Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

René Guénon e gli stati molteplici dell'essere

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“L’uomo non pensa mai senza immagini”, senza forme. Aristotele.

L'Infinito metafisico è incondizionato e indeterminato, ed è in rapporto alla Possibilità Universale: essi sono una realtà unica, ma il primo né è l’aspetto attivo e la seconda passivo.
L’Infinito è senza parti, in quanto ogni singola “parte” è di per sé relativa e finita.
L’impossibilità, come pura negazione, il nulla, non esiste percchè rappresenterebbe un limite, mentre la Possibilità Universale è illimitata.
Siamo noi, secondo il nostro modo di vedere, che consideriamo l’infinito come una molteplicità di apsetti esistenti, ma questo è solo il nostro punto di vista secondo gli strumenti che disponiamo ora e su questo piano di esistenza.
La tendenza di sistematizzare tipica dell’uomo è una tendenza parziale e antimetafisica.
Secondo la Possibilità Universale ogni possibilità di manifestazione può avere la propria esistenza secondo la sua natura, o può non manifestarsi.
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