In occasione della X Settimana della Lingua e della Cultura italiana, l’IIC Shanghai è lieto di annunciare la presentazione del libro in lingua italiana “Pechino-Bassano del Grappa” di Marina Giusti del Giardino, che si terra’ mercoledi’ 3 novembre p.v., alle ore 15.00, presso il Modern management Center.
L’autrice è figlia e nipote dei protagonisti di questo libro. Ha ricevuto in eredità dalla madre, Matilde Chieri detta “Mats”, un grosso album di fotografie nonché diario che raccoglie un arco di vita di quasi trent’anni. La fortuna ha voluto che Mats portasse il suo album con sé, quando lasciò la Cina per recarsi in Italia nel 1938 a sposarsi con Justo Giusti del Giardino, giovane diplomatico incontrato a Pechino.
Data e Orario: mercoledi' 3 novembre 2010, ore 15.00
Luogo: MMC—Modern Management Center, 66, Xingfu Road, Shanghai - 上海现代管理中心,幸福路66号.
Ingresso Libero.
L’autore, Marina Giusti del Giardino è figlia e nipote dei protagonisti di questo libro. Ha ricevuto in eredità dalla madre, Matilde Chieri detta“Mats”, un grosso album di fotografie nonché diario che raccoglie un arco di vita di quasi trent’anni. A questo si aggiungono i diari dei suoi nonni pazientemente trascritti dal fratello Vettor.
La fortuna ha voluto che Mats portasse il suo album con sé, quando lasciò la Cina per recarsi in Italia nel 1938 a sposarsi con Justo Giusti del Giardino, incontrato a Pechino dove svolgeva funzioni di segretario all’Ambasciata Italiana, salvandolo così dai furti e saccheggi subiti dai suoi genitori alla fine della guerra.
Si tratta della storia di Virginio Chieri, giovane allievo ufficiale umbro-toscano, che non immagina niente di meglio che fuggire di casa all’età di ventidue anni, nel 1901, per imbarcarsi clandestino su una nave italiana in partenza per la Cina facente parte della spedizione europea unita nella missione di sedare la rivolta dei Boxer.
La Cina è rimasta nel cuore di questo giovane scavezzacollo tanto che, dopo essere tornato in Italia conclusa la spedizione, decide di stabilirsi in Cina dove nel frattempo ha trovato un impiego come funzionario delle Poste e Dogane cinesi.
Nel frattempo ha conosciuto a Livorno Luisa Fabbri, figlia di amici di famiglia che, come i suoi genitori, sono impegnati nella magistratura. Si innamorano e pensano a future nozze.
Luisa, giovanissima, raggiunge Virginio in Cina e intraprende un lungo viaggio in nave da sola. Arrivata a destinazione, dopo varie peripezie riesce a rintracciarlo, si sposano e comincia così la vita avventurosa ed emozionante di questi due giovani un po’ incoscienti, un po’ sognatori ma legati da un forte attaccamento ai quattro figli che verranno, alla patria lontana e alla nuova amatissima patria, la Cina.
Nei dieci anni trascorsi all’interno della Cina a organizzare i servizi postali, la famiglia Chieri compie lunghi, massacranti e pericolosissimi viaggi sullo Yangtzekiang risalendo la corrente. Vive con l’incubo delle malattie che potrebbero colpire i figli, la difficoltà di farli studiare ma anche la gioia di godersi paesaggi meravigliosi, due soggiorni nell’affascinante Canton, amicizie che dureranno una vita. Si stabiliscono poi a Shanghai. Tutti loro ricorderanno “gli anni di Shanghai” come i più belli della loro vita.
La vita delle tre figlie ormai giovinette nella città che negli anni trenta è la più cosmopolita del mondo, è costellata di ricevimenti sulle navi europee all’ancora a Shanghai, dei primi amori per affascinanti ufficiali di marina e dalla scoperta di una società di amici cinesi, intelligenti, raffinati e colti.
La storia di conclude con la tragica pagina del campo di concentramento giapponese nel nord della Cina dove Virginio e Luisa Chieri verranno deportati dopo l’8 settembre in cui trascorreranno due lunghissimi anni fino alla liberazione da parte degli americani nel 1945. Il loro dramma non finisce qui. Di ritorno a Shanghai trovano la loro casa e i loro beni distrutti, saccheggiati e rubati, prima dagli occupanti giapponesi e poi dall’avanzata comunista. Costretti a lasciare la Cina passeranno qualche anno in Giappone per finire la loro vita in Italia circondati dall’affetto delle figlie e dei nipoti.
Una vita degna di essere raccontata.
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Cartina della Cina della R. Cannoniera Carlotto, 1933. |