Questo schema, per quanto semplicistico e suscettibile di integrazioni, può essere un punto di partenza per notare come nonostante l'apparenza di tante "vie", l'origine e l'arrivo di tutte le cose è uno solo.
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Accenni di Cabala pratica: origini, fino a Papus e Ambelain
> La cabala di Henri Sérouya
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> The Qabalah: Secret Tradition of the West, di Papus
Questi brevi accenni alla Cabala pratica sono importanti, ma vogliono anche ricordare che la vera Cabala non è quella pratica, bensì quella metafisica, come ci ricorda Serouya. Questo autore non vede di buon’occhio la Cabala pratica, e in particolar modo quella della scuola tedesca di Eleazar, Abulafia, Luria, che ha influenzato anche lo chassidismo polacco.
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Questi brevi accenni alla Cabala pratica sono importanti, ma vogliono anche ricordare che la vera Cabala non è quella pratica, bensì quella metafisica, come ci ricorda Serouya. Questo autore non vede di buon’occhio la Cabala pratica, e in particolar modo quella della scuola tedesca di Eleazar, Abulafia, Luria, che ha influenzato anche lo chassidismo polacco.
Pone anche delle
riserve su Scholem, che dà eguale importanza alla Cabala pratica e a quella
“speculativa”.
Della Cabala metafisica l’esponente più
importante è Isaac il Cieco, e si contrappone a quella cabala pratica che è
considerata più grossolana, la cui nascita risale al IV e V secolo, che è visto
come un periodo di decadenza.
In questo periodo
di decadenza rientra anche il misticismo dei Gheonim, periodo in cui la Cabala
pratica ha origine.
La differenza di
levatura tra i chassidim askenaziti dell’est (soprattutto Polonia) e i
sefarditi dell’ovest (soprattutto Spagna) è riconducibile proprio al fatto che
i primi si rifacevano principalmente alla cabala pratica e mettevano al centro
delle loro speculazioni l’uomo, mentre la
vita spirituale dei sefarditi era molto più pura e sincera, fondata sul senso
di responsabilità individuale e non sulla sola estasi e illuminazione.
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Colui che si
affida alla sola religione, senza l’aiuto di altre Virtù, è assorbito e consumato dalla divinità e non può vivere a
lungo.
La Cabala pratica non
è solo lo studio delle lettere ebraiche, della gematria e dei nomi divini, ma
un vero e proprio sentiero iniziatico che porta in sé il significato
dell’attitudine dell’anima di concepire le idee sovrannaturali e si basa su:
- le tradizioni patriarcali sul mistero di Dio e le sue
manifestazioni
- la creazione e la caduta degli Angeli
- l’origine del caos e della materia
- la creazione dell’uomo, la sua caduta e le sue tendenze
alla reintegrazione
La Cabala è da studiare con fede e purezza di cuore.
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