pila..."

Turba philosophorum:
"Voi parlate assai oscuramente e troppo. Ma io voglio indicare completamente la Materia, senza tanti discorsi oscuri. Io ve lo ordino, o Figli della Dottrina: congelate l'Argento vivo. Di più cose, fatene due, tre, e di tre una. Una con tre è quattro. 4, 3, 2, 1, da 4 a 3 vi è 1, da 3 a 4 vi è 1, dunque le 1, 3 e 4. Da 3 a 1 vi è 2, da 2 a 3 vi è l'1, da 3 a 2 vi è 1. 1, 2 e 3 e 1, 2 di 2 e 1, 1. Da 1 a 2, 1, dunque 1. Vi ho detto tutto."
aroph = aroma philosophorum

De secretis operibus artis et naturae, Ruggero Bacone =
(ricetta fondamentale per la fabbricazione della polvere da sparo: nitrato di potassio, carbone di legna, zolfo)
"Sed tamen salis petrae luru vopo vir can utri et sulphuris; et sic facies tonitrum et coruscationem si scias artificium"

dove
"luru vopo vir canutri" = R. VII PART: V .NOV.: CORUL. V: = "recipe VII partes, V novellae coruli V"

quindi
"Ma tuttavia prendi sette parti di salpetra, cinque parti di nocciolo giovane, cinque di zolfo; e così, se conosci l'artificio, farai tuono e lampo".

A Fulcanelli si devono ampie spiegazioni sulla cabala fonetica. La cabala fnetica spiegherebbe il frequente ricorso degli alchimisti alla leggenda di S. Cristoforo, il Gigante che trasportò sulle spalle il Cristo fanciullo attraverso un fiume in piena.
Secondo l'etimologia greca: Cristoforo = colui che porta il Cristo
per assonanza fonetica: Crisoforo = colui che porta l'oro.
"Si tratta del geroglifico dello zolfo solare o dell'oro nascente (Gesù), innalzato sulle olnde mercuriali e poi portato dall'energia propria di questo Mercurio, al grado di potenza posseduta dall'Elisir"

Il mistero delle cattedrali, Fulcanelli =
Palazzo Lallemant, Bourges (XVI sec.) RE -RE, RER (ripetuta tre volte, con, sul frontone, tre granate ignee)
Ripetizione tre volte dello stesso procedimento; la calcificazione dello zolfo filosofale (granate ignee).
RE = cosa (ablativo di res), considerata per quel che riguarda la materia che la compone

quindi
RE  -RE = una cosa e un'altra cosa = 1) due cose in una, oppure 2) una cosa duplice
RE -RE = REBIS

RER = RE più metà di RE (R) = materia (RE) più la metà dell'altra o della sua propria (R)

Zodiaco alchemico: i segni zodiacali trovano precise corrispondenze in altrettante fasi della Grande Opera, soprattutto con i periodi dell'anno in cui esse vanno svolte.
Sole = Apollo = Oro
Luna = Diana = Argento
Mercurio = Mercurio o Argento vivo
Venere = Rame
Marte = Ferro
Giove = Stagno
Saturno = Piombo

Mutus Liber. Libro di Alchimia costituito unicamente di immagini, che descrive la realizzazione della Grande Opera in 15 Tavole.

Aurora consurgens. 1300. Sacre Scritture come parabole con significato alchemico.

Symbola aureae mensae. 1617. Alchimia come Messa: il sacerdore che officia davanti all'altare è l'alchimista che lavora davanti all'athanor; la Pietra Filosofale è come l'ostia, fonte di grazia e di vita eterna; l'elisir ottenuto con la Grande Opera è come il vino eucaristico; la trasmutazione del metallo vile in oro avviene nello stesso modo in cui l'ostia si trasforma nel corpo di Cristo.

Teseo che lotta nel labirinto di Cnosso è l'alchimista che combatte tra le difficoltà della Grande Opera, difficoltà dalle quali si esce solo possedendo il filo d'Arianna, ossia la necessaria conoscenza segreta che fornisce la chiave del lavoro da svolgere; Dedalo e Icaro, con le loro ali di cera, sono le materie volatili.

Giasone che parte sulla nave Argo è l'alchimista che intraprende la via umida; le fatiche dell'eroe sono altrettante allegorie delle operazioni da compiere per arrivare al perfezionamento dell'Opera.

Le favole greche ed egiziane svelate, abate Pernety (1716-1801).

Libro delle figure geroglifiche, Nicolas Flamel. XV sec. E' entrato in possesso di un manoscritto di alchimia molto vecchio, largo e dorato, composto da tre gruppi di sette fogli ciascuno (i 21 fogli sono le 7 operazioni alchemiche da ripetere 3 volte). Dopo averne studiato invano il contenuto per molti anni, egli si era deciso ad andare in pellegrinaggio a S. Giacomo di Compostela.

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