Borè = forza della natura, Luce, qualità del dare in
assoluto, di Amore +
Creatura = forza di ricevere quello che crea il Borè,
Desiderio di contenere la Luce -
Scopo della creazione = dilettare, portare Bene alle sue
creature
Il Fondamento è il Desiderio
Questo Bene primario non ha riempito il Desiderio, perché i
due elementi si annullano (+ -).
I cabalisti ci dicono infatti che la Creatura è già piena
di Bene e Amore, ma:
1) la creatura non sente tutto questo piacere. Se mi
mancasse questa Luce per una volta, allora lo sentirei. Il desiderio materiale
deve essere sostituito dal Desiderio per la Luce
2) non abbiamo un desiderio autonomo che proviene dalla Luce
che è in noi. Dobbiamo risvegliarlo
Il Borè deve occultare se stesso e la sua Luce attraverso i
5 mondi, e da un mondo all’altro il desiderio sente via via più se stesso e la propria
separazione, e sempre meno la Luce.
Si arriva al punto della disconnessione e del distacco
totale della Luce che porta alla materialità (“questo mondo”). Invece di
avere un Desiderio che ci unifica, abbiamo un desiderio che ci separa.
Dai desideri materiali e attraverso le loro connessioni, ci
rendiamo conto che essi ci riconduno all’Unità dell’essere nell’Essere e nell’Universo.
L’Anima è il Desiderio di rivelare il Borè, il punto
nel Cuore. Dobbiamo allargare questo desiderio con la nostra Volontà sino a
colmare la mancanza primordiale: quella
di identificazione con il Borè.
Innalzarsi in questa scala significa allentare i vincoli con
la percezione di questa realtà, innalzarsi al di sopra dell’Ego e creare un
sistema di connessioni fra di noi che non dipenda da esso. In questa volontà
inziamo a sentire fenomeni nuovi e un desiderio genuino per la spiritualità.
Adamo = Adamè = “assomigliarsi”, realizzazione
dell’essenza della vita attraverso la connessione con il Borè e l’Amore totale
Le forze sono misurabili, ma solo quando riusciamo ad
identificare un metro di paragone fra la nuova vita spirituale e la vecchia
materiale che è passata in secondo piano. Esse hanno più consistenza di ogni
cosa che c’è in questo mondo.
L’Ego non va eliminato ma dispiegato. Va accresciuto ed
equilibrato, innalzandoci sopra di esso e capendo che è una forza della natura.
Delizia = uguaglianza della forma col Borè
Perché deve esistere un desiderio?
1) Se c’è tutta l’opulenza del Borè deve esserci un
recipiente che la riceva, e questo è il Borè stesso
2) Dio ha creato il Boré già pieno della Luce, e questo è un
vero e proprio – e pieno – Desiderio.
Se io desidero una cosa la devo conoscere.
Desiderio di ricevere: c’era un’adesione totale tra il Borè
e la Creatura. La Creatura non aveva il mezzo di sentire se stessa, e il
desiderio di ricevere è l’elemento opposto (-) al dare in assoluto (+, Borè),
che ci permette l’autonomia e l’autoconoscenza.
Il Desiderio generale di ricevere, cioè di sentire il
Borè, si chiama Anima.
Questa Anima è separata dal Borè, ma all’interno di questo
desiderio c’è la Luce, che è quello di reintegrarsi col Borè.
La qualità della Radice-Borè è il portare beneficio alla
proprie Creature, che è proprio una Legge.
Egli vuole che la Creatura realizzi i propri passi in
avanti.
All’interno dell’uomo di deve però essere questo desiderio
di ricevere, e serve autoconsapevolezza.
Esso deve provenire dalla Creatura stessa.
Oggi abbiamo 2 forze che collidono:
- lo sviluppo della socialità nel mondo
- lo sviluppo del desiderio di ricevere attraverso l’Ego e
non attraverso il Borè
Questo porta alla crisi e può arrivare alla conoscenza del
Male
La Cabala ci insegna che non bisogna diventare schiavi
della forza di Dare (scintilla divina in noi) e della forza di Ricevere, ma
bisogna dominarle e indirizzarle.
Ci sono 6 elementi con cui si vede tutta la realtà:
- l’evoluzione dell’interdipendenza dell’umanità
- l’evoluzione dell’Ego
- la crisi mondiale
- la natura e le sue leggi
- l’ambiente in dimensione globale
- il Borè
L’UNICA COSA CHE è STATA CREATA è IL DESIDERIO DI
RICEVERE.
TUTTO DIPENDE DA ESSO.
La Creatura, dipendente da questo Desiderio, può
trasformarlo e potenziarlo.
C’è solo una cosa che ci differenzia dal Borè: il pane
della disgrazia e della vergogna.
La Creatura non può essere come il Borè, la Creatura ALLO
STATO ATTUALE non può dare, ma solo ricevere.
Non c’è una creazione che possa soddisfare questo Desiderio
di per sé, ma la Creatura attraverso il discernimento, può ricreare tale legame.
Noi possiamo fare una scelta solo attraverso una
separazione, un contrasto fra bianco e nero.
Allora come spiegarsi la sofferenza? Essa non
appertiene all’Uomo, ma all’Ego. Una volta che ci si è sbarazzati di
questo, non v’è sofferenza.
Si soffre per le presunte cose ed accadimenti negativi di
questo mondo, ma vi è sofferenza solo pechè noi siamo TROPPO ATTACCATI a quelle
cose e a quegli accadimenti, ivi compreso il corpo materiale. Bisogna saper stare
nel mondo, ma allo stesso tempo distaccarci da esso.
Il problema del riempimento (desiderio) è il problema più
importante, CENTRALE e più grande dell’umanità: qualsiasi cosa ci arriva non ne
siamo soddisfatti e sembra non corrispondente al nostro desiderio.
Come mai non si riesce a godere del piacere?
La saggezza della Cabala sta nell’accrescere il desiderio,
la nostra mancanza, il nostro riempimento e il nostro piacere in qualità.
“Pregare”, in questi termini, significa che io prendo
coscienza di quanto sono più basso rispetto al Borè e come sono in
interconnessione rispetto agli altri: faccio cioè non la mia volontà, ma
quella del Padre.
Il libro della Cabala ci indica le interconnessioni fra le
anime, cose che in questa esistenza ci siamo dimenticati. Come possiamo
realizzare quello che i Maestri cabalisti dissero?
Innanzitutto, dobbiamo comprendere il linguaggio cabalista.
Lo studio della Cabala non è uno studio ordinario: io con la
Cabala studio cose che non capisco.
Ma perché io studio la saggezza della Cabala? Essa
corrisponde a “quale è il senso della mia vita”?
Essa serve esclusivamente ad accrescere il mio desiderio per
la SPIRITUALITÀ.
Essa fa aumentare la mia MANCANZA
per la spiritualità, la “Luce circostante”, iniziando a sviluppare un Desiderio
sempre più grande, sino ad arrivare ad una connessione pratica fra le anime.
Si chiama “Luce circostante” perché non sono capace di attivarla
da subito, ma diventerà una Luce interiore e una realizzazione completa.
Il Borè è la misura della Luce che io percepisco nel mio
desiderio e sono i punti di interconnessione che portano alla conoscenza,
gradino per gradino.
Il Creatore ci ha creato di proposito per trarre piacere
nello stare vicino a lui, anche se ci ha gettato nel livello più basso della
Creazione. Il desiderio di tornare dovrebbe essere il più grande
Desiderio di tutti, non una richiesta, ma un grido, una supplica.
Gli animali e le piante non sono egoiste. Sono in
equilibrio con le leggi della natura: prelevano il necessario per vivere.
L’uomo no, ha un desiderio di appropriazione. Questo basso desiderio va
sviluppato e convertito in alto desiderio.
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