Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze, Norberto Bobbio

Appunti di viaggio, Filippine: Manila

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Strada tipica della città.

Tipico mezzo locale: a metà fra un tuc-tuc e un autobus.


Si può fare la collezione.


Periferia di Manila.

Uffici pubblici.

Parco Rizal, il parco centrale della città.

Ancora al parco.

Impossible Dream.
Birra San Miguel, la birra di Manila.


Impianto di insonorizzazione... fatto con scatole di cartone delle uova.

Un po' di acqua.



Una vista particolare della città.

Ambulanza. Notare lo stato di decomposizione... la barella interna era anche peggio...

La chiesa sfigata della città: distrutta più e più volte dai vari terremoti della città è poi stata ricostruita (come nella foto) interamente in ferro.

Si chiama chiesa di San Sebastiano.


Ecco l'interno.

Un sacro cuore.

Da più lontano.

La facciata di Fort Santiago, costruito nel XVI secolo.

Una chiatta che attraversa la città.



Il rivoluzionario Josè Rizal è quello che ha dato vita alla moderna amministrazione di Manila, e a cui è stato dedicato anche il parco della città.

Il grembiule da Apprendista dimostra la chiara appartenza di Rizal alla Massoneria, che insieme alla presenza della Chiesa cattolica, è molto fervente nelle Filippine.






All'interno di Fort Santiago.

Un cannoncino.








Anche la Cattedrale ufficiale di Manila è stata devastata più e più volte dai terremoti.

Tutt'ora è in ristrutturazione.


Un calesse per turisti in una via della città.
















Sulle vecchie mura difensive che ora circondano la parte storica della città, dove si trova anche la Cattedrale.

Intorno alla mura, spudorato, un campo da golf moderno...








Ancora un memoriale a Rizal.






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