Sono il platonismo e il neoplatonismo, con la concezione di anima e piu' in generale di emanazione divina, che aprono alla questione della trascendenza, cui si riferirà anche S. Agostino (e che è pertanto ben al di là di una concezione di un Dio antropomorfizzato).
Secondo il neoplatonismo l'anima non è che una emanazione dell'Uno, e l'uomo, lontano dall'Uno, può aspirare a riavvicinarsi ed alla reintegrazione con esso.
Non c'è in questa concezione un Dio che vuole salvare l'uomo dal male.
In tutto questo la materia non è che apparenza prodotta dall'anima.
Il platonismo e il neoplatonismo viene ripreso dai Padri della Chiesa, in particolare per la concezione dell'anima platonica, distinta dal corpo-tomba.
La concezione di anima, chiara e distinta nelle parole di Socrate-Platone, viene ben prima del cristianesimo-setta (setta in quanto facente parte del giudaismo prima di configurarsi come movimento autonomo) e poi del suo sviluppo.
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