Uno dei migliori testi
critici sul tema di attualità più in voga oggi: Spillover. L'evoluzione delle
pandemie, di David Quammen e L. Civalleri.
“Siamo stati noi a generare l'epidemia di Coronavirus.
Potrebbe essere iniziata da un pipistrello in una grotta, ma è stata l'attività
umana a scatenarla."
"Non vengono da un altro pianeta e non nascono dal
nulla. I responsabili della prossima pandemia sono già tra noi, sono virus che
oggi colpiscono gli animali ma che potrebbero da un momento all'altro fare un
salto di specie - uno spillover in gergo tecnico - e colpire anche gli esseri
umani ... Il libro è unico nel suo genere: un po' saggio sulla storia della
medicina e un po' reportage, è stato scritto in sei anni di lavoro durante i
quali Quammen ha seguito gli scienziati al lavoro nelle foreste congolesi,
nelle fattorie australiane e nei mercati delle affollate città cinesi. L'autore
ha intervistato testimoni, medici e sopravvissuti, ha investigato e raccontato
con stile quasi da poliziesco la corsa alla comprensione dei meccanismi delle
malattie. E tra le pagine più avventurose, che tengono il lettore con il fiato
sospeso come quelle di un romanzo noir, è riuscito a cogliere la preoccupante
peculiarità di queste malattie."
Vorrei solo fare alcune riflessioni, sintetizzando da quanto
circola online. Faziosamente o no non sta a me dirlo:
Ø
Nature pubblica nel 2017 (Inside
the Chinese lab poised to study world's most dangerous pathogens, Nature)
un articolo dove si parla della creazione di un biolaboratorio a Wuhan
sui virus infettivi di livello 4, sotto controllo del governo cinese, e dove il
Centro Ricerche dell’OMS opera arrivamente. E’ l’unico laboratorio per studiare
virus di questo tipo permesso dal Governo Cinese;
Ø
nel 2015 viene registrato un brevetto per una
forma di coronavirus attenuato, disponibile a partire del 2018, registrato dal
The Pirbright Institute (Coronavirus,
Patent number: 10130701, Justia Patents), la cui maggioranza è di proprietà
del governo britannico, e tra i principali sponsor ha l’OMS, la Commissione Europea
e la Fondazione Bill & Melinda Gates;
Ø
marzo 2019: il Canada invia segretamente un
pacchetto dal suo Laboratorio Nazionale di Microbiologia con virus letali proprio
ai laboratori Wuhan (Questions
Surround Canadian Shipment of Deadly Viruses to China, The Scientist). Poi,
sosterrò che era un destinato ad un progetto per sostenere una ricerca sulla virologia
mondiale;
Ø
il 15 ottobre arrivano proprio a Wuhan 300
soldati americani ai Military World Games (18-27 ottobre 2019) (U.S. delegation arrives in Wuhan for
Military World Games, China Military; 2019 Military World Games torch relay held
in host city Wuhan, Xinhuanet) e simulano una esercitazione di
soccorso per pericolo batteriologico;
Ø
il 18 ottobre il Johns Hopkins Center for Health Security, in collaborazione con
il World Economic Forum e la Fondazione Bill & Melinda Gates simula una
pandemia proprio e guarda caso da coronavirus alla presenza di 15 fra personalità
del governo, della sanità pubblica e del mondo degli affari, chiamata evento
201 (Event 201, Center for Health Security).
Secondo questa simulazione la pandemia partiva dal Brasile e avrebbe fatto 60
milioni di morti;
Ø
il 2 novembre c’è il primo caso ufficiale di
coronavirus a Wuhan; Wuhan è uno dei principali snodi ferroviari di tutta
la Cina e uno dei luoghi cardine del progetto della Via della Seta; il coronavirus
“esplode” nel Capodanno Cinese, unico periodo dell’anno con i maggiori flussi
migratori all’interno della Cina.
Pubblico anche però la confutazione di tutto ciò, che
parrebbe un’analisi imprecisa e con eventi non collegabili fra di loro, che
trovate ben esposta, qui.
Non sta certamente a me fare valutazioni, vorrei prendere
questa occasione, come qualsiasi altra, per riflettere.
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