Ci sono grandi novità! Ieri mi sono sposato con Elena. Per cinque minuti. Dopo che Yimei è partita da casa mia per andare al lavoro, ho raggiunto Elena alla fermata della linea 3 di Caoyang Road (c'è un parte dove linea 3 e linea 4 sono coincidenti, e si riconoscono dal colore, giallo per l'una, viola per l'altra – per arrivarci da casa mia: linea 8 per una fermata fino People's Square, poi linea 1 verso nord per tre fermate fino a Shanghai Railway Station, infine linea 3 per quattro fermate).
Quel pozzo infinito di Shanghai
Giornata piovosa ieri, passata a casa, tra una doccia, internet, news e un po' di studio. Manca poco tempo prima che lasci Shanghai , e non ho studiato granché, mi dispiace anche non saper nulla di cinese, visto che ho sempre parlato in italiano e inglese (talvolta francese), o non aver viaggiato a Pechino, Malesia o Indonesia (problemi col visto, problemi di costi).
Shanghai New Area e moto, Hongzhou fra gondole laghi e templi, ristoranti coreani thailandesi hongkonghesi
Venerdì sono tornato con Giulietta alla Shanghai New Area, dove c'è anche una bellissima pista per gli skateboard, a chiedere 'sto maledetto visto che mi scade domani, e, dopo una fila lunghissima, sono riuscito a fare tutto e lo dovrò andare a prendere venerdì. Devo dire che sono organizzati al massimo: l'insofferente Giulietta per le file, è voluta andare – invece di aspettare – a mangiare, così siamo andati in un Ristorante Coreano lì vicino, buonissimo, piccante e dove abbiamo preso tantissima roba (ho provato la consuetudine di portare via il cibo come fanno qui!); ritornando al palazzo del visto il mio numero era passato, ma il bello è che a differenza dell'Italia qui c'è uno sportello per i numeri arretrati, poiché forse la logica è quella di dire "se uno ha da fare, deve mangiare…"…
Pigrizia cinese, rinnovo del visto, Yimei, Museo della Scienza e della Tecnica, Fei, Festa delle Lanterne, Tai Chi, Parliamo del più e del meno
"Mamma mia" direbbe un italiano tipico, frase che piace da morire a tutti gli stranieri, e che conferma il nostro essere un po' mammoni. Appurato che i cinesi sono persone pigrissime, porto ad esempio due fatti: 1) può capitare di vedere due persone spingersi per accaparrarsi, senza rispetto alcuno per età o altro, il posto a sedere più vicino disponibile in metrò 2) se vai a prendere la metrò nell'ora di punta, cosa impossibile peggio delle sardine, trovi scale mobili stracolme e con metri e metri di fila, e scale normali pressoché libere, con pochissime persone. Inoltre, poiché anche i bus sono pieni, non è raro vedere file anche alle fermate del classico mezzo di trasporto urbano.
Yu Yuan Gardens e vicoli secondari, cellulare senza credito!, cuoco e fuoco, Bon Bon
Azz… Lo Spaces di MSN non funziona più, non so se è un problema generale o legato alla Cina. Il Bon Bon (vedi video) è distruttivo: paghi 8,8 euro (era lunedì, costava un po' meno) e bevi quanto vuoi; ci sono andato con Fei, Elena e Giulietta, l'amica di Giulietta e ho conosciuto due tipe niente male che rivedrò a breve, una certa Nba di Singapore (bò ero ubriaco) e Kimmy, già vista al Babyface.
Ristorante coreano nella zona universitaria, DVD pirata e roba chimica
Insomma, c'è 'sta metropolitana che è comoda, ma a volte la gente ci passa tanto tempo: in effetti, ci sono persone che ci dormono ( e incredibilmente si svegliano proprio quando devono scendere), persone che ci leggono, persone che ci mangiano, persone che ascoltano l'ipod o stanno incollate davanti al cellulare; ma oggi mi è capitata una persona che ci puliva le orecchie… mah! Renato mi ha confessato che fare la doccia nelle case cinesi è dura – e se la fanno poco – perché di solito, una casa media, è fredda. Lui, ad esempio, se la fa dopo la palestra o va nell'economicissimo salone-fitness center della sauna.
Studio, ALex&co., "cena di classe", karaoke, quanto mangiano!, non esiste CDS
Wow, ieri una dormita di 12 ore, e nel tardo pomeriggio ricerche su internet per la mia tesina, e aggiustamento del lavoro del Professore Shihua. Mi sono visto con Renato solo alle 21, quando mi è passato a prendere col suo amico Alex per andare a casa di un altro suo amico, vicino alla fermata di Hongkou Football Stadium linea 8, famoso perché sa tutto – prezzi compresi – dei "negozi" dove andare per fare sesso; memorabile anche la sua collezione di dvd piccanti, che a 26 anni guarda tranquillamente davanti alla sua ragazza.
Shanghai è immensa, distorsioni della globalizzazione
Per girare tutta Shanghai ci vuole 1 anno intero, è immensa e le mappe coprono appena il 5% della città, quello che è "il centro", ma il resto "la periferia", dove si concentrano le ville dei ricchi, le fabbriche, del verde, si può raggiungere con il treno o la macchina, con le costosissime autostrade ad alta velocità. In questi 40 giorni io mi muoverò (e mi sono mosso) all'interno di circa il 3% della città, la sola parte – cioè – coperta dalle 9 linee della metropolitana. E stranamente ho anche trovato una Chiesa protestante.
Centro massaggi con musica e Babyface
Oggi ho ben poco da dire, visto che ho dormito tutto il giorno! Sono uscito con Renato dalle 8 in poi, e ci siamo recati ad un nuovo Centro Benessere, bellissimo e moderno, da girare nudi nella sezione acqua calda/sauna/idromassaggio/bagno turco, col vestitino che ti danno loro per gli atri due piani (vedi foto).
Rat e unghie, The Bund, St. Valentine's Day, aperitivi e Babyface
Siamo in pieno Anno del Topo, il mio, che viene tradotto in cinese – e dunque anche in inglese – come lo squallido Rat ("ratto", non topo di per sé: evidentemente qui di topolini non ne esistono, ma vi sono solo pantegane). Non è raro, visto che l'aria si è un attimino riscaldata, trovare in giro signore a spasso col cane o al mercato con i famosi pigiamoni di flanella, quelli con cui stanno nel soggiorno di casa. Gli stessi con cui escono senza vergognarsi, pesanti ed orrendi vestiti, di solito rossi con motivi floreali.
Starbuck's e Centro Benessere Spa
C'è Federica di Messina che ha studiato all'Orientale a Napoli e ora lavora qui, si trova bene; prima aveva studiato anche ad Hangzhou. C'è la tendenza, degli italiani, di incontrare altri italiani. Un po' li capisco, un po' no: insomma, stare sempre in mezzo ai cinesi, può essere sfiancante, ma lo è anche frequentare italiani che sono obbligati a star qui per lavoro, o a cui l'azienda paga fior di quattrini tutto, che rimpiangono l'Italia e stanno sempre a parlar bene dell'Italia.
Conclusione della Festa di Primavera, Mahjong, chic in Xintiandi e Babyface (!!!)
La conclusione della Festa di Primavera è stata all'insegna di un'altra cena, gentilmente offerta dallo zio e dalla zia di Giulietta. In realtà i fuochi d'artificio di ieri sera, non erano fatti a conclusione della Festa, ma perché nella tradizione Buddista era il giorno (anzi, la notte) in cui arrivava il vecchio Dio della Fortuna (economica), e perciò erano volti ad ingraziare la sua venuta, e c'era una specie di gara a chi facesse il "rumore" più forti. Qui non ci sono leggi sulla sicurezza dei fuochi d'artificio, e il loro costo è estremamente basso (da noi ci spennano); l'indomani vai per strada e trovi montagne e montagne di cartucce di cartone dei fuochi esplosi, che la gente è intenta a spalare.
Cellulari e benzina, vecchi giocatori, case cinesi, frutti secchi & playstation, secondo Capodanno, rispetto
Udite e udite! In Cina c'è una legge che dice che è assolutamente vietato usare il cellulare nei pressi delle pompe di benzina. Ne ho chiesto la motivazione, e mi è stato risposto che il segnale, le frequenze (forse lo spettro elettromagnetico) funziona diversamente dall'Italia, e i rischi di esplosioni sono altissimi. Non ho ben capito questa cosa. Cioè: che c'entra l'infiammabilità della benzina con le onde del telefonino? E se fosse vero che tali onde sono così potenti, allora non devo che aspettare che mi spunti il terzo occhio o qualche altra malformazione!
Andando da Renato per pranzo/cena (visto che mi ha invitato per le 14 del pomeriggio per andare a cena, alle 17) mi son fermato a comprare, com'è consuetudine qui, un cesto di frutta per gli invitandi (di solito si regala frutta mista, dolce, o sole arance). Prima di entrare alla fermata della metro numero 8 di Qufu Raod per andare al capolinea, vicinissimo al negozio e alla casa di Renato, mi sono imbattuto in una scena tipica da far west o, se vogliamo, da scacchisti russi: vecchi radunati attorno ad un tavolino che pensosi e concentratissimi stavano giocando, quasi stessero facendo una partita con la morte! (vedi foto!). La casa di Renato (questa "estiva", cioè che utilizza per poco tempo) non è grande, e vi ci vive con la nonna 86enne e i genitori; nelle case cinesi da scordare è l'intimità vera e propria: tutto è raccolto in pochissimo spazio, non di rado il letto matrimoniale dei genitori è nel salotto, trovando così divano per ospiti, poltrone, letto, armadio e tv nella stessa stanza. La cucina e il bagno sono di solito piccolissimi, e spesso mal messi. In ogni caso vi sono due tipi di persone sacre in famiglia: 1) i vecchi, saggi se vogliamo, ma soprattutto quelli cui portare rispetto, i primi a salutare quando si arriva e quando si parte, perché a) si occupano della casa quando i genitori lavorano b) si occupano dei bambini piccoli; 2) gli ospiti, che devono sempre essere accuditi, accolti, avere la pancia piena, e – spesso – riportare una parte dei cibi avanzati (oggi mi han fatto riportare a casa dei frutti secchi).
La mamma di Renato finiva il lavoro alle 15, tant'è che a quell'ora ci siamo diretti dalla zia (sorella di lei), con una casa che è l'eccezione che conferma la regola: in proporzione, grande e ben curata, tv gigante, bagno "all'italiana", computer, playstation 1 e 2, psp, cucina ben separata con porta scorrevole per arginare odori e vapore, stanze ben separate. Ma c'è una ragione ben precisa: lo zio di Renato è un funzionario governativo, q quindi sta messo bene. A cena eravamo tutti noi, compreso il figlio dello zio (appassionato di fotografia) e la sua fidanzata. Non avrò mai abbastanza parole per ringraziare il trattamento riservatomi, sempre eccelso; cibo ottimo e abbondantissimo, così come i brindisi, che hanno portato la mia "allegria" spesso ad alti livelli. Prima del pranzo/cena è comunque consuetudine accomodarsi in soggiorno per un tè o caffè, e degustare gli immancabili (per gli ospiti) frutti secchi e mandarini. La cena è stata divertente. E dopo cena, abbiamo giocato a due giochi vecchi, ma che piacciono tantissimo al cugino di Renato: GT e Metal Slug.
Alcune curiosità: al di là del traffico, la velocità media del guidatore cinese (anche se non c'è nessuno!) è 50 km/h; la cintura di sicurezza è un optional e nessuno la mette; il mezzo di trasporto più difficile da prendere è l'autobus: nessun cinese, nemmeno chi vive a Shanghai da 50 anni, ne conosce gli infiniti tragitti, ma al massimo dove porterà per due/tre fermate. Non c'è assolutamente come da noi la consuetudine di fare l'amore col fidanzatino in macchina, né tanto meno a casa (visto la limitata grandezza delle stesse): questo significa che, all'atto pratico, la pratica sessuale è ridotta di una grandissima percentuale: spesso – se va bene – una volta a settimana, espandibile solo dopo il possesso di una casa, cioè dopo il matrimonio. In genere, se i ragazzi vogliono appartarsi vanno in albergo.
Bè, stanotte c'è stato il "secondo Capodanno", nel senso che tale Festa di Primavera è giunta alla conclusione, e quindi – di nuovo – Shanghai era illuminata a giorno dai fuochi d'artificio (video qui). Non ho rinunciato al solito massaggio ai piedi, che ho documentato fotograficamente, né a fare un giro da solo nella parte vecchia della città, nella baraccopoli. Mi sono infrattato nelle zone più buie e isolate, in quelle più povere, aspettando che qualcuno si avvicinasse, o mi minacciasse, o mi rapinasse. Niente. Cioè: per quanto ho potuto constatare, i cinesi sono un popolo corretto che porta rispetto. È vero che il cinese si può approfittare sui prezzi allo straniero (del taxi, dei negozi, ecc.) (ma avete mai visto cosa fanno i tassisti delle grandi città italiane agli stranieri?), o che il borseggio è il reato più frequente (anche fra gli stessi cinesi!), ma in genere è il rispetto che aleggia. Il borseggio avviene a tua insaputa, tu non sai chi lo compie, sgattaiola via. Ma quando guardi un cinese negli occhi, in quegli occhi a mandorla e attraverso quel sorriso bislacco (a volte, potrebbe anche essere, falso), difficilmente poi si permetterà di prevaricare la tua persona.
KFC, karaoke con Tong Hua, arpa&telefono&occhiali, ragazza KK, matrimonio cinese!, Squalo Tartaruga e Peruga
Finalmente è arrivata Elena! La coppia Giulietta-Elena si è riformata! Ieri ho incontrato alle 4.30, per un mio sfizio, un italiano; Nico Florio alloggia in un albergo di People's Square, visto che ha scelto di venire a lavorare qui per sei mesi tramite l'azienda tedesca per cui lavora. Abbiamo fatto un giro insieme, poi siamo andati da Starbuck's per un caffè. Di sicuro, visto che l'appuntamento al Mural di ieri notte è saltato, ci rivedremo presto per una discoteca, visto che Renato, Giulietta ed Elena sono talvolta restii fare tardi.
Niente cartoline?, abitudini&look, PCC, cena con l'imbuto, rispetto ai nonni!
Ho promesso cartoline a destra e a manca, senza sapere che NON ESISTONO CARTOLINE IN CINA! Spero di trovarne, ma non è facile; ancora non ne ho viste di alcun tipo, nessuna "rotella" girevole come in Occidente. Ho chiesto ai miei amici cinesi e a stento hanno capito di cosa stavo parlando. Vedremo: ne vorrei alcune anche per me!
CAPODANNO, cena con parenti: la più buona del mondo!, brindisi&bustine, "zia mela" e Bon Bon
Prima di andare da Giulietta per la cena del Capodanno, mi sono fatto un giro a People's Square, Piazza del Popolo, lo snodo principale della città, e la cui stazione della metrò è immensa, comprensiva anche di centro commerciale a tutti gli effetti. Siccome andare a cena a mani vuote non è educato, e qui è quasi d'obbligo portare qualcosa, ho comprato due bottiglie di vino e dei dolci/pasticcini; l'appuntamento era alle 16.50, tant'è che mi sono incontrato con Yè e la sua sorellina di 7 anni per andare subito al ristorante. È così. Si inizia a cenare alle 5-5.30, o 6-6.30 se uno lavora.
Lavatrice, oliimasagi, italian style M&J, Mural e papponi, festa grande
Se fosse per i cinesi starebbero sempre a mangiare… Mi sono alzato (quasi) alle tre, e sto ventilando di prendere un volo per Jakarta, Indonesia, anche per andare a trovare il mio amico Gama, ma mi sa che è costoso. La Singapore Airlines non chiede meno di 700 euro con scalo a Singapore, la Cathay Pacific addirittura 1000, la Lufthansa non ha date per metà febbraio, altre non partono da Shanghai, mah… Continuerò a informarmi anche perché Gama mi ha detto che col passaporto italiano per il visto basta farlo direttamente all'aeroporto pagando la tariffa standard di 10 dollari.
Mercato all'ingrosso, Steak House, "mia zia", acqua e tovaglioli, Century Avenue, sala giochi e Dama con l'ermellino, con pop corn dolci
Stamattina Renato era sotto casa mia alle 9.30 per andare insieme al lavoro con lui; la sua famiglia ha un negozio abbastanza grande di roba femminile e 3-4 volte a settimana aiuta sua mamma a rifornirlo di merce, andando con lei dai grossisti di Waitan presso Yu Yuan, dislocati principalmente in 5 edifici, di quelli fatiscenti e con tali punti di compra-vendita tutti ammassati, che in 10 metri quadri di spazietto a testa riescono a collocartici l'impossibile.
Ode, Lode e Ade dal mio amico Francesco
Pubblico nella versione integrale una Ode che Francesco, il Bruni per chi leggesse i miei blog - uno dei miei migliori amici, per inciso - ha dedicato a me, e alla spirale dello spazio e del tempo che separa Occidente ed Oriente, con un'atmosfera nuova ma pressochè carica di infinita energia. Con un pizzico di esaltazione, che nella biforcazione mentale di veder le cose può far ascendere al Paradiso o discendere all'Inferno. J. (Johnny - Gionata)
Negozi, professore, Mac, politica, Auchan, cena e Bon Bon
descrizione Massaggi&Massaggi, giapponese, dolci e frappè, micosi (non mia!)
La neve non aiuta a visitare la città, e nemmeno il freddo. Oggi era freddissimo, e ha ripreso a buttarla giù. Al risveglio, alle 14, sono andato di corsa a fare un massaggio su tutto il corpo, 1 ora per 4 euro con la maglietta e i pantaloni, o 8 euro con olio e nudo. Per oggi ho fatto il primo: è partita dalla testa (una goduria assoluta) poi braccia, gambe e schiena. Quasi quasi vado tutti i giorni! Con Zhu Yè (Giulietta), sono poi andato ad un altro giapponese: all'ingresso di qualsiasi ristorante c'è sempre una persona che ti apre la porta e ti dà il benvenuto, e se piove (o nevica) ti prende e ti sistema l'ombrello.
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